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La Juventus è Campione d'Italia/Twitter |
Cala il sipario sulla Serie A 2014/2015, una delle più travagliate degli ultimi anni, tra intercettazioni telefoniche in ottica 2015/2016, fallimenti societari e riapertura delle indagini per il calcio scommesse.
Si chiude una stagione che vede le due romane tornare in Champions League, la Lazio sarà impegnata ad agosto per i preliminari, e che al contempo lascia fuori dall'Europa le due milanesi. Sarà un giudice alla fine a decidere quale delle due genovesi strapperà l'ultimo biglietto utile per fare un viaggio oltre confine a luglio.
La Juventus, nonostante il cambio di allenatore, si conferma la schiacciasassi delle ultime stagioni, mettendo in cassaforte il quarto scudetto di fila e permettendosi di viaggiare a motore quasi spento nell'ultimo mese per provare ad andare alla caccia del sogno chiamato Triplete.
Abbandonano il massimo campionato Parma, che rischia di abbandonare anche il professionismo, e Cagliari dopo anni da guastafeste e la matricola Cesena, già bocciata al mercato di riparazione. (Pagelloni del mercato)
Atalanta 5.5: Salvi con un paio di giornate d'anticipo più per demeriti altrui che per meriti propri. Dopo un buon girone d'andata i bergamaschi si sono accartocciati su loro stessi. Il cambio di allenatore, da Colantuono a Reja, ha risvegliato almeno in parte l'ambiente permettendo di arrivare all'obiettivo minimo. Ci si aspettava forse di più da loro, soprattutto in casa, dove sono arrivati solo 19 punti (18 quelli in trasferta).
Cagliari 5: Zeman, Zola, Zeman e alla fine Festa. L'alternarsi di allenatori in panchina è stato uno dei motivi della retrocessione della squadra sarda. Il tecnico boemo si è confermato, ancora una volta, non all'altezza della Serie A. Ha sempre mostrato grande calcio, fatto di molti polmoni e gioco offensivo, nelle serie inferiori, Foggia e Pescara gli ultimi esempi, ma poi ha fallito in Serie A. Prima a Roma, ora a Cagliari. L'arrivo di Zola non ha dato gli effetti sperati e Magic Box è durato si è no 10 partite. La stagione si chiude con la retrocessione, ma anche con la consapevolezza che ripartendo dallo zoccolo duro risalire non dovrebbe essere troppo complicato.
Cesena 4: Il mercato, o non mercato, di gennaio era stata l'anticamera di una retrocessione scontata ed annunciata. Squadra non all'altezza della massima serie, se si escludono Defrel e pochi altri, e arrivata penultima solo per la crisi sportiva del Parma. Stagione da dimenticare per i bianconeri che ritornano in fretta in B, con un filotto di 5 sconfitte consecutive.
Chievo 6: L'ennesima salvezza passata dai piedi dell'eterno Pellissier, bomber negli scontri diretti, con una pesantissima doppietta al Cesena come biglietto da visita. Paloschi ha continuato la sua maturazione anche senza garantire il solito numero di reti. Maran ha costruito la salvezza dei suoi più in trasferta che in casa, con 6 vittorie su 10. 28 reti in 38 giornate però sono davvero poche, per fortuna la difesa è rimasta abbastanza blindata, con solo 41 reti incassate è stata la quarta del campionato.
Empoli 6.5: A tratti la banda di Sarri ha mostrato un gioco bello, sfrontato e spumeggiante, sintomo di grande fiducia nell'allenatore e nei compagni. Dal cilindro di gennaio poi è uscito Saponara, di ritorno dopo la parentesi al Milan, che ha permesso di raggiungere quota 40 in scioltezza. L'età media bassa della squadra permette di poter sperare di diventare un cliente fisso della Serie A, ma si è rivelata anche un'arma a doppio taglio, con l'Empoli che ha pareggiato quasi metà delle partite giocate (18 su 38), diverse delle quali da situazione di vantaggio.
Fiorentina 7: Montella scende, quasi ufficialmente, dalla giostra viola con il miglior risultato del suo triennio, un quarto posto che manda la Fiorentina nuovamente in Europa League, dopo la semifinale di questa stagione. Per il secondo anno consecutivo l'attacco titolare, Rossi-Gomez, è stato martoriato da sfortuna, infortuni e una buona dose di scarsa mira per quanto riguarda il tedesco. I sogni Champions sono svaniti la scorsa stagione, il bel calcio no. I viola hanno mostrato anche in questo campionato di essere una realtà importante, ma i limiti del turnover hanno tagliato le gambe ai sogni di gloria, con il terzo posto poi non così lontano (5 punti). Le ultime 5 vittorie consecutive sono la dimostrazione di come sarebbe potuta essere la stagione viola con qualche giocatore di qualità in più in panchina e magari con un Gilardino dall'inizio.....
Genoa 7.5: A gennaio avevo erroneamente bocciato il mercato del Grifone. Sinceramente non credevo nell'esplosione di Niang e nella tenuta mentale di un gruppo che perdeva in una volta sola i suoi due riferimenti offensivi e il suo capitano. Invece Gasperini è riuscito a portare la barca in porto viaggiando a velocità maggiore nella seconda parte di stagione. L'improvvisa buona vena realizzativa del giovane francese e l'innesto di Pavoletti hanno coperto le partenze di Matri e Pinilla. Gli exploit di Falquè, di ritorno in Italia dopo la parentesi nella primavera della Juve, e di Bertolacci hanno portato tanti gol alla causa. L'Europa è stata conquistata sul campo, adesso andrà conquistata in tribunale, perchè la storia sembra tanto simile a quella del Parma della scorsa stagione. Ma il presidente continua ad assicurare che il Genoa è il suo gioco più prezioso.
Juventus 8: Da Conte ad Allegri non cambia nulla, sempre i bianconeri sono davanti a tutti dalla prima alla trentottesima giornata. Una marcia diversa da quella dello scorso anno, ma l'importante è il risultato finale. Diverse partite nel corso della stagione sono state risolte da magie dei singoli, Pogba e Tevez su tutti, ma è anche questa la forza della grande squadra. I bianconeri si sono permessi di viaggiare con il freno a mano tirato e con le seconde linee per concentrarsi sulla Champions League. La sensazione è che non abbiano voglia di cedere il passo nemmeno nella prossima stagione, come dimostrato dall'affare Dybala.
Inter 5: L'arrivo di Mancini nella mente di Thohir doveva corrispondere con il ritorno in Champions League, o almeno la conferma in Europa League. Invece, nonostante un mercato di riparazione da grandi nomi, i nerazzurri ripartiranno la prossima stagione senza coppe europee. La stagione è stata senza dubbio deludente, con la doppia sconfitta contro il Parma e i 4 punti contro la Lazio, come emblema di una stagione che ha visto l'Inter soffrire più con le piccole che con le squadre arrivate davanti in classifica. Unica consolazione è aver di nuovo un capocannoniere del campionato, Icardi, che mancava dai tempi di Ibra.
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Festa Lazio dopo la qualificazione in Champions/Twitter |
Lazio 8.5: Probabilmente la miglior squadra della stagione. Dopo una partenza non certo sprint la banda di Pioli è cresciuta con il crescere di Felipe Anderson, vero e proprio uomo simbolo del volo laziale. Alla partenza si poteva immaginare una Lazio in prima fila per un piazzamento europeo, ma probabilmente non di questa caratura. Le prestazioni rivedibili nei derby (2-2 all'andata, avanti 2-0, 2-1 al ritorno) non hanno permesso di finire davanti alla Roma, ma questa Lazio sembra aver intrapreso un percorso di crescita importante. Il prossimo anno si partirà dai preliminari di Champions, un giusto premio dopo le fatiche di questa stagione.
Milan 4.5: Una delle più grandi delusioni della stagione. Fino a dicembre pienamente in corsa per un posto europeo e un buon piazzamento nella parte medio-alta della classifica. Con un trimeste gennaio-marzo ai limiti dell'imbarazzo i rossoneri hanno buttato via la qualificazione europea, svegliandosi solo nelle ultime giornate quando ormai si giocava solo per l'onore. Rimane la magra consolazione di essere rimasti imbattuti sia nel derby (doppio pareggio, 1-1 e 0-0) sia contro la Roma seconda in classifica (0-0 all'Olimpico, 2-1 in casa). Dopo il mercato di riparazione però il girone di ritorno sarebbe dovuto essere proprio quello dei rossoneri, invece con la fine del campionato arriva al capolinea anche l'esperienza di Pippo Inzaghi in panchina, colui che si era definito "l'Alex Ferguson del Milan".
Napoli 5: Limitare una stagione ad un rigore a 20' dalla fine dell'ultima partita potrebbe essere riduttivo, ma la stagione del Napoli si è trasformata da negativa a pessima con il pallone calciato alle stelle da Higuain dopo la rimonta da 0-2 a 2-2, interamente firmata proprio Pipita. L'obiettivo minimo erano i preliminari di Champions, dopo però che già era stato fallito l'assalto allo scudetto e al secondo posto, in nome di un turnover che non ha pagato nè in campionato nè in Europa League, dove la corsa si è fermata sotto la pioggia ucraina. Con l'ufficialità dell'addio di Benitez il Napoli si prepara alla ricostruzione e lo farà partendo dalle macerie morali di questo finale di stagione.
Palermo 7: Zamparini torna in Serie A con il botto. Venduto Dybala subito a 32 milioni. La Joya era il pezzo pregiato del Palermo, insieme all'italo-argentino Vasquez, già convocato da Conte in Nazionale. Bel gioco quello dei rosanero fino a un mese dalla fine, poi un piccolo crollo fisico e mentale, contemporaneo all'esclusione di Dybala, capocannoniere della squadra, per salvaguardarlo fisicamente prima della cessione. Belotti ha dimostrato, già quest'anno, di poter essere un attaccante di spessore in Serie A, prenotando una maglia da titolare per la prossima stagione. Intanto la classifica recita un buonissimo 11o posto finale a pari punti con il Sassuolo.
Parma 4: Voto più per il caos societario che per ciò che si è visto sul campo. I ducali hanno giocato gran parte della stagione con testa e orecchie indirizzate a ciò che succedeva in società, dove si è passati da Ghirardi a Manenti, con un breve intermezzo dell'albanese Taci. Dalla licenza UEFA negata alla retrocessione e lo spettro del fallimento nel giro di 10 mesi. Un applauso va a tutti coloro che, nonostante questa situazione imbarazzante, hanno continuato a fare il proprio lavoro, permettendo alla squadra di scendere in campo e concludere il campionato.
L'addio di massa di giocatori come Cassano, Felipe, Belfodil ha ovviamente indebolito la rosa, che ha trovato in Josè Mauri un giocatore di livello.
La speranza per tutti è che la prossima stagione il Parma possa iscriversi al campionato di Serie B, per provare a tornare immediatamente dove merita una piazza di questo livello.
Roma 5.5: Stagione negativa per i giallorossi. Dovevano essere la risposta alla Juventus, invece prendono 17 punti dai bianconeri, rischiando a lunghi tratti anche di perdere il secondo posto, prima sotto la pressione del Napoli e poi dei cugini laziali. Fino alla sfida dello Juventus Stadium sono stati una contender reale, poi hanno perso troppi punti per strada. La qualificazione diretta era il risultato minimo per la società, che sicuramente si immaginava un campionato differente. In più le ultime dichiarazioni di Garcia non sono particolarmente piaciute alla società, che non ha perso tempo nel comunicarlo all'allenatore. Una seconda stagione non all'altezza della prima.
Sampdoria 7: "Il mio debito è estinto" parole di Sinisa Mihajlovic all'ultima conferenza stampa pre-partita, parole confermate nella lettera d'addio presente sul sito della società doriana. La Samp della strana coppia Ferrero-Mihajlovic per un periodo ha addirittura sognato la Champions League, salvo poi ritrovarsi fuori da tutto, in attesa dell'ultimo verdetto della giustizia sportiva per ciò che riguarda i cugini del Genoa. Se non dovesse essere accettato il ricorso rossoblu, allora saranno i doriani a giocarsi l'Europa, per la prima volta da quei preliminari di Champions, anticamera della retrocessione. Il calo di risultati è coinciso prima con l'addio di Gabbiadini, in direzione Napoli, e poi con l'infortunio di Eder, che ha tolto al serbo una variante offensiva importante. La sensazione però è che con uno show man come Ferrero la Samp abbia intrapreso il giusto percorso di crescita.
Sassuolo 6.5: Con molti meno patemi della scorsa stagione, e con Eusebio Di Francesco in sella dall'inizio alla fine, il Sassuolo ha portato a casa la seconda salvezza consecutiva in Serie A. Sembra tanto una conferma delle qualità dei neroverdi. La coppia Berardi-Zaza si è dimostrata all'altezza della massima serie, se ancora c'erano dubbi, ma difficilmente li rivedremo in Emilia la prossima stagione. Diversi giocatori hanno fatto il salto di qualità definitivo, anche se rimangono evidenti lacune in fase difensiva. Il secondo 7-0 consecutivo contro l'Inter ad inizio stagione rimane la macchia più grande di questa stagione.
Torino 7: Ripetere la scorsa stagione era complesso, ma la squadra di Ventura non ci è andata lontana. Nonostante gli addii di Cerci e Immobile, il Torino ha trovato in Quagliarella e Maxi Lopez due giocatori in grado di portare diversi gol alla causa. Grazie ad un sistema di gioco super collaudato e alla crescita esponenziale di diversi interpreti, Darmian su tutti, i granata hanno chiuso la stagione al nono posto, davanti al Milan e ad un solo punto dall'Inter di Mancini.
Udinese 5: Totò Di Natale e i suoi 206 gol sono una delle poche note liete di questa stagione. Ennesima infornata di giovani e stranieri pressochè sconosciuti portati alla ribalta nazionale e pronti per essere venduti a peso d'oro al miglior offerente e poco altro. La stagione friulana, la prima senza Guidolin, si chiude a quota 41,7 punti sopra il Cagliari terzultimo, e con la netta sensazione che l'esperienza di Stramaccioni rischi già di essere al capolinea. L'ennesima dichiarazione di addio del capitano non ha fatto altro che agitare ancor di più le acque in un'annata complessa. Adesso c'è tempo l'estate per riflettere e riordinare le idee.
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Verona festeggia il suo capitano e bomber/Twitter |
Verona 6: Dopo la scorsa stagione ci si aspettava un'altra stagione da outsider, invece niente sorprese quest'anno. La rosa senza Iturbe e Romulo aveva perso due pedine importantissime, ma il lavoro quotidiano di un ottimo allenatore come Mandorlini ha permesso di sopperire a queste partenze portando, addirittura, Luca Toni a segnare 22 reti stagionali e a tornare sul tetto dei bomber italiani, in compartecipazione con Icardi, dopo aver già vinto questa classifica nel 2006. Rimane la soddisfazione di essere ancora imbattuti contro la Juventus in casa, grazie a due miracoli di Juanito Gomez che in entrambe le stagioni ha trovato il 2-2 a tempo scaduto.
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