E pensare che dopo 10 giornate i bianconeri avevano fatto 12 punti. Poi 73 nelle successive 25, 24 vittorie e 1 pareggio, lo 0-0 di Bologna prima della Champions League. Una marcia perfetta. Merito di un gruppo che, sconfitto a Sassuolo, ha toccato il punto più basso degli ultimi anni, ma è riuscito a ricompattarsi intorno al suo allenatore, fino alla vittoria finale. E' la vittoria di Allegri, di Buffon, di Bonucci, di Dybala, di Morata, di Mandzukic, di Pogba. E' lo scudetto del gruppo storico che ha assorbito gli addii di Pirlo, Vidal e Tevez e ha permesso ai nuovi di integrarsi perfettamente nei meccanismi della squadra. E' la vittoria della squadra più forte che, nonostante le difficoltà, ha mostrato la propria superiorità è il proprio talento.
Buffon 8: Com'è la storia che il vino più invecchia più è buono? Sostituirei alla parola vino uno nome e un cognome: Gianluigi Buffon. Negli ultimi anni gli avevano affibbiato l'etichetta di portiere scarso nel parare i rigori. Kalinic non sarebbe troppo d'accordo. Sullo scudetto ci sono anche i suoi guantoni, nei momenti difficili i bianconeri si guardavano dietro e vedevano lui. La sicurezza. 20 clean sheet e sono 17 gol subiti. In Italia vince la miglior difesa, ancora una volta la sua.
Neto s.v.: 90 minuti in campionato alla quinta giornata nel pareggio interno con il Frosinone, poi solo Coppa Italia. Vince il suo primo campionato da infortunato. Dovesse rientrare in tempo giocherà lui la finale di Coppa, in caso contrario spazio all'eterno Gigi.
Rubinho s.v.: Quarto scudetto consecutivo. Ennesima stagione senza aver visto il campo, si becca un rosso alla seconda giornata, quando la Juve perde a Roma la seconda partita consecutiva. Nonostante tutto continua ad andare in panchina per tutta la stagione e a ricevere rinnovi contrattuali perchè fa gruppo.
Alex Sandro 7: Arrivato come colpo dell'estate. Ha sofferto a inizio stagione le variazioni di modulo e la maggior tattica italiana rispetto al campionato portoghese. Via via durante la stagione si é ripreso il posto, grazie anche il passaggio al centrocampo a 5. Esterno di grande corsa e qualità, contro il Chievo ha segnato anche un gol che ha mostrato tutte le sue qualità tecniche. Il rinnovo di Evra adesso é meno problematico rispetto a quanto potesse esserlo a inizio stagione.
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Foto di gruppo della festa Scudetto/Twitter |
Barzagli 7.5: Vale quanto scritto per Buffon. E' arrivato a gennaio con Del Neri rimanendo spesso in panchina, con Conte è diventato perno della difesa a tre e con Allegri si è reinventato anche terzino destro nei momenti di emergenza. Va in scadenza in estate, ma non ci sono dubbi sulle possibilità di rinnovo. Se lui è d'accordo continuerà ad essere il perno della difesa bianconera. Ha anche segnato il suo secondo gol in bianconero contro l'Atalanta, come il primo.
Bonucci 7: L'uomo cardine della difesa bianconera. 34 partite sulle 36 fino ad ora giocate lo hanno visto protagonista. Con il Frosinone a fine settembre è stato lui il capitano, vista l'assenza di Buffon, a dimostrazione dell'importanza che il difensore ha sia in campo che nello spogliatoio bianconero. Dei due gol stagionali, pesantissimo quello allo Juventus Stadium che ha sbloccato la partita contro l'Inter spianando la strada per la vittoria.
Caceres 6: Passa più tempo in infermeria che in panchina o sul campo. Gioca 6 partite, la prima a Roma in agosto, l'ultima il 3 di febbraio contro il Genoa. Poi il tendine di Achille lo colpisce e non torna più. Andrà in scadenza. Marotta vorrebbe prolungare, Napoli e Roma lo cercano. Starà a lui decidere se continuare in bianconero o cambiare aria, sperando che cambi la fortuna.
Chiellini 7: Vederlo giocare non è un inno all'estetica del difensore, non ricorda Maldini o Baresi nei movimenti, ma è tremendamente efficace. E questo è l'importante per un difensore. Cattivo e roccioso, è stato uno di quelli che ci ha sempre messo la faccia anche nei momenti di difficoltà di inizio stagione. Poi i risultati gli hanno dato ragione.
L'età però sta aumentando, così come gli acciacchi fisici. Ha anzitempo chiuso la sua stagione in Serie A, sperando di tornare per la finale di Coppa Italia, con 22 presenze, senza gol all'attivo. Una stranezza per un giocatore come Giorgio sempre molto pericoloso su palla inattiva.
Evra 6.5: E' arrivato due anni fa per dare maggior esperienza al gruppo bianconero. Missione compiuta e non solo. Evra quest'anno è sembrato ringiovanito. Dopo aver vinto tutto con il Manchester United, la sfida Juventus è stata l'ennesima prova della grandezza del francese. 25 presenze e un gol a Empoli a inizio stagione. Prima e dopo tante prove di sostanza e solidità che hanno permesso ad Allegri di inserire Alex Sandro gradualmente nei meccanismi bianconeri.
Pesa nel computo finale della stagione, la sua scelta sbagliata in uscita palla al piede in Champions League contro il Bayern Monaco, ma in Italia è stato praticamente impeccabile.
Lichtsteiner 6.5: Senza i lanci a memoria di Pirlo, quest'anno lo svizzero non ha ancora trovato la rete in campionato ed è stato meno pericoloso in zona gol, ma è una pedina imprescindibile nello scacchiere tattico di Allegri, sia da terzino che da esterno di centrocampo. Ha messo, ancora una volta, i suoi polmoni e la sua grinta al servizio della squadra e quella fascia ormai ha un solco, che sembra una trincea di guerra, scavato dalle sue sgroppate.
Rugani 6.5: Ha passato quasi un girone (16 partite) seduto in panchina. E quando già volavano i primi titoloni contro Allegri, ecco che Daniele si è alzato, ha dismesso la tuta direttamente negli spogliatoio ed è entrato in campo da titolare. Era il 20 dicembre, quando già qualcuno parlava di prestito o addirittura di bidone. Da lì in poi si è seduto in panchina solo altre quattro volte, complici infortuni e squalifiche dei suoi compagni di reparto. Sempre a testa alta e con un'eleganza rara per un giocatore così giovane. E alla 53esima partita in Serie A ha ricevuto anche il primo cartellino giallo della sua carriera nel nostro campionato. Il talento è sconfinato, la sua gestione è stata magnifica. La Juventus ha trovato una pepita d'oro e ne riscuoterà i dividendi nei prossimi anni.
Asamoah 6: Condropatia rotulea, poi infortunio muscolare e poi ancora infortunio muscolare. La sua stagione è stata un via vai dall'infermeria. Nei ritagli di salute è riuscito a giocare anche 9 partite, ma non è mai riuscito ad entrare abbastanza in forma per giocare ai suoi livelli. La sua stagione è stata troppo sfortunata per essere vera, anche per lui l'appuntamento è all'anno prossimo, con la speranza di più gol e meno visite mediche.
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A pochi minuti dalla fine di Roma-Napoli/Twitter |
Cuadrado 7: Lo voleva Conte per cambiare modulo e passare al suo attacco a 4. Lo rivorrà Conte al Chelsea in estate. Questa la notizia peggiore per i bianconeri. Dopo 6 mesi non felicissimi a Londra, il colombiano è rientrato in Italia con la voglia di mostrare tutte le proprie qualità. 4 gol e 6 assist nel suo tabellino, compreso quello fondamentale al 90' nel derby di andata (2-1 Juventus) e quello bellissimo contro il Palermo. Allegri ha puntato da subito su di lui e sulla sua corsa, sia da titolare che da subentrato spacca partita, come dimostrano le 27 presenze in campionato, equamente divise tra 11 titolare (15 volte) e subentrato dalla panchina (12). Probabilmente tornerà a vestire l'azzurro del Chelsea, anche se da Vinovo sperano di poterlo tenere a Torino anche il prossimo anno.
Hernanes 6: Quando le cose andavano male di lui Marotta ha detto "sapevamo che non fosse un fenomeno, ma con lui l'Inter ha fatto una minusvalenza". Non proprio una grande presentazione. Arrivato per fare il trequartista, con il ritorno al 3-5-2 è stato in fretta accantonato, salvo periodiche comparse come regista basso. Anche l'infortunio di Marchisio non gli ha aperto le porte della formazione titolare, dimostrando forse che la Juventus non punta molto su di lui. Ha trovato il primo gol stagionale alla terzultima giornata, contro il Carpi, con lo Juventus Stadium vestito a festa per lo scudetto.
Khedira 7.5: In una parola, FONDAMENTALE. Andate a guardare i dati stagionali e noterete una cosa: quando ha giocato lui la Juventus non ha mai perso. L'ultima sconfitta, quella di Sassuolo, è stata l'unica in cui era arruolabile, ma era seduto in panchina. Una volta tornato in mezzo al campo è stato il fattore decisivo ed equilibrante. Alla sua stagione ha aggiunto anche un'ottima presenza in zona realizzativa, con 5 gol e 4 assist. Poi guardando la semifinale di Champions League vedi Casemiro in mezzo al campo del Real Madrid e ti chiedi come possano aver lasciato andare Khedira a 0. Misteri irrisolti.
Lemina 6: La Juve ha già annunciato di averlo riscattato. Già questa scelta della societaria sottolinea la bontà della stagione del francese, nonostante le pochissime presenze fatte. 9 le partite giocate dal francese, con anche due gol all'attivo, ma la maggior parte delle presenze è arrivata a partita in corso. Un'infiammazione muscolare e le scelte di Allegri lo hanno tenuto spesso fuori dalle rotazioni, ma quando chiamato in causa ha risposto sempre presente. Per il futuro può diventare una pedina importante, perchè ha fatto intravedere ottime qualità.
Marchisio 6.5: La parola d'ordine è sfortuna. Non era la sua miglior stagione, pochi spunti in zona gol, solo due assist, e tanto lavoro sporco. Il principino bianconero ha però fatto da guida nei momenti più difficili e ha sempre risposto puntuale. La rottura del crociato, contro il Palermo in casa, ha chiuso anticipatamente la sua stagione. La speranza di tutti è quella di rivederlo l'anno prossimo più forte di prima.
Padoin 6: Più citazioni sui social network che in campo. Partito regista "alla Pirlo" per mancanza di alternative ha fatto poi il terzino e la mezz'ala negli spezzoni a lui concessi da Allegri. Nel 4-0 al Palermo poi è riuscito anche a lasciare la sua firma. Alla fine, come ricordano dal web, ha vinto 5 Scudetti. Quanti Roma e Napoli messi insieme.
Pereyra 6: 7 presenze nelle prime 10 giornate e poi 4 nelle successive 25. Stagione sfortunatissima per il Tucumano, giocatore su cui Allegri sembrava puntare molto a inizio stagione. I buoni ultimi 20 minuti nella sconfitta contro la Roma di fine agosto sembravano il giusto grimaldello per entrare tra i titolari in pianta stabile, poi i muscoli gli hanno lasciato poco tempo. Il talento è purissimo, la speranza che il calvario sia finito.
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Pogba festeggia lo Scudetto/Twitter |
Pogba 7.5: Che valga o no la Gioconda, ci perdoni Raiola se mettiamo in dubbio le sue parole, Pogba è il miglior centrocampista della Serie A. E tra i primi 5 in Europa. Paul sposta gli equilibri per davvero. Ha iniziato in sordina la stagione e la squadra ne ha risentito, poi le gambe hanno iniziato a girare e, a due partite dalla fine del campionato, è arrivato a 8 gol e 13 assist in Serie A. Continua a migliorare e il rapporto con Allegri sembra essere sempre più solido, come dimostrano le sfide tra i due nel post allenamento. La Juventus vuole costruire su di lui il presente e il futuro. Almeno questa Gioconda sarebbe bello tenercela stretta.
Sturaro 6: Ha iniziato la stagione da titolare, complici gli infortuni a catena dei centrocampisti bianconeri, poi è tornato a sedersi in panchina ed essere una delle prime opzioni di Allegri per dare fiato ai suoi stakanovisti. Pochi spunti degni di nota in campionato, il momento più alto della sua stagione è senza dubbio il gol del 2-2 contro il Bayern Monaco allo Juventus Stadium in Champions League.
Dybala 8: Era già del Milan, poi ha preferito andare alla Juventus. Da tifoso rossonero, nonostante mi pianga il cuore, non posso che sostenere che sia stata la scelta più azzeccata per la Joya. Il suo compito era quello di non far rimpiangere Tevez. Missione compiuta. Arrivato per 32 milioni, secondo Transfermarkt.it ne vale 40, per l'impatto avuto sul campionato, almeno il doppio.
16 gol, alcuni di una bellezza abbacinante, conditi con 8 assist e prestazioni da veterano. A 22 anni si è dimostrato pronto per essere l'uomo di punta di una big, dopo aver guidato il Palermo.
Vederlo giocare è una joya per gli occhi. Il migliore insieme a Buffon di questa stagione.
Mandzukic 7.5: Non è il grande bomber che ha lasciato Monaco e Madrid. Almeno questo dicono i numeri. Solo 10 gol stagionali sono pochi per un uomo d'area come lui.
Però compensa questa stitichezza offensiva con una quantità inenarrabile di lavoro sporco, difesa di ogni pallone, lotta aerea contro tutto e tutti. Se i piccioni volassero a suo livello colpirebbe anche loro di testa. Limitato da alcuni infortuni muscolari, quando è stato a disposizione è praticamente sempre partito titolare, non un caso.
Non un giocatore bello da vedere, ma tremendamente efficace. E quando c'è da lottare lui non si tira mai indietro.
Morata 7: Questa storia del diritto di recompra del Real Madrid nei suoi confronti lo ha influenzato, seppur in modo relativo. Partito fortissimo con due gol in Champions (una perla quello contro il City), non è mai riuscito a trovare la continuità giusta tra settembre e gennaio anche in campionato, con solo un gol al Bologna. A fine gennaio si è sbloccato con una doppietta al Chievo. Chiude la stagione con 7 gol e 7 assist e qualche rimpianto lasciato a un buon numero di fantacalcisti. Tra cui il sottoscitto.
Zaza 7.5: Aprite un vocabolario e andate a cercare Gol decisivi, troverete una foto di Simone Zaza. 4 gol in stagione, pesante quello contro il Frosinone nella gara di andata, pesantissimo quello che ha indirizzato il campionato contro il Napoli.
Spesso utilizzato da Allegri a partita in corso, ha segnato un gol ogni 129 minuti, solo pochi hanno una media migliore. Se doveva dimostrare di essere un giocatore da grande squadra lo ha fatto.
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