Suonato l'ultimo gong, chiude il mercato. I Pagelloni

Tra sogni di mezza estate (Draxler) e sogni di un'estate intera (Witsel e Ibra), anche quest'anno chiude il mercato. Il Gong ha suonato il suo ultimo colpo nella calura milanese dell'ATA Hotel e il calcio italiano riparte e ricomincia ad essere solo e soltanto compito degli allenatori.
Si è chiuso con botti e sorprese sul filo di lana. L'Inter e la Juventus tornano a fare affari insieme (Hernanes bianconero), per permettere all'altra di chiudere le proprie trattative (Felipe Melo, Telles e Ljajic nerazzurri). Tutti contenti visto che le nostre società sono tornate a spendere come non succedeva da anni, piazzandosi dietro solo alla Premier per milioni scuciti. Gli unici scontenti sono De Laurentis e Ferrero che hanno visto la trattativa Soriano-Zuniga inabissarsi all'ultimo istante per errori formali sui contratti, da riscrivere, ma riscritti troppo lentamente. Così il deposito in Lega è arrivato alle 23.04, troppo tardi. Anche se qualcuno parla di una chiamata galeotta di Soriano al suo primo amore sportivo, Mihajlovic, attendendo notizie confortanti. Una bufala, il problema per il Napoli rimangono sempre i diritti d'immagine su cui il presidente non molla un centimetro.
Il tutto nella giornata in cui il Condor Galliani ha solo svuotato qualche armadietto di Milanello commentando amareggiato che per Witsel tanto era già tutto scritto, senza però che forse si fosse fatto un vero tentativo.

Presentazione di Paletta all'Atalanta/Twitter
Atalanta 6.5: Paletta e Toloi danno alla difesa una solidità tutta nuova in salsa sudamericana e promettono anche qualche gol. Kurtic porta solidità ad un centrocampo che è sempre apparso un po' leggerino a cospetto dei piedi buoni che invece abbondavano. La partenza di Baselli è stata coperta con l'arrivo di De Roon dall'Heerenveen. Non sono lo stesso tipo di giocatore, ma l'olandese può essere un'ottimo incontrista. Certo bisogna sperare che a Cigarini non venga nemmeno un raffreddore. Brivio e Dramè si giocano il posto lasciato libero da Zappacosta. Non daranno la stessa spinta, ma sono due giocatori di sicuro affidamento.

Giaccherini nuovo acquisto bolognese/Twitter
Bologna 7: I felsinei tornati in A hanno fatto le cose in grande per rimanere in massima serie. Davanti è arrivato un giocatore di sicuro affidamento come Destro. Sono stati fatti tornare giocatori del calibro di Giaccherini e Taider, che nella corsa alla salvezza possono fare la differenza, e la porta è stata blindata con l'acquisto di Mirante. Di secondo piano i rinforzi in difesa, che forse avrebbe necessitato di un giocatore più esperto e carismatico rispetto a Rossettini, per guidare due giovani come Oikonomou e Masina, alla prima esperienza vera in Serie A.

Carpi 6: Per la prima apparizione nella massima serie il patron emiliano non ha badato a spese. Sono arrivati tanti giovani, insieme ad esperti della categoria come Zaccardo, Spolli, Lazzari e Borriello, rimasti in naftalina negli ultimi tempi, ma che possono dare esperienza e tranquillità alla squadra anche nei momenti difficili che si presenteranno durante la stagione. Gli arrivi di ragazzi in cerca di spazio come Marrone, Wallace e Gabriel Silva, porta freschezza e brio a centrocampo. La squadra è cambiata quasi completamente rispetto alla scorsa stagione. A Castori il compito di provare un miracolo sportivo, perchè, comunque, la squadra carpigiana rimane una delle più scarse della Serie A.

Chievo 6: Il mercato non è stato nulla di che, le prime due stagionali invece tanta roba. Pochi accorgimenti mirati per i mussi volanti, che hanno davvero iniziato a volare in questo inizio. Sono arrivati Gobbi e Casto a dare sostanza a difesa e centrocampo e M'Poku dal Cagliari per dare imprevedibilità all'attacco partendo dalla panchina, visto lo stato di forma di Meggiorini e Birsa. Sufficienza piena per il Chievo anche se sembra che il colpo vero sia stato quello fatto la scorsa stagione prendendo Maran.

Empoli 5: Via Tavano, Valdifiori, Hysaj e, soprattutto, Sarri, la stagione per l'Empoli si preannuncia molto complicata. Se a sostituire Sarri è arrivato un allenatore bravo, ma sempre sfortunato come Giampaolo (miglior stagione in Serie A, retrocessione con l'Ascoli, mostrando però bel calcio) a dare il cambio ai tre titolarissimi sono arrivati Livaja, Zambelli e Maiello o Diussè non proprio la stessa cosa. A loro il compito di sostituire il cuore, la mente e le gambe azzurre. Auguri.

Fiorentina 7: Grande mercato dalla cintola in su. Ma con l'addio di Savic ci si poteva aspettare qualcosa di meglio del ritorno di Roncaglia e dell'arrivo di Astori, ottimo giocatore ma non di certo l'uomo che fa fare il salto di qualità. La cessione di Gomez ha lasciato un vuoto di potere al centro dell'attacco che non può che fare bene ai viola. Senza l'obbligo di far giocare il tedesco, Paulo Sousa potrà far girare le sue punte a piacimento con il nuovo arrivato Kalinic leggermente favorito fino al recupero di Pepito Rossi. La posizione fondamentale di Ilicic e l'arrivo di un giocatore come Blaszczycowski, meglio conosciuto come Kuba, porta esperienza e vivacità alla trequarti. Un mercato da piani alti anche quest'anno per la famiglia Della Valle.

Frosinone 5: Un'altra new entry per il grande calcio italiano, ma sembra che l'obiettivo sia quello di cercare di salvarsi con la squadra che è salita di categoria la scorsa stagione con mister Stellone, uno che la Serie A l'ha giocata. Si è puntato soprattutto su giovani in cerca di riscatto o di minuti da titolari, come Longo e Verde, ma mancano gli uomini dalle spalle larghe che conoscono le difficoltà che la Serie A ti mette davanti. La scommessa potrebbe essere vinta, ma al momento il mercato ciociaro pecca di esperienza. E non è poco.

Genoa 6.5: Il solito traffico in entrata e uscita per il Genoa di Preziosi. Partiti Bertolacci e Iago, sono arrivati due ex napoletani come Pandev e Dzemaili a sostituirli. L'arrivo di Munoz a parametro zero, rende più solida la difesa, sempre più argentina. Le due nuove frecce si chiamano Ansaldi e Cissokho, non quello con i problemi ai denti, ma quello ex Nantes. Il gioiellino Ntcham, arrivato dal Manchester City potrebbe essere la sorpresa della stagione se dovesse riuscire a scalare posizioni.
Presentazione ufficiale di Felipe Melo/Twitter

Inter 7.5: Porte scorrevoli all'Inter. La rivoluzione iniziata lo scorso ottobre con l'arrivo di Mancini è stata completata questa estate. Della rosa di Mazzarri, nei titolari del Mancio rimangono, teoricamente, solo Handanovic e Icardi, i due agli opposti della squadra. Le cessioni di Kovacic e Hernanes, sostituite da Kondogbia e Felipe Melo hanno, probabilmente, tolto piedi buoni alla regia nerazzurra, portando però una notevole dose di muscoli, corsa e tackle in mezzo al campo. Jovetic e Perisic possono essere le giuste armi per innescare il capocannoniere dell'ultimo campionato, Icardi. Murillo e Miranda dovrebbero rialzare il muro difensivo, troppe volte superato nelle ultime stagioni dopo l'addio di Samuel. Il Mancio è chiamato alla prova del nove. Dopo gli investimenti fatti dalla società la Champions è d'obbligo.

Juventus 6.5: Persa la finale di Champions è iniziata la diaspora, un rinnovamento necessario, proprio nel momento più alto delle ultime stagioni, per non rischiare di ricominciare da zero tra qualche anno. I dirigenti bianconeri hanno ottimamente retto alle pressioni e alle offerte per Pogba, ma i partenti Tevez, Pirlo e Vidal probabilmente non sono stati sostituiti come avrebbero dovuto. L'arrivo di Alex Sandro permette ad Allegri di passare definitivamente alla difesa a quattro, Rugani è un'ottima riserva e promessa per il futuro, anche quello abbastanza prossimo, ma in mezzo nè Khedira nè Hernanes possono prendere il ruolo di Pirlo e Vidal, fondamentali sia per Conte che per Allegri. E davanti Mandzukic non vale Tevez e impone un cambio di stile di gioco, che rischia di essere un handicap iniziale per i bianconeri. La speranza di tutto il popolo juventino è che Dybala si dimostri forte come Messi, come continua a sostenere il presidente del Palermo Zamparini.

Lazio 5: Dalla Lazio che doveva presentarsi ai preliminari di Champions League ci si aspettava sicuramente di più sul mercato. Ottimo non aver ceduto Biglia e Felipe Anderson, ma gli arrivi di Hoedt, Kishna e Milinkovic Savic, ragazzi di belle speranze, ma non ancora in grado di cambiare la squadra non sono stati abbastanza. La rosa, dopo i titolari, è corta, come dimostrato dalle due partite dopo l'infortunio di Biglia. L'arrivo di Matri all'ultimo giorno permette a Djordjevic di poter recuperare con calma e di poter gestire al meglio Klose. Ma intanto il treno per l'Europa dei grandi è già passato.

Bacca e Luiz Adriano/Twitter
Milan 6.5: Niente colpo finale del Condor, niente acquisto a sorpresa, soprattutto niente regista. In principio fu Baselli. Era già del Milan a gennaio scorso, poi silenzio inquietante e il centrocampista va al Torino, insieme a Zappacosta altro giocatore che sarebbe potuto servire ai rossoneri. Poi furono Gundogan, Biglia, Soriano e Witsel, che è stato una possibilità fino all'ultimo secondo. Alla fine sono arrivati Bertolacci e Kucka, che daranno sostanza e inserimenti, ma sicuramente non regia. E l'arrivo dell'ancora acerbo Josè Mauri non potrà fare la differenza da subito. In difesa è arrivato Romagnoli, il centrale voluto dal nuovo mister Mihajlovic, ed è tornato Rodrigo Ely. Gli arrivi roboanti di Luiz Adriano e Bacca, insieme al ritorno gratuito del figliol prodigo (e chissà quanto) Balotelli, danno al Milan una potenza di fuoco potenzialmente infinita. Ad imbeccarli dovrebbe essere un regista o un trequartista, ma Mihajlovic non ha nè uno nè l'altro.

Napoli 6: Via Benitez dentro Sarri, si cambia tutto. A partire dal modulo di gioco. Lo spagnolo ha portato una ventata europea a Napoli, Sarri porta una buona dose di provincialità e di capacità di lottare. La figuraccia finale della trattativa Soriano aumenta i dubbi sul mercato partenopeo. Come da input dell'allenatore sono arrivati un ottimo centrocampista e un buon terzino, Valdifiori e Hysaj, da Empoli e Allan da Udine, che probabilmente sarebbe stato un innesto voluto anche da Benitez. Lascia perplessi l'arrivo di Chiriches, non conosciuto dall'allenatore. Difficile comprendere il muro alzato verso le cessioni di Mertens e Gabbiadini, che, nelle idee di Sarri, dovranno partire dalla panchina e cambiare la partita. Higuain, invece, non è mai stato in dubbio e forse a partire sarebbe dovuto essere Callejon, che seconda punta non è. Il nuovo modulo valorizzerà ancora di più Insigne, vero acquisto della nuova gestione.

Sorrentino accoglie Gilardino a Palermo/Twitter
Palermo 6: L'arrivo di  Gilardino verso la fine del mercato salva una sessione negativa. La cessione di Dybala sembrava anticipare un mercato di alto livello, invece Zamparini ha optato per un mercato di basso profilo, non cedendo alle richieste per Vazquez. El Kaoutari è l'altro giocatore fatto arrivare per partire titolare, mentre gli altri sono tutti rincalzi. Rispetto alla scorsa stagione la squadra sembra essersi indebolita, ma occhio alla voglia di gol del Gila. Mancano una ventina di reti per arrivare alle 200 in Serie A. Non è detto che non possa farcela già in questa stagione. Nelle prossime due sicuramente.


Roma 8: I padroni indiscussi del mercato. Sabatini ha portato a termine tutti gli obiettivi che si era posto. Rivoluzione in attacco, nuovo portiere, nuovo terzino e un ottimo gruppo di riserve che allungano la rosa di Garcia. Le cessioni di Destro, Romagnoli e Bertolacci hanno portato soldi freschi. Gli addii di Doumbia e Ibarbo screditano il mercato dallo scorso inverno, ma quello estivo potrebbe essere quello decisivo per l'assalto allo scudetto. Con Szczesny la porta è al sicuro, Digne è un uomo di Garcia e porta freschezza su una fascia che non aveva un suo padrone la scorsa stagione, Dzeko è l'attaccante che farà accomodare Totti in panchina e la coppia Iago-Salah porta altra velocità sugli esterni dove già corrono, e tanto, Gervinho e Iturbe.

Sampdoria 6.5: Rimangono Eder e Soriano, dopo il pasticcio dell'ultimo giorno, arrivano Fernando e Barreto, la difesa è stata rinnovata da 0. L'addio di Mihajlovic, con l'arrivo di Zenga, ha scombussolato l'ambiente. L'Europa League è sfuggita a causa di una partitaccia contro i serbi del Vojvodina. L'inizio di campionato invece è stato positivo e sembra che l'inizio traumatico sia stato assorbito. E intanto Muriel sembra dimagrito in maniera incredibile, il grande acquisto potrebbe essere lui.

Sassuolo 5.5: Via Zaza, dentro Defrel. E viene inserito Duncan in mezzo. E rimane Vrsaljko. Visto così il mercato non sembra negativo, ma il resto della rosa è invecchiato di un anno e Defrel è chiamato a confermare le belle cose fatte vedere lo scorso anno a Cesena. Il centrocampo sarà ancora affidato a Magnanelli e Missiroli, senza sostituti all'altezza. La scommessa Politano, potrebbe essere l'uomo giusto sia per sostituire Berardi che per giocare con i tre piccoli prima punta nel caso di assenza di Defrel. Troppe scommesse però per i neroverdi che ancora una volta punteranno sulle grandi qualità di Di Francesco.

Torino 7.5: I granata salgono di diritto sul podio. Mercato eccellente. Ceduto Darmian al Manchester United a peso d'oro e resistito agli assalti del Napoli per Maksimovic, il presidente Cairo non ha lesinato gli investimenti. Dall'Atalanta sono arrivati i gioiellini dell'Under 21, Baselli e Zappacosta (qualche big non poteva pensarci?), e dal Palermo è arrivato il terzo Under, Belotti. Dopo il riscatto di Benassi è stato preso Obi dall'Inter

Udinese 6: Zapata in prestito, i ritorni di Merkel ed Edenilson, che tanto bene ha fatto a Genova, e l'esterno dal Rizespor Ali Adnan, primo iraqeno della storia a giocare in un top campionato europeo. Da qualche anno i Pozzo stanno concentrando le loro fatiche economiche verso il Watford dei miracoli. Ecco che allora non è arrivato il solito gruppo di ragazzini, ma comunque il mercato è positivo, anche se manca un difensore centrale (nè Felipe, nè Piris sono di livello) e un sostituto di Allan, più solido di Iturra.

Verona 5.5: Terza stagione in Serie A, terzo anno con Luca Toni come riferimento offensivo. Pazzini è arrivato a 0 per essere l'alternativa al capitano veronese, più che la sua effettiva spalla, soprattutto vista la somiglianza tra i due. L'arrivo di Viviani è un'incognita, che può trasformarsi in un gran colpo, nel caso in cui si trovasse bene sui campi di Serie A, come è capitato la scorsa stagione a Latina. Il difensore svedese Helander e Souprayen non sono i nomi che esaltano la piazza e rimangono delle incognite, con il compito di rendere più solida una difesa colabrodo come quella di Mandorlini delle ultime due stagioni.
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