Donnarumma: Raiola serio o bluff


Parto dalla fine, dalle parole di Mino Raiola. Dette ai microfoni di Sky a margine dell'evento Football Leader di Napoli. "Donnarumma potrebbe restare al Milan a vita, bisogna rispettare i tifosi, soprattutto quelli intelligenti. Rimane a vita al Milan è sempre stata la richiesta dei tifosi. Non è ironia, non la conosco. E' più facile che vadano via i cinesi che Gigio".
Parole pesanti, pesantissime. Che se non fossero dette da un procuratore che fino a un paio di mesi fa si schierava apertamente contro il nuovo progetto rossonero, che la scorsa estate ha fatto la guerra al Milan per il rinnovo, strappando alla fine una firma milionaria, metterebbero la parola fine su quello che sembrava poter diventare il tormentone dell'estate del calciomercato.

Le tappe precedenti- Facciamo un passo indietro. A un anno fa. Donnarumma va con l'Under 21 a giocarsi l'Europeo di categoria, qualche giorno prima di partire rifiuta il rinnovo, lasciando quindi presagire l'addio a zero a fine stagione. Apriti cielo, pugnalata alle spalle del tifo rossonero. La Curva Sud lascia uno striscione contro Raiola davanti alla sede, i tifosi rossoneri del Milan Club Polonia si presentano alla prima partita degli azzurrini e lanciano dollari finti a Donnarumma durante la partita. Gigio gioca un Europeo al di sotto delle sue potenzialità e attraversa il primo momento di crisi personale. Arriva il padre direttamente in Polonia, si riunisce con tutta la famiglia, mentre Raiola sta già sondando il mercato per l'estate 2018. Montella, nel mentre, parte e va direttamente a parlare con i genitori di Gigio e davanti ad un caffè si stipula un accordo morale.
Donnarumma ha tentennamenti, sa che c'è l'opportunità Real Madrid. E tra il preliminare di Europa League contro il Craiova e la finale di Supercoppa Europea contro il Manchester United, la scelta sembra facile. Ma Florentino ha poco pochissimo interesse a trattare con Raiola e lo spogliatoio blanco, nelle figure di Ramos e Ronaldo, fa sapere che Navas è parte importante del gruppo.
Mentre sta tramontando definitivamente l'idea Madrid, Donnarumma e famiglia iniziano a considerare la permanenza al Milan come la scelta migliore. Non solo per la stagione 2017/2018, ma anche per le successive, perchè Alfredo Magni è diventato un padre aggiunto, perchè a Milanello tutti conoscono Gigio e gli vogliono bene e perchè al Milan le pressioni sarebbero state minori. Gigio torna in Italia e si apre il fronte rinnovo. Con clausola, senza clausola, con clausola a piazzamento, con il fratello, senza fratello. Se ne dicono di ogni, l'unica certezza è che il Milan vuole rinnovare, così come Gigio, e andare avanti per tanti anni con lui. Raiola non è d'accordo, ma alla fine abdica. Non senza feriti, appare in un primo momento. Si parla di clausole differenti a seconda del piazzamento: 70 in caso di Champions League, 40 in caso di Europa League o peggio. Sembra tornare il sereno anche con i tifosi. Qualcuno arriva a raccontare di una frattura tra Donnarumma e Raiola, come risposta, dall'account Twitter del portiere parte quel tweet che fa male nuovamente.
Ma è l'ultimo sussulto. Raiola passa l'estate a parlare di Milan ogni volta che può. Racconta di come Mirabelli abbia creato un clima di ostilità nei suoi confronti e in quelli di Gigio, ma il contratto è firmato. Ricomincia a parlare il campo e le risposte di Donnarumma, già nella doppia sfida con il Craiova, sono ottime. Si ricomincia da dove si era finito.
Poi nuove indiscrezioni, una lettera ipotetica in cui Donnarumma chiedeva l'annullamento del contratto per aver firmato sotto pressioni esterne, fatto smentito dallo stesso giocatore, la "scomparsa" della clausola sul suo contratto. Mino Raiola che continua a attaccare il Milan, che intanto sta andando male e passa da Montella a Gattuso. I tifosi non ce la fanno più sotto Natale si arriva allo striscione della Curva Sud che attacca Gigio e suo fratello, il giocatore non è sereno. Gattuso però non vuole perderlo, prova a lavorare sulla testa. Lo porta sotto la curva alla fine delle partite per salutare i tifosi. Si fa schermo e scudo. Il Milan ingrana Donnarumma, così come quasi tutta la squadra, si innamora di Rino, dei suoi modi di fare e di lavorare. Cresce l'idea di rimanere a lungo, in barba ai progetti di Raiola, che a inizio febbraio gli fa sapere che ci potrebbe essere l'opportunità targata Manchester United. Il giocatore rifiuta.
La notizia di questa proposta uscirà fuori 40 giorni dopo, successiva a una delle peggiori prestazioni stagionali del portiere, quella dell'Emirates, dove conclude con una papera sul gol del 2-1 londinese che chiude definitivamente la sfida. Ne arriverà un'altra di partita tragica, la finale di Coppa Italia, dove regala due gol ai bianconeri. Guarda caso partita che arriva pochi giorni dopo l'ultima uscita pubblica del suo procuratore che infiamma l'ambiente. Nel mezzo, nel periodo del silenzio stampa una serie di ottime partite, condite da grandi parate spesso decisive, come il miracolo su Milik all'ultimo secondo a San Siro.
I tifosi sono in fermento, si chiede a Gigio sempre la stessa cosa: lasciare Raiola. Non lo fa e probabilmente non lo farà nemmeno nel prossimo futuro e tra i tifosi cresce il partito di quelli pronti a cederlo, ormai stufi. Posizione legittima e legittimata dalle difficoltà del Milan con rifinanziamento e UEFA, che lasciano presagire un mercato con un occhio al portafoglio e allora si può accettare di buon grado la cessione di un portiere che quest'anno ha perso serenità e rallentato notevolmente il suo percorso di crescita.
Si arriva così alle parole di ieri, che stridono con quanto Raiola ha sempre detto a mezzo stampa. Bluff o verità?

Le possibili interessate- Dopo aver visto il come, provo a ripercorrere il perchè si è arrivati qui. Prometto di essere più breve. Raiola ha buoni rapporti solo con una piccola fetta delle grandi dirigenze europee e qui c'è il primo inghippo, non tutti vogliono lavorare con lui.
Barcellona, Monaco di Baviera e Manchester, sponda City, gli sono precluse, la Juventus ha puntato su Szczesny per il post Buffon e pensa a Perin, molto più economico, il Manchester United non ha intenzione di privarsi di De Gea. Rimarrebbe il PSG, i rapporti con gli sceicchi sono ottimi, ma in Qatar sono ormai vicini a quello che era il loro obiettivo primario, portare il know how europeo nel loro paese in vista dei Mondiali 2022. E quindi offrono un ricco contratto a Buffon. Due anni a Parigi e poi due anni come ambasciatore del Mondiale qatariota. Gigi lascia la Juve e probabilmente si accaserà in Francia.
A questo punto rimarrebbero Real Madrid e Liverpool. Perez ha problemi più grossi: Bale e Cristiano Ronaldo non lo fanno dormire. Almeno uno dei due probabilmente partirà e allora ci sarà da investire pesantemente davanti, 70M per un portiere sono tanti, visto che Navas ha concluso un'altra buona stagione, al netto di qualche papera qua e là. In ogni caso a quella cifra c'è la clausola di Kepa Arizabalaga, che ha stregato il presidentissimo blanco e Zidane.
Ecco, mancherebbe il Liverpool. I rapporti in riva al Merseye sono giusto al saluto di cortesia. E' con l'Everton che sono amiconi. I Reds ancora gli ricordano di Balotelli. Klopp ha pensato a Donnarumma, soprattutto visto il disastroso Karius in finale di Champions, ma a meno della metà si può arrivare a Leno, così ho saputo da Liverpool. Connazionale dell'allenatore, bravo con i piedi e con una maggiore esperienza internazionale. Dovessi giocarmi una fiches la metterei sul tedesco.
E, quindi, Mino? E' decisamente rimasto con il cerino in mano. Ha giocato con il fuoco e sembra essere finito con le dita scottate, fregato dalle scelte politiche del PSG e dal fallimento sportivo della Nazionale italiana che non va al Mondiale.

Cosa sarà- Tanto vale a questo punto, tranquillizzare le acque, così che Gigio possa tranquillizzarsi e ritrovare un po' di pace che gli è mancata quest'anno (e si è visto). Perchè quello che non tutti hanno capito è che più il trasferimento è importante, più Raiola ci guadagna. Spostare oggi Donnarumma sarebbe un affare svantaggioso pure per lui.
Ovviamente c'è anche chi crede al colpo di genio di Raiola che ha messo spalle al muro il Milan, convinto che la società debba o voglia cedere il suo portiere.
Da parte di Milan e giocatore c'è la voglia di andare avanti insieme, Donnarumma ha voglia di rimanere in Italia, vicino a suo fratello che è diventato papà a gennaio, vicino alla sua famiglia che spesso viene a Milano e che ha incontrato la dirigenza del Milan diverse volte e vicino alla sua fidanzata, che si è iscritta in università a Milano e con la quale ha comprato casa.
Oggi le frasi di Raiola sembrano semplicemente il tentativo di sotterrare l'ascia di guerra, per il momento, in attesa che ci sia un momento più propizio e un atto di responsabilità. Per la prima volta Raiola sembra pensare al suo assistito non solo come una macchina da soldi, ma come una persona. Nella fattispecie un ragazzino di 19 anni. Il clan Donnarumma non vuole andare via da Milano e dal Milan, l'epilogo di questo mercato sembra andare in questa direzione.
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About Matteo Vismara

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