Gasperini fa le fortune dei suoi centrocampisti, ormai è cosa nota. Ci sono poi centrocampisti che più di altri si sposano alla perfezione alle richieste del mister di Grugliasco e compaiono come meteore nel panorama italiano. Qualcuno ci rimane, qualcuno scompare con la stessa rapidità con cui è apparso.
Gli esempi più immediati che mi vengono in mente sono Cristante, Kessiè e Bertolacci, ma potrei ricordare anche il primo De Roon, Marco Rossi, Freuler, Kharja o Milanetto.
Uno che potrebbe rientrare a breve in questa lista e, mi auguro per lui, di spiccare il volo ancora più in alto è Matteo Pessina. Pessina, Pessina........ a chi non segue la Serie B, potrebbe sembrare un nome nuovo, a chi è molto addentro alle vicende Milan e/o Atalanta potrebbe accendersi la lampadina. Ricordate lo scorso anno quando nella trattativa Conti i bergamaschi volevano aggiungere il cartellino del giovanissimo Bellanova? Alla fine si è optato per inserire nella trattativa Pessina, giocatore da sempre nel giro delle nazionali minori. (nel video le sue prime dichiarazioni lo scorso anno)
Acquistato da Galliani, appena diciottenne dal Monza dove già giocava con i grandi, a Milano c'è rimasto giusto il tempo di una preparazione estiva.
Poi via con la solita girandola di prestiti, sei mesi a Lecce, sei mesi a Catania, un anno a Como e poi lo scambio con l'Atalanta. Ritiro con i bergamaschi e avventura in Serie B con lo Spezia.
L'esplosione: 38 partite, 2 gol, 3 assist. A vederli non sono numeri da campione, ma le statistiche parlano sempre troppo o troppo poco. Poi le partite devi andare a vederle o, nel suo caso, giocarle. Matteo lo fa, spesso e bene. Lì in mezzo al campo fa valere un fisico importante (circa 1.85 cm), ma filiforme, che tanto lo fa assomigliare a Bryan Cristante. E a Bergamo già più di qualcuno si sfrega le mani, perchè la sensazione è davvero quella che il nuovo Cristante sia già pronto per prendersi il centrocampo nerazzurro. Mancino, a differenza di Bryan, un po' più offensivo nei suoi primi anni di carriera, essendo nato trequartista a Monza poi arretrato a centrocampo, segna poco, come poco segnava Cristante prima dell'incontro con Gasperini. L'anno scorso anche un paio di presenze giocando da vertice basso del centrocampo spezino. Tempi di inserimento e ripartenza ottimi, buona visione di gioco e una voglia di migliorarsi non comune ne fanno il giocatore ideale per il sistema Gasperini. A Cristante (classe '95) con già esperienza in Serie A e Champions League è servita una stagione e mezza per fare il salto in una big, lui (classe '97) magari avrà bisogno di più tempo per ambientarsi in Serie A e adattarsi alla fisicità del nostro campionato, ma il futuro sembra luminoso. Intanto, in attesa di Pasalic, in mezzo al campo nella doppia sfida di Europa League contro il Sarajevo c'era lui e non è mai uscito. 180' in campo, come Barrow, altro giovanissimo su cui Gasp punterà tanto. Se non bastasse, altra garanzia è il suo procuratore: Beppe Riso, che nell'ultimo triennio ha portato tanti suoi giocatori di sicuro affidamento a diverse big del nostro campionato.
Di lui si è, ovviamente, accorto anche Gigi Di Biagio che gli ha già fatto fare 5 presenze in Nazionale U21, dopo che lo scorso anno con l'U20 di Chicco Evani aveva giocato da protagonista il Mondiale di categoria.La strada è aperta davanti ai suoi piedi, adesso toccherà a Pessina percorrerla. Non so in quanto tempo, ma credo che possa correre veloce verso obiettivi sempre maggiori.
Piccola postilla per i fantallenatori, potrebbe essere la sorpresa a poco costo per chiudere il centrocampo, sai mai che la faccia in barba a tutti e si trasformi prima del previsto in Bryan Cristante 2.0
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