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Gli scontri durante la partita/Twitter |
Credo che alla fine, dal marasma che ne è conseguito, a perdere non sono state nè la Serbia, nè l'Albania, ma la UEFA.
La UEFA che conscia delle tensioni politiche tra i due paesi ha permesso che le nazionali potessero incontrarsi, la stessa federazione che ha chiuso gli occhi davanti agli scontri tra serbi e croati di 3 anni fa.
I tifosi serbi non li scopriamo di certo oggi, ma la realtà è che fino ad ora gli alti organi calcistici europei e mondiali hanno accettato questa situazione senza prendere sanzioni pesanti e senza controllare, almeno in parte, i sorteggi per le qualificazioni a Europei e Mondiali.
Perchè non evitare incontri tra i paesi balcanici, come dovrà essere fatto anche tra Russia e paesi ex URSS, mettendoli tutti in una stessa urna? Perchè, nonostante la recidiva non si squalifica la Serbia dalle qualificazioni?
Queste sono alcune delle domande che andrebbero fatte alla FIFA per una situazione che si è rivelata al limite, ma che era stata pronosticata già ben prima della vigilia della partita.
Ma se era difficile prevedere il drone albanese inneggiante la liberazione del Kosovo, non era difficile prevenire gli scontri fuori dallo stadio tra le due tifoserie e, soprattutto, un'invasione di campo che sembrava organizzata al di là del reale fattore scatenante. Gli scontri non sono finiti in tragedia, ma la vergogna per atti di questo genere è tanta.
La paura del mister dell'Albania, Gianni De Biasi, nel post rissa, la dice lunga sui momenti di terrore vissuti dai giocatori albanesi, non appena i tifosi serbi si sono riversati in campo.
E ancora più specie fa vedere in campo Ivan Bogdanov, quello dei disordini di Genova, a creare scompiglio, nonostante avesse un daspo di 5 anni.
Ma a rendere ancora più imbarazzante questa vicenda è la tragicomica conclusione decisa dalla UEFA:
-vittoria 3-0 a tavolino per la Serbia, perchè la colpa oggettiva per aver guidato il drone è dell'Albania
- Tre punti di penalizzazione per la nazionale serba, a causa degli scontri in campo tra giocatori e tifosi, che hanno creato scompiglio e attimi di puro terrore.
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Proteste dei tifosi albanesi davanti alla sede UEFA/Twitter |
Forse è il momento che Platini decida cosa vuole fare e chi vuole essere.
Abbiamo accettato l'apertura delle frontiere per una Champions più ampia, l'allargamento del numero di partecipanti agli Europei, ma forse è arrivato il momento che dimostri di essere un dirigente innovativo e illuminato tanto quanto lo era sul campo.
Prenda provvedimenti seri e reali, il movimento ha bisogno soprattutto di questo. Le operazioni di marketing e di immagine dovrebbero solo fare da contorno.
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