In una settimana da allenatore sulla graticola Mihajlovic diventa un allenatore in cerca di un sogno, attualmente chiamato Champions, dovesse il Milan continuare a migliorare, chissà. La Lazio torna sulla terra e si prepara per il derby non in una grande condizione fisica e psicologica.
Lazio 5: Sarebbero state 10 vittorie consecutive in casa, record ogni epoca per la Lazio. Stop forzato, con una prestazione ben al di sotto della sufficienza. Poco gioco e pochissima produzione offensiva. Se la sconfitta di Bergamo poteva starci, visto il mal da trasferta, questa sconfitta contro i rossoneri è ben più inspiegabile. L'assenza di De Vrij e Parolo alla lunga pesa.
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Pioli nel post partita/Twitter |
Marchetti 5: Sul primo gol poteva fare meglio, ma rimane in piedi fino alla fine per non rimanere fregato da un ipotetico tocco di Bacca. Il secondo invece è un'uscita a vuoto tutta sua, così come il terzo. Risponde presente sulle altre conclusioni rossonere, ma intanto la frittata era fatta.
Basta 5: Soffre Cerci ogni volta che accelera. Non lo tiene mai e sul primo gol del Milan c'è anche la sua mancata copertura. Non riesce nemmeno a spingere in avanti con la solita efficacia. Il tiraccio fuori nel secondo tempo è l'emblema della sua partita.
Gentiletti -Mauricio 5: La coppia è davvero terribile. Il gol di Bacca è la perfetta figurina della loro intesa, uno da una parte, uno dall'altra. Non si cercano, e quindi non si trovano, mai. La sensazione è che serva un difensore che possa comandare il gioco, non solo giocatori forti fisicamente. Nessuno dei due è una guida per l'altro.
Lulic 6: Uno dei meno peggio. Prova sempre a spingersi in avanti, con fortune alterne. Soffre Bonaventura, ma riesce poi a prendergli spesso le misure. Per i colpevoli della sconfitta guardare altrove.
Biglia 5.5: Rientrato mercoledì tra i titolari non gli si poteva chiedere un altro partitone a tre giorni di distanza. I postumi dell'infortunio si fanno ancora sentire, ma Biglia è troppo importante per questa Lazio. Unico geometra in un centrocampo di manovali, oggi non trova le giuste misure e va anche lui fuori giri.
Onazi 4.5: I suoi piedi sono da dopo lavoro ferroviario. Non ci mette nemmeno la solita grinta con cui usualmente compensa le scarse qualità tecniche. Oggi semplicemente viene tirato in mezzo e non capisce nulla per tutto il primo tempo, poi viene sostituito.
Felipe Anderson 5: Nei primi 45 minuti l'unico tiro verso la porta di Donnarumma porta la sua firma. Che sia una scarpata poco importa. L'unico che dimostra di poter puntare e superare l'uomo nell'uno contro uno. Lentamente si eclissa nel secondo tempo fino a scomparire completamente dai radar di gioco.
Milinkovic-Savic 5: Il talento c'è, la personalità meno. Il giovane serbo mostra qualche buona giocata, accompagnata da lunghi periodi di buio completo. Occupa il ruolo di trequartista, senza mai proporsi nè dare un'idea all'attacco biancoceleste. Prestazione senza dubbio opaca, infatti lascia il posto a Matri
Candreva 4.5: Dopo Onazi esce lui. Scelta emblematica quella di Pioli. Candreva oggi è semplicemente inesistente. Incapace di saltare l'uomo, si incaglia più volte contro i terzini rossoneri. Questa stagione è sta viaggiando a ritmi molto più bassi rispetto alla scorsa e tutta la squadra ne risente.
Klose 4.5: Chi l'ha visto? Tocca pochi palloni, incastrato nella morsa tra Alex e Romagnoli, e quei pochi non riesce a tenerli. Sinceramente non è il gran giocatore osservato la scorsa stagione. Probabilmente fuori condizione, la prestazione della Lazio di certo non aiuta.
Matri 5.5: Entra sullo 0-2 per cercare il più tipico dei gol dell'ex. Ma non gli arriva un pallone giocabile. Si sbatte e pressa alto sui difensori rossoneri adibiti a far partire l'azione. Però un attaccante senza palloni giocabili può fare poco.
Cataldi 6: Entra a inizio secondo tempo e almeno dà ordine alla manovra. Preferisce il passaggio orizzontale alla palla in profondità, ma almeno gestisce il pallone in modo intelligente evitando di regalarlo al Milan ad ogni tocco.
Kishna 6.5: Uno dei pochi a salvarsi nella disfatta biancoceleste. Entra con il Milan avanti 0-2 e prova sempre a puntare l'uomo. Trova il gol della bandiera, a 5 dalla fine, che ravviva un po' la partita, ma ormai è tardi.
Pioli 5: La scusante Europa League vale fino ad un certo punto, quella di una rosa corta e martoriata dagli infortuni nei suoi uomini cardine regge di più. Senza De Vrij la difesa non ha una vera guida e tutto il resto della squadra ne risente. Non riesce a dare la scossa ai suoi negli spogliatoi, che tornano sul campo molli come avevano chiuso il primo tempo.
Milan 7: Dopo la partita con il Napoli è stato toccato il punto più basso da inizio campionato. Oggi il punto più alto. Prestazione importante, in casa di una squadra sempre difficile da affrontare e che ha costruito le sue fortune proprio a Roma. Vittoria pesante, che porta a 4 le partite utili consecutive con 10 punti raccolti sui 12 complessivi. Il Campionato potrebbe iniziare qui.
Donnarumma 5.5: Per un gol simile a quello che ha preso lui, Diego Lopez è stato crocefisso (Torino-Milan, gol di Baselli). Gioca la terza partita in sette giorni e lo fa con la spensieratezza del ragazzino. Rischia una giocata con i piedi e per poco non regala il gol alla Lazio. Poi prende gol sul suo palo. Il Milan soffre poco, ma il gol incassato è la dimostrazione che forse gli serve ancora un po' di tempo prima di essere da Serie A.
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Antonelli e Candreva/Twitter |
Alex 6: Fino al crollo in campo aveva comandato bene la difesa. Attento e pulito negli interventi, anche se davanti la Lazio è davvero poca, pochissima, roba. Poi si sente male e lo portano via in barella, ma non sembra nulla di grave.
Romagnoli 6.5: Non è un caso che l'unica imbarcata stagionale il Milan l'abbia presa quando lui era squalificato. Ottimo difensore, non ha ancora la personalità per guidare un reparto intero, ma con vicino Alex o Mexes può crescere tanto e mostrare le sue enormi qualità.
De Sciglio 6: Stesso discorso fatto per Antonelli. Anderson e Candreva andavano controllati a vista, ma alla fine a creargli più problemi è Kishna, che infatti segna passando dalla sua parte. Tornato titolare per l'infortunio di Abate, ha comunque svolto positivamente il suo compito.
Bertolacci 7: In crescita costante. Mister 20 milioni aveva iniziato a carburare e si è fatto trovare puntualissimo all'appuntamento con il primo gol in rossonero. Poi un tacco inutile e un infortunio muscolare lo hanno tolto dalla contesa, ma dopo il periodo di ambientamento si sta dimostrando un giocatore fondamentale per il calcio di Mihajlovic.
Montolivo 7: Nel giorno dei morti sfodera la miglior prestazione stagionale. Sempre preciso in chiusura e ottimo nei passaggi. La Lazio in mezzo è poca roba, ma il dominio rossonero passa dai suoi piedi. Finalmente una gara all'altezza.
Kucka 6: Tanta corsa, gran parte a vuoto. Lo slovacco fa il suo, come sempre, ma oggi sembra meno incisivo del solito in fase offensiva, che lascia completamente a qualcun altro. Dietro concede poco e ruba un sacco di palloni, favorito dalla giornata no dei centrocampisti biancocelesti.
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Bonaventura festeggia Bertolacci per lo 0-1/Instagram |
Bacca 6.5: Attaccante vero. Ha una grande occasione sui piedi e non la spreca. Sempre dentro alla partita, si allarga spesso per non dare punti di riferimento, poi quando vede lo spiraglio giusto si butta dentro. 6 gol in 11 partite tra campionato e coppa sono un gran bottino.
Cerci 6.5: Avesse segnato sarebbe venuto giù lo stadio e i tifosi romanisti lo avrebbero riconosciuto di nuovo come loro "figlio e fratello", il palo gli dice di no, ma sta crescendo in modo costante. Il gol del vantaggio rossonero nasce da una sua conclusione e comunque tiene sempre Basta sul chi va là.
Poli 6: Entra per Bertolacci e dà sostanza in mezzo. Svolge il suo compito senza sbavature, ma non regala neanche grandi sussulti al pubblico. Un pomeriggio al parco o poco più per lui.
Mexes 6.5: Primo pallone toccato nella Serie A 2015/2016, arriva il gol che chiude la partita. Come l'anno scorso, è stato rispolverato nell'emergenza totale e non è detto che adesso a fianco a Romagnoli non continui lui. Ancora una volta.
Honda S.V.: Gioca gli ultimi 10 minuti, quando ormai la partita è già chiusa, prova qualche guizzo, senza riuscire nella giocata decisiva. Il cambio di modulo lo ha penalizzato parecchio, ma troverà comunque spazio nello scacchiere di Miha durante il prosieguo dello stagione.
Mihajlovic 6.5: Squadra che vince non si cambia. E ha ancora ragione lui. Nella partita in cui trova suo figlio, in maglia laziale a fare da raccattapalle, e il suo passato non si scompone. Forse ha trovato la quadratura del cerchio. Domenica scorsa alle 14.59 era 14o in classifica e con un piede vicino all'uscita di Milanello, oggi è 5o a meno 3 dal Napoli e meno 5 dalla vetta. Quando si parla di slindings doors. Anche se Diego Lopez dovrà tornare presto al suo posto.
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