Pagelloni: Ultima fermata per il mercato 2015/2016. Ora dritti a giugno.

Giù le serrande sul mercato di Serie A. Finito gennaio, finisce anche la sessione di calciomercato invernale.
Caratteristica comune a quasi tutte le squadre del nostro campionato è stato un immobilismo dettato dal diktat "Entra qualcuno, se esce qualcuno". Poche uscite importanti e quindi pochi arrivi di spessore.
Napoli e Juventus non cambiano nulla per la corsa Champions, Carpi Verona e Frosinone, probabilmente, iniziano già a programmare la Serie B del prossimo anno. Sempre più realtà e sempre meno incubo notturno.

Atalanta 6: 8 punti sul Carpi terzultimo e il 13o posto in classifica fa dormire sonni tranquilli a Reja. L'Atalanta però ha venduto due punti cardine degli ultimi anni. Maxi Moralez e il capitano Denis sono tornati in SudAmerica, rispettivamente al Leon (Messico) e all'Independiente (Argentina), al loro posto sono arrivati Diamanti, dal Watford, e Borriello, dal Carpi.
I buoni rapporti con il Napoli sono stati rafforzati dalla cessione del gioiellino Grassi e dalla concessione di un diritto di prelazione per De Roon in estate. Con Grassi in Campania, Cigarini ritrova il suo ruolo da titolare in mezzo al centrocampo nerazzurro, ma alle sue spalle i nuovi arrivi Freuler (Lucerna) e Gagliardini (di ritorno da Vicenza) non sembrano dare le giuste garanzie.
Questa situazione, di relativa tranquillità, però potrebbe permettere di lanciare e far crescere altri ragazzi del vivaio e far ambientare i nuovi arrivi senza pretese immediate.

Bologna 6:
 Floccari, Zuniga e Costant. Arrivano giocatori di grande esperienza, alla ricerca di rivincita dopo le ultime esperienze non molto positive. La posizione di metà classifica permette di poter già programmare l'anno prossimo con sei mesi d'anticipo. Magari togliendosi anche qualche soddisfazione, come già successo nel girone d'andata con le vittorie sul Napoli (3-2 al Dall'Ara) e Milan (0-1 a San Siro).
La rosa rimane molto lunga, soprattutto per quanto riguarda gli esterni difensivi, a causa del rifiuto di diversi giocatori di cambiare maglia. E scendere di categoria.

Carpi 5.5: Al di là delle dichiarazioni di facciata si guarda già alla creazione di una squadra che possa rimanere intatta anche il prossimo anno in Serie B. Via contratti pesanti come Borriello, Spolli e Marrone, dentro giocatori che non hanno mai particolarmente inciso nella massima serie, come Mancosu, Sabelli, Suagher e Crimi. Da loro si ripartirà, probabilmente, l'anno prossimo.
Controtendenza l'acquisto, in prestito, di De Guzman. Probabilmente più un favore al Napoli, in prospettiva, che una reale scelta tecnica e tattica, soprattutto perchè il giocatore è fermo da sette mesi. Già a inizio gennaio (vedi articolo) avevo detto che per provare a mantenere la categoria sarebbero serviti più giocatori esperti, la scelta opposta sembra abbastanza emblematica.

Il Chievo annuncia Floro Flores/ Twitter
Chievo 5.5: Molto più che doloroso l'addio a Paloschi, partito in direzione Swansea. Va a mancare uno dei fulcri del progetto Maran, ma c'erano 10 milioni di motivi per farlo partire. Cifra più alta ricevuta dal Chievo per un singolo giocatore.
L'arrivo di Floro Flores, in sostituzione dell'ex numero 43, potrebbe non bastare per migliorare una fase offensiva abbastanza stitica.L'acquisto di Spolli dal Carpi potenzialmente va a migliorare e rafforzare il reparto difensivo, a condizione che il difensore torni ai livelli di Catania e Palermo, cosa tutt'altro che certa, visto l'ultimo anno e mezzo di panchina tra Roma e Carpi.


Empoli s.v.: Fuori Barba e Rolando, dentro Ariaudo. Non cambia praticamente nulla l'Empoli. I 32 punti in classifica fanno ben sperare. Il record di punti in Serie A ingolosisce gli azzurri e, probabilmente, la scelta è quella di non disfare una squadra che funziona. Con la speranza di poter poi vendere a peso d'oro Saponara e Tonelli in estate.

La presentazione di Zarate/Twitter
Fiorentina 6.5: Cercati Lisandro Lopez e Mammana fino all'ultimo giorno di mercato, alla fine la scelta è caduta su Benalouane. Bene, ma non benissimo. Conosce il campionato e tappa un buco, ma non è sicuramente il miglioramento difensivo chiesto da Sousa.
L'infortunato Badelj verrà sostituito da Tino Costa e Konè, giocatori che ben hanno figurato in Serie A e allungano le rotazioni anche in vista dell'Europa League.
Maurito Zarate arriva per sostituire la partenza di Giuseppe Rossi, che aveva necessità di giocare. La speranza per Sousa e tutti i tifosi viola è che possa tornare ai livelli della Lazio e allora la Champions potrebbe davvero tornare, dopo l'esperienza Prandelli.

Frosinone 5: Mercato di basso profilo per i ciociari. Gli arrivi più importanti sono quelli di Ajeti, difensore classe '93, svincolato dal Basilea e del portiere Bardi, un controsenso vista la presenza di Leali, che si è sempre fatto trovare pronto, nonostante la fase difensiva non sia il pezzo forte dei gialloblu. Kragl e Pryima sono due scommesse, mentre la cessione di Diakitè, uno dei migliori fino ad ora, priva la squadra di un punto di riferimento.
Mercato che sembra quasi una resa anticipata, nonostante Stellone stia provando a tenere alta la tensione dei suoi.

Annuncio dell'acquisto di Matavz/ genoacfc.it
Genoa 6.5: Solito via vai da Genova, ma questa volta la squadra di Gasperini si è rinforzata. Dopo lo scorso inverno con Niang, è ancora Preziosi a pescare a piene mani dal Milan. Suso e Cerci non erano sicuramente due titolari nello scacchiere tattico di Mihajlovic, ma sotto la Lanterna sperano che possano rivelarsi utili alla causa come lo è stato l'attaccante francese la scorsa stagione. Importanti le uscite di Tino Costa e Perotti, sostituiti degnamente con Rigoni dal Palermo e proprio i due ex rossoneri.
Ottimo l'acquisto di Tim Matavz come vice Pavoletti. Lo sloveno in Olanda, Groningen e PSV, ha dimostrato di vedere bene la porta ed essere un attaccante che dialoga molto e apre gli spazi per i compagni. All'Augsburg ha deluso molti, ma riuscisse ad inserirsi rapidamente potrebbe essere un fattore importante per una salvezza tranquilla.

Inter 6: L'obiettivo era sfoltire la rosa e così è stato. Hanno liberato l'armadietto i vari Ranocchia, Dodò, Vidic, Montoya e Guarin. L'unico ad aver portato un guadagno nelle casse nerazzurre è stato il colombiano, partito in direzione Cina per 13 milioni. Soldi immediatamente rigirati alla Sampdoria per arrivare all'attaccante italobrasiliano Eder. Con l'ex doriano Mancini ha un reparto offensivo profondo e variegato, ma probabilmente non era lui la prima necessità dei nerazzurri.
L'allenatore ha provato in tutti modi a convincere i suoi dirigenti della necessità di portare subito a Milano Ever Banega, centrocampista del Siviglia che dovrebbe arrivare a giugno a parametro 0, ma lo spazio di trattativa con gli spagnoli è stato praticamente nullo. Il risparmio maggiore arriva dalla fine del contratto pesante di Vidic, che, contestualmente alla rescissione, ha annunciato il ritiro dal calcio giocato. L'assenza di un centrocampista capace di impostare l'azione e i primi scricchiolii difensivi delle ultime settimane hanno mostrato alcune lacune nella rosa nerazzurra, che Mancini dovrà trovare il modo di colmare per poi dare l'assalto definitivo a Lavezzi, per il quale sembra esserci un accordo di massima, in estate.

Juventus s.v.: Senza voto il mercato della Juventus. Immobilismo totale sia in entrata che in uscita per questa sessione. D'altronde o si prendeva un top player oppure meglio rimanere così. Ottimo, in prospettiva giugno, l'acquisto di Mandragora del Genoa, che sta facendo benissimo al Pescara di Oddo in Serie B. La speranza è che possa rivelarsi il nuovo Sturaro.
Da valutare Simone Andrea Ganz, attualmente a Como, che arriverà a parametro 0 a giugno, e l'impatto con la Serie A di Rogerio, brasiliano dell'Internacional di Porto Alegre, preso in sinergia con il Sassuolo. Nulla di fatto, invece, per Lapadula e Caprari, con il Pescara si parlerà in estate.

Lazio 5: Una delle delusioni del mercato. Bravo Lotito ad aver resistito alle pressioni per Candreva, Biglia e Felipe Anderson. Probabilmente partiranno a giugno, ma è un'altra storia. Le note positive comunque finiscono qui. La Lazio nel girone d'andata ha sofferto parecchio a causa dell'assenza di De Vrij, ancora infortunato, e il sostituto scelto è stato l'ex Lione Bisevac, 32 anni. Acquisto che non permette, ovviamente, di programmare il futuro, ma semplicemente di tappare una falla momentanea, acuita dalle prestazioni tutt'altro che positive di Mauricio, acquisto estivo. La mancata cessione di Onazi al Werder Brema ha limitato il raggio di manovra di Tare, vista la rinuncia di Lotito ad investire altri soldi per questo mercato.

Milan 5: Altra delusione. Da giugno i rossoneri flirtano con Witsel e Soriano e, come a settembre, alla conclusione di questa sessione di mercato i due giocatori sono rimasti nelle rispettive squadre, con la sensazione però che la prossima estate possano cambiare squadra, ma non vestirsi di rossonero.
La parola d'ordine di Galliani è stata la solita "ad ogni uscita corrisponde un'entrata, salvo prima arrivare a 25 componenti". Ecco il problema del Milan.
Arrivato Boateng a gratis dallo Schalke, sono iniziati i problemi in uscita. Il Monaco ha rispedito al mittente El Shaarawy, annunciando 6 mesi di panchina pur di non fargli giocare nemmeno un minuto di più, che sarebbe significato obbligo di riscatto. Il fondo del Qatar e l'Atletico Madrid hanno congelato per 10 giorni la cessione, in prestito, di Cerci al Genoa. Nocerino e Diego Lopez hanno fatto muro, rinunciando a partire. Luiz Adriano, ceduto in Cina per 15 milioni (onestamente un capolavoro), ha vissuto il suo Milione in due giorni, poi è tornato indietro facendo saltare tutto.
De Jong ha deciso di partire per Los Angeles solo l'ultimo giorno di mercato. E così Galliani è rimasto con il cerino in mano. E dei vari Fellaini, Soriano, El Ghazi nemmeno l'ombra.

Alberto Grassi è del Napoli/Twitter
Napoli 6: "Ne prendiamo uno bello", questo il commento di De Laurentiis in riferimento al centrocampista cercato dal Napoli. Probabilmente per l'estate. Addirittura si era esposto parlando di un interessamento verso Kramer, campione del Mondo 2014, ma la trattativa si è arenata in fase embrionale. E' arrivato Grassi dall'Atalanta.
Dopo la telenovela Maksimovic, che onestamente reputo sopravvalutato, la difesa è stata sistemata con Regini dalla Sampdoria, non un fenomeno, ma che conosce bene Sarri avendo lavorato insieme a Empoli la scorsa stagione.Due acquisti non trascendentali e che sicuramente non cambiano la faccia della squadra, ma che forniscono a Sarri due pedine più congeniali rispetto a Zuniga e De Guzman alle idee del tecnico.
D'altronde per stravolgere l'11 titolare dei primi in classifica ci sarebbe voluto un top.
Per la possibile cessione di Higuain c'è tempo, anche se a Napoli nessuno vuole pensarci.


Palermo 5.5: Ormai le questioni tra Zamparini e i suoi allenatori sono diventati una routine e così è stato anche quest'anno. Iachini, Ballardini, poi torna Iachini, anzi no rimane Ballardini, poi squadra all'allenatore della primavera Viviani. In solitaria, anzi panchina a Guillermo Barros Schelotto, che però non può andare in panchina come capo tecnico. Fino a fine campionato sulla panchina rosanero si siederà Giovanni Tedesco, dopo l'esperienza a Malta con il Birkirkara. La squadra dove gioca Miccoli per intenderci. Se non ci avete capito nulla non siete gli unici.
Il mercato è stato ovviamente condizionato da tutti questi cambi di idee. Ceduti Rigoni, fedelissimo di Iachini, e Daprelà, che si erano insubordinati al presidente, è stato reintegrato invece Maresca, altro tiratore scelto contro Zamparini. In entrata si è puntato alla linea verde, sperando di trovare il nuovo Dybala. L'unico che conosce il nostro campionato è Bryan Cristante, partito da Milano per il Benfica con la sommossa dei tifosi rossoneri, scomparso dai radar calcistici da quando veste la maglia delle aquile.
Tutto da scoprire, invece, l'ungherese Balogh. Classe '96 lo paragonano a Cavani. Il tempo è dalla sua parte, ma il confronto potrebbe essere pesante.
La sostituzione di El Kaoutari con Cionek rimane in secondo piano, perchè uno era riserva, dopo aver iniziato il campionato da titolare, e l'altro prenderà il suo posto seduto in panchina, senza cambiare di tanto la qualità.

Roma 7: La regina del mercato, nonostante il cambio in panchina. Il ritorno di Spalletti e i saluti a Rudi Garcia hanno ovviamente rallentato operazioni già in corso d'opera. Così per Perotti i giallorossi, dopo aver chiuso subito dopo l'Epifania, hanno atteso fino all'ultimo giorno di mercato.
L'allenatore di Certaldo aveva chiesto un esterno e un difensore, viste le difficoltà di Castan, lontano parente di quello ammirato in coppia con Benatia due stagioni fa.
L'arrivo di El Shaarawy/Twitter
Sono arrivati El Shaarawy, subito in gol all'esordio, e Zukanovic, giocatore solido, anche se non eccellente.Ma i veri colpi di Sabatini sono stati in uscita: Iturbe al Bournemouth per 22 milioni, la rescissione di Ashley Cole e la cessione di Gervinho, uomo di Garcia, in Cina, all'Habei Fortune per una cifra tra i 10 e i 15 milioni. In un colpo solo si è liberato di un fantasma, un ingaggio pesantissimo e un giocatore ingombrante nello spogliatoio, sostituendoli con uomini più congeniali a Spalletti e con la voglia di dimostrare che la Roma è la grande occasione.


Sampdoria 5.5: 7 sconfitte in 10 partite per Montella alla guida della Sampdoria, non proprio il ruolino di marcia dei sogni. Per crescere e migliorare si sarebbero dovuti tenere almeno i giocatori che ben hanno figurato fino ad ora: Eder, Soriano e Zukanovic su tutti. Due su tre sono andati via. Soriano è rimasto, ma lascerà Genova a luglio in direzione Milano probabilmente (più Inter che Milan). Partito anche Regini verso Napoli, verrà sostituito da Sala dal Verona e Dodò in prestito dall'Inter.
Sempre dall'Inter arriva Ranocchia in prestito, per cercare minuti e provare a riprendersi un posto a Francia 2016. Farà coppia con Diakitè, tornato alla Sampdoria, via Frosinone, dopo aver giocato con la primavera doriana.
A non far rimpiangere Eder ci proveranno l'ex Inter Alvarez, arrivato a parametro 0, e Quagliarella di ritorno dopo un lungo peregrinare e una separazione burrascosa con il Torino.

Sassuolo 6.5: Il diktat e chiaro: "giovani, di talento e meglio se italiani". Arrivato subito Trotta, attaccante con un passato al Fulham, che ha fatto benissimo ad Avellino, e il terzino brasiliano Rogerio (classe '94) in accordo con la Juventus, chiuso anche l'affare Mazzitelli con la Roma per giugno, nel mentre rimarrà a Brescia. Ma il colpo grosso è l'acquisto di Sensi, lasciato in prestito a Cesena fino a fine campionato. Probabile che dietro ci sia ancora la longa manus dei dirigenti bianconeri, ma l'anno prossimo a godersi il centrocampista saranno i neroverdi.
Le cessioni di Ariaudo, Floccari e Floro Flores si muovono nella direzione di dare maggiore spazio ai nuovi arrivati.

Torino 5.5: Tornato Immobile, attaccante di razza, partito Quagliarella dopo i dissapori con la curva. Un po' poco per questo Torino che naviga a metà classifica (+8 sulla zona retrocessione e -9 dalla zona Europa). Quest'anno, probabilmente considerato come transitorio sarebbe potuto servire per far crescere qualche giovane in più. Invece dopo i botti estivi, il presidente Cairo non ha mollato la presa su Maksimovic, valutato (personalmente credo ipervalutato) 20 milioni, la cui cessione avrebbe permesso di intervenire per sistemare il centrocampo, dove piacevano El Kaddouri, Cigarini e Sensi, andato a Sassuolo.
I granata poi non sono riusciti nemmeno a liberarsi di Amauri o Maxi Lopez, rimanendo in evidente sovrannumero in avanti.

Udinese 6: Hallfredsson, Kuzmanovic e il giovane bosniaco Balic, considerato una via di mezzo tra Pjanic e Pirlo, per rafforzare il centrocampo di Colantuono, vera zona sofferente del campo. Arrivano a sostituire Iturra, che era sceso nelle gerarchie del mister, e Kone che aveva trovato poco spazio fino ad ora. La non partenza di Domizzi ha bloccato l'acquisto di un difensore, ma se ne riparlerà probabilmente a giugno.

Verona 5: Negativo il mercato del Verona che con questa sessione difficilmente riuscirà a migliorare la propria situazione in classifica. Sono partiti due dei pezzi pregiati della squadra, Sala e Hallfredsson, sostituiti con Emanuelson, fermo da 6 mesi, Rebic e Gilberto, in prestito dalla Fiorentina, e Marrone dal Carpi. La rosa continua ad avere notevoli lacune e la partenza, non rimpiazzata, di Rafa Marquez rende la retroguardia ancora più inesperta e perforabile.
I tifosi e Del Neri si preparano per un girone di ritorno che mestamente li riporterà in Serie B. A meno di miracoli.

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