Sono andati in scena ieri i sorteggi dei gironi di Champions League, a rappresentare l'Italia, come accade da 3 anni a questa parte, solo due squadre: la sempre presente Juventus e il Napoli, di ritorno dopo due anni di Europa League, di cui uno dopo aver perso il preliminare. Quest'anno perdiamo la Roma, dopo che nei due anni precedenti avevamo perso Lazio e appunto Napoli. L'ultimo preliminare vincente rimane quello del 2013, l'ultima apparizione europea del Milan, vincente contro il PSV Eindhoven.
E avere più squadre in Europa League potrebbe essere anche positivo, se non snobbassimo clamorosamente e imperterritamente l'appuntamento del giovedì. Salvo poi piangere su un ranking che va sempre peggio e tifare contro la Juventus, unico spiraglio di luce italiana in Europa e unico appiglio per non venire sorpassati anche da Francia e Portogallo, oltre che cercare il rilancio alla caccia dell'Inghilterra.
Inutile commentare tutti i gironi, dei quali almeno un paio al livello dell'Europa League, e la suddivisione particolare delle varie fasce. Del "problema" ne avevo già scritto due anni fa e la situazione è uguale oggi (link), ma da quanto riferisce il sito de La Gazzetta dello Sport, dal triennio 2018-2021 sarà rivoluzione con l'unico obiettivo della SuperLega, attuabile dal 2021 in poi. (articolo Gazzetta)
Ma, al di là delle riforme future, è importante concentrarsi sull'oggi. E i gironi della Champions League 2016/2017 dicono Napoli nel Girone B insieme a Benfica, Dinamo Kiev e Besiktas, mentre la Juventus nel Girone H se la vedrà con Siviglia, Lione e Dinamo Zagabria. A livello almeno teorico due gironi abbordabili per le nostre due squadre che potrebbero, o forse dovrebbero, ambire al primo posto per evitare brutte sorprese agli ottavi. Anche se in altri gironi ci sono due super squadre e il colpo di sfiga potrebbe arrivare comunque.
Juventus- Al di là del mercato sontuoso, in un girone del genere l'obbligo è il primo posto per non mangiarsi le mania agli ottavi come l'anno scorso.
Le trasferte non sono lunghissime e le avversarie non sembrano di primissima fascia, escludendo forse proprio il Siviglia che l'anno scorso condannò la Juve al secondo posto nel girone e all'accoppiamento con il Bayern Monaco.
Il Lione di oggi non è la bestia nera del Real Madrid di 10 anni fa e difficilmente potrà ambire al primo posto nel girone. Da qualche anno a questa parte il presidente Aulas ha varato il progetto giovani e la sola stella Lacazette non sembra poter impensierire in solitaria la BBC bianconera.
Il sorteggio ha poi regalato subito a Marko Pjaca il ritorno a Zagabria contro la sua Dinamo. Ma oltre a questa nota colorita, l'unica preoccupazione potrebbe essere l'ambiente caldissimo che troveranno nella capitale croata. Insomma non arrivare primi in questo girone sarebbe un suicidio al momento impensabile.
Napoli- Un po' più complesso il girone degli azzurri, principalmente per quanto concerne i viaggi. Kiev e Istanbul sono viaggi che possono stancare la squadra e il clima ucraino e turco verso novembre/dicembre potrebbe fare qualche scherzo. La Juventus di Conte ricorda molto bene proprio Istanbul. Ma anche per il Napoli ci sono poche scuse che si possono accampare. Non c'è il top team perchè tale il Benfica non può essere considerato e allora gli uomini di Sarri devono cercare di strappare il primo posto nel girone che sarebbe fondamentale in ottica ottavi.
Detto che Besiktas e Dinamo Kiev sono le rispettive campioni nazionali, i turchi hanno perso i due migliori giocatori della scorsa stagione, il bomber Mario Gomez, finito al Wolfsburg via Fiorentina, e proprio l'ex Napoli Josè Sosa, neo milanista, votato miglior giocatore dello scorso campionato di Turchia. La Dinamo da un po' di anni non è più la grande fucina di talenti di inizio anni 2000, quando uscirono dalle loro fila giocatori come Shevchenko, Tymoshchuk e Voronin, oggi è più vicina alla mentalità europea, ma la crisi politica ucraina non ha favorito il mercato e i giocatori di maggior talento sono Yarmolenko e l'ex Montpellier Belhanda. Non proprio Cristiano Ronaldo e Messi.
Le insidie maggiori potrebbero, e dovrebbero, arrivare dal Benfica, l'anno scorso uscito solo ai quarti con il Bayern Monaco, in un percorso che aveva visto i portoghesi arrivare dietro all'Atletico Madrid in un girone con Galatasaray e Astana, e poi battere lo Zenith agli ottavi. In più il mercato ha portato il vero talento della squadra, Gaitan, a Madrid, alla corte di Simeone, lasciando a Salvio e Mitroglu il ruolo di guide tecniche. La qualificazione agli ottavi è quasi un obbligo, il primo posto dovrebbe essere più di una semplice speranza.
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