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Steph Curry festeggia il titolo/Twitter |
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I Warriors sono Campioni NBA 2015/Twitter |
Ah poi a corollario della serie ha messo a tabellino due triple doppie e 4 gare sopra i 30 punti, toccando anche quota 40. Però è stato quasi da solo, il Prescelto, per vincere il suo terzo anello.
Perchè dall'altra parte Curry ha viaggiato a ritmi bassi però poi in gara 5 ne ha estratti 37 dal cilindro in risposta ai 40 jamesiani e i Warriors hanno trovato il primo match-ball della serie.
Ecco perchè vedevo un trofeo da dividere equamente tra i due giocatori, ma non avevo considerato quello che alla fine ha alzato quel trofeo. Il sesto uomo più importante della lega americana: Andre Iguodala.
Quando Steve Kerr, arrivato da rookie sulla panchina di Golden State, a settembre gli ha proposto di passare da partire titolare a fare il sesto uomo, lasciando il posto a Harrison Barnes probabilmente in molti hanno pensato che in un qualche momento della stagione avrebbe chiesto di lasciare la baia e andare a trovare un nuovo ruolo da titolare, come a Philadelphia. Invece così non è stato. E' passato dal dare importanza più a chi finisce le partite, piuttosto che a chi le inizia. E Iggy in silenzio si è costruito un importante altare di fiducia da parte dei suoi compagni. "Lui è quello a cui rivolgiamo lo sguardo quando le cose vanno male" così ha detto Draymmond Green a fine partita. Tutti d'accordo, da Curry a Thompson a Livingston, Iguodala è il giusto MVP di questa serie. Colui che per tre partite ha marcato James in rotazione con Green e Barnes, avendo i risultati migliori, poi si è messo in proprio, partendo di nuovo in quintetto a discapito di Bogut, per uno starting five più piccolo e perimetrale. Ha deciso gara 4 con 22 punti pesantissimi e un paio di zingarate di livello assoluto, perchè non è mai stato un giocatore da 30 punti a partita, nemmeno a Phila, ma un superbo difensore con un incredibile atletismo e un'apertura di braccia invidiabile. Ha fatto meglio di tutti i suoi compagni di squadra in marcatura sul LBJ, buona parte delle cause del 39% al tiro di James porta in calce il suo nome e cognome, insieme al 18% da 3, tiro che al Prescelto è stato lasciato abbastanza spesso. Ha messo il punto esclamativo sulle sue Finals con i 25 punti di gara 6, top scorer della squadra con Curry, che hanno mandato Cleveland all'inferno ancora una volta e Golden State in paradiso dopo 40 anni.
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Curry e Iguodala con i trofei appena vinti/Twitter |
Che però se la merita tutta, ha cambiato la serie partendo dalla panchina, convincendo poi tutti di meritarsi il quintetto iniziale. Ecco perchè alla fine i 7 voti, contro i 4 ricevuti da James, degli 11 giudici non fanno altro che rinforzare il suo premio, MVP romantico. Il comprimario che entra nella storia.
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