Caro Francesco, forse è il capolinea

Caro Francesco,
perdonami se ti do del tu.
Ieri in università abbiamo letto un bellissimo pezzo di Luigi Garlando (link Gazzetta dello Sport) su Javier Zanetti e sul suo ritiro dopo l'infortunio a Palermo. L'incipit è "Zanetti è una figurina", il resto va letto perchè è un articolo giornalistico stupendo.
Francesco Totti non sono solo un nome e un cognome sotto una fotografia.
Uno dei tanti striscioni dedicati a Totti
Francesco Totti per Roma e la Roma è più di una figurina, l'immagine da portare nel portafoglio in segno di ricordo, Francesco Totti è una parte della Roma, è la storia moderna della Roma.
Francesco Totti è l'ultima bandiera italiana, insieme a Buffon. Francesco Totti è IL Capitano. E non me ne voglia De Rossi ancora Capitan Futuro a 34 anni. Francesco Totti è e continuerà ad essere uno degli uomini più amati, se non il più amato, di sempre dalla tifoseria giallorossa. E questo non cambierà mai.

Ma Francesco questo è il momento di dire basta. Di alzare bandiera bianca. Per il fisico, non per la classe. Per il tuo orgoglio e il rispetto che hai verso te stesso e chi ti ama. Perchè all'alba dei 40 anni non puoi essere più il centro del progetto, rimani il centro dell'orbita Roma, ma sei sempre più un satellite del pianeta squadra. Soprattutto con Spalletti, l'uomo che ti ha fatto rinascere a 30 anni, dopo un gravissimo infortunio. Puntando tutto su di te. Ma erano 10 anni fa.
Ora alla Roma il posto di Totti è da dirigente, da uomo immagine, da guida. Non da giocatore.
Non più.
I tifosi ti hanno sempre messo davanti a chiunque altro del mondo Roma. Fermati al capolinea di questa stagione. Fallo per loro, per la tua amata Roma e per tutti quelli che ti hanno visto giocare e si sono innamorati della tua classe.
Non cercare di salire sull'ennesimo treno della tua carriera sul campo. Accetta di cambiare stazione. Entra in società, accetta di fare ciò che Maldini e Del Piero non hanno potuto fare. Fai come Zanetti, accetta di appendere gli scarpini al chiodo, ma continua a mettere la tua faccia in difesa della squadra. Non per esternare il tuo, più che comprensibile, dispiacere nel sentirti ancora un calciatore, ma non essere riconosciuto più come tale. O almeno il fatto che ti vedano come un jolly da giocare a fine partita.

Omaggio dei tifosi durante Roma-Fiorentina/Twitter
Ieri, contro la Fiorentina, sei entrato per l'ultimo quarto d'ora. Il boato dell'Olimpico era uguale a quello dopo un gol. Ti amano e lo faranno sempre. Sia che tu decida di continuare, sia che tu decida di chiudere qui. Sei stato eletto a furor di popolo ottavo Re di Roma. Questo non cambierà nel tempo.
Francesco, da non romanista, ti ho apprezzato per quel tuo modo tutto fantasia di giocare al gioco del pallone. Fisico normale, ma mente e piedi di un altro livello. Ma prima o poi il dio Crono chiede a tutti un risarcimento. E ora è venuto a batter cassa da te. Nemmeno un re può sfuggire al tempo.

Ringrazia saluta e continua a servire la tua Roma. La Tua bandiera non verrà ammainata, magari solo abbassata a mezz'asta per rimettere sopra quella della squadra, ma rimarrai immediatamente sotto.
E chissà che in tanti non facciano come Peppino Prisco, che aveva la figurina di Ronaldo tra le foto dei suoi genitori, e non ti tengano nel portafoglio, sempre con loro.
Per poter dire, sempre e ovunque, di aver visto giocare uno dei più grandi numeri 10 italiani di sempre.
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About Matteo Vismara

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