I Pagelloni di mercato, ora testa solo al campo

Si è chiuso ieri (31 agosto) alle 23.00 il mercato estivo italiano. Non sono mancati i soliti colpi dell'ultimo secondo, ma ora è tempo solo di pensare al campo.
Con l'intermezzo degli impegni per le nazionali, il prossimo appuntamento con il campionato sarà il weekend del 10/11 settembre, intanto andiamo a vedere i Pagelloni di questo calciomercato 2016.



Atalanta 5.5: L'acquisto migliore potrebbe essere Gasperini, allenatore sinonimo di bel calcio e crescita dei giovani. Paloschi e Zukanovic sono due titolarissimi, il ritorno di Grassi potrebbe allungare le rotazioni, ma l'arrivo di Berisha e la permanenza di Sportiello crea il problema del portiere titolare. L'albanese ha lasciato la Lazio per giocare, ma l'italiano difficilmente accetterà di stare in panchina a Bergamo, dopo che la trattativa per andare a Napoli è fallita. Il ritorno dal prestito di Kessie porta qualità e muscoli in mezzo al campo, ma con le partenze di Cigarini e De Roon in mezzo si è probabilmente fatto un passo indietro.

Bologna 5.5: Tanti grandi nomi associati al Bologna di Donadoni durante il mercato, nessuno alla fine è arrivato. La crescita della squadra anno per anno annunciata da Saputo due anni fa ancora non si vede. Giaccherini e Diawara sono andati a Napoli, sostituiti da Dzemaili e dalla scommessa ungherese Nagy, Torosidis vale Zuniga e l'arrivo di Alfred Gomis dal Torino per sostituire Mirante, alle prese con problemi fisici ancora non noti, non aumenta le sicurezze del pacchetto difensivo. La certezza, come nel caso dell'Atalanta, ha la faccia e il nome di Roberto Donadoni e le sue qualità nel mettere in campo una squadra che cerchi sempre di giocare un buon calcio.

Cagliari 6.5: Buono il lavoro del neopromosso Cagliari sul mercato. Capozzucca ha deciso di non stravolgere la squadra che aveva conquistato la promozione, aggiungendo giocatori di spessore come Bruno Alves e Borriello, oltre che a giocatori che conoscono bene la categoria come Ionita, Tatchidis, Isla e Padoin. A voler ben guardare manca, forse, un difensore migliore di Salamon che possa fare coppia con il portoghese Alves. Ma il lavoro svolto è stato ottimo, nonostante lo scippo di Mati Fernandez da parte del Milan nelle ultime ore di mercato.

Chievo 5.5: Sorrentino per sostituire Bizzarri e De Guzman dal Napoli, dopo la parentesi a Carpi. Questo in breve il mercato dei Mussi Volanti che anche quest'anno puntano alla permanenza in Serie A. Il colpo è stato quello di aver tenuto Maran alla guida nonostante le tante voci intorno a lui a giugno, ma dal mercato non è arrivato un giocatore che possa permettere il salto di qualità. Davanti si continuerà con Meggiorini e Inglese titolari e il sempreverde Pellissier pronto a subentrare dalla panchina. Forse qualcuno per migliorare l'attacco si poteva provare a prendere, con il sogno Balotelli rimasto tale e il tentativo dell'ultimo minuto Osvaldo non andato in porto per il rifiuto dell'argentino (Ah, ha deciso di ritirarsi questa notte).

Crotone 4.5: Dopo la prima storica promozione l'obiettivo è la salvezza, che oggi, a mercato chiuso, è un po' più lontana. Il primo handicap è stato l'addio di Juric direzione Genova, seguito da Budimir che si è accasato sempre a Genova, ma sulla sponda doriana. I giocatori arrivati in Calabria provengono tutti dalla Serie B, eccezion fatta per Falcinelli e Trotta, comprimari al Sassuolo, e la coppia Rosi e Tonev, retrocessi a giugno con il Frosinone. La fine rischia di essere clamorosamente simile.

Empoli 5.5: Tonelli, Zielinski, Paredes e Mario Rui. Ci mancava soltanto la partenza di Saponara e la spina dorsale della squadra dello scorso anno sarebbe stata del tutto distrutta. La missione per Martusciello è di quelle davvero complesse. Vero lo si diceva anche dodici mesi fa per Giampaolo, ma quest'estate il mercato ha portato Gilardino, Bellusci, Pasqual e Josè Mauri in sostituzione dei sopracitati. La speranza continua a rimanere appesa ai piedi di Saponara e ai gol di Maccarone e, sperano a Empoli, Gilardino. Magari faranno l'ennesimo record di punti in campionato smentendomi, ma, per me, la squadra azzurra dovrà lottare per non retrocedere.

Fiorentina 5: Non me ne voglia Corvino, che reputo uno dei migliori direttori sportivi in circolazione e uno dei massimi conoscitori di calcio, soprattutto giovanile, attualmente in Italia, ma di questo mercato della viola proprio non riesco a fidarmi. Vero non è andato via nessuno dei big tranne Marcos Alonso, ma lo spagnolo è andato via l'ultimo giorno di mercato. Sostituito da una scommessa come Maxi Olivera per il quale Sousa ha solo detto "Mi fido". Solita grande infornata di giovani che esploderanno e verranno rivenduti a peso d'oro nel giro di due o tre anni, ma manca il giocatore che possa fare la differenza e permettere il salto di qualità. In caso di infortunio di qualche uomo chiave la coperta potrebbe essere corta o i sostituti non pronti per il nostro campionato. Non bastano il ritorno di Tello dal Barcellona e i centrocampisti Cristoforo, tutto da scoprire nel campionato italiano, e Carlos Sanchez per ritenersi soddisfatti del mercato della Fiorentina.

Genoa 6: Juric a sostituire il maestro Gasperini alla guida della nave rossoblu e tante giovani scommesse più l'usato sicuro Miguel Veloso, genero del presidente Preziosi. Ridotto, a sorpresa, il via vai di giocatori, la maggior parte dei partenti lo hanno fatto per fine prestito. Importante la plusvalenza ottenuta con la cessione di Ansaldi all'Inter, sostituito con Edenilson dall'Udinese, meno pesante l'addio di Dzemaili, non riscattato dal Galatasaray (poi finito al  Bologna), soprattutto perchè Miguel Veloso è di livello superiore allo svizzero. Ottima la scelta di non cedere Pavoletti, così da permettere a Simeone, figlio del Cholo, di crescere senza pressioni.
Piena sufficienza rafforzata dall'assenza di affari con il Milan. Dopo l'acquisto di Lapadula da parte dei rossoneri sembravano esserci le condizioni perchè le due società potessero lavorare in armonia come troppo spesso è successo negli ultimi anni. Invece, anche all'ultimo giorno di mercato, la risposta alle richieste di Galliani per Rigoni e Rincon è stata un secco No. Giustamente.

Inter 7: Per i nomi arrivati alla Pinetina il mercato sarebbe da 8, ma poi ci si accorge che, oltre al rientrante Ranocchia, dietro a Murillo e Miranda c'è il vuoto. La gestione del mercato da parte dei dirigenti nerazzurri è stata ottima, soprattutto in relazione al cambio di allenatore a 10 giorni dall'inizio del campionato. Candreva e Banega sono dei top player, Ansaldi ha dimostrato la scorsa stagione di poter benissimo dire la sua nel nostro campionato. Gabriel Barbosa, in arte Gabigol, e Joao Mario, pagati 70 milioni in coppia, sono per motivi diversi due scommesse. Joao Mario ha giocato un Europeo di grandissimo spessore, ma come unica esperienza ha quella nel campionato portoghese e ai più pessimisti ricorda una copia più pagata di Quaresma. Gabigol, invece, ha come unica esperienza quella brasiliana. Tutti ne parlano un gran bene, ma le Olimpiadi in parte lo hanno ridimensionato. Ma entrambi rimangono giovani e di grandissima prospettiva. A De Boer, allenatore di grande qualità, il compito di dare equilibrio ad una squadra con un potenziale offensivo mostruoso, contro una solidità difensiva tutta da trovare e confermare.

Juventus 10: Cessioni perfette, acquisti da top team europeo, la Juventus ha fatto la voce grossa e poi ha aspettato l'occasione nel finale. Squadra fatta a metà luglio e poi il ritorno di Cuadrado in coda ad un mercato perfetto. Dani Alves a 0 è un colpaccio, così come il prestito di Benatia, i pagamenti delle clausole di Higuain e Pjanic sono una prova di forza anche economica rispetto a tutte le altre società italiane, l'acquisto di Pjaca (classe 1995) e lo stop alla trattativa tra Milan e Boca per Bentancour ('97) semplicemente la dimostrazione che si pensa al futuro. La cessione di Pogba al Manchester United per 120 milioni, insieme a quelle di Pereyra (Watford) a 15 e Zaza (West Ham) a 25, ha praticamente finanziato il mercato. Nessuna meglio in Italia e, forse, in Europa in questa sessione di mercato. Forse giusto il Manchester United, forse.

Lazio 5: E' sempre meno d'amore il rapporto tra Lotito e i tifosi della Lazio, dopo un mercato con tante ombre e poche luci, se non un unico lampo chiamato Ciro Immobile. Hanno lasciato Klose, Mauri e Candreva tre giocatori di peso nello spogliatoio, l'allenatore è Simone Inzaghi, dopo un tira e molla finito in tribunale con el Loco Bielsa e gli ultimi giorni di mercato sono stati accompagnati dal caso Keita, che passerà i prossimi 3 mesi da separato in casa. Calchi e ricalchi storici avvicinano questa vicenda a quella con protagonista Pandev nel 2009. Luci e ombre dicevamo, ecco troppe ombre perchè sia un mercato positivo.

Milan 4.5: L'ultimo giorno di mercato è la metafora di tutta l'estate. Si inizia parlando di Jovetic, Fabregas e Wilshere, si chiude scippando Mati Fernandez al Cagliari, dopo che i sardi avevano trovato l'accordo con la Fiorentina per un trasferimento gratuito. Si punta alla luna e si arriva non a prendere una stella, ma una più semplice lucciola. Sempre luce fa, ma la differenza è tanta, troppa.
L'ultimo mercato di Galliani (probabilmente) è stato ancora all'insegna del risparmio. I cinesi non hanno voluto spendere finchè la trattativa non fosse definitivamente conclusa (tra il 5 e il 9 settembre arriverà la seconda trance), Fininvest ha voluto vivere la transizione tenendo in tasca tutti i soldi. Risultato: Gustavo Gomez, Vangioni, Lapadula, Josè Sosa e Mati Fernandez. Con l'attaccante ex Pescara e il difensore pagati con il ridottissimo budget creatosi dalla cessione di El Shaarawy alla Roma. E il caso Lapadula, comprato per sostituire Bacca, poi rimasto con Luiz Adriano, potrebbe scoppiare durante la stagione. Per il resto poche spese. E un piatto di pesce andato di traverso in quel di Zagabria in attesa di Pjaca, andato alla Juve, e una fettina di asado indigesta, sempre causa bianconera, nella trattativa con il Boca Juniors per Bentancur. Il mercato di transizione tra la presidenza Berlusconi e la presidenza cinese non lascia un gran ricordo degli ultimi anni e non invoglia a guardare positivamente al futuro. Poi magari tra una settimana cambierà tutto.

Napoli 7: Il mercato è stato ottimo, ma la reazione all'addio di Higuain forse è stata un po' tardiva. Non me ne voglia De Laurentiis, ma con i soldi arrivati dalla Juve per il Pipita, si poteva ricostruire interamente una panchina di livello, vero punto debole della squadra, e metterla subito al servizio di Sarri, senza aspettare la fine del mercato. Un voto in meno per la gestione dei contratti e dei diritti d'immagine che limita tanti accordi. Nonostante i tanti rifiuti sono arrivati giovani di sicuro futuro come Milik (1994), Zielinski (1994), Diawara (1997) e Rog (1995) che allungano le rotazioni di Sarri. Ma probabilmente sarebbe servito qualche innesto di esperienza maggiore rispetto a Tonelli e Giaccherini per arrivare a competere con i bianconeri per lo Scudetto.
Nel complesso però, per quanto possa sembrare un'eresia, credo che il Napoli si sia rinforzato rispetto all'anno scorso, mantenendo buone possibilità di confermare il secondo posto della passata stagione.

Palermo 6: La rosa, forse, è meno forte dell'anno scorso come singoli, ma è più profonda e permette più variazioni a Ballardini. Sono partiti Sorrentino, Gilardino, Laazar e Vazquez, sostituiti da Posavec, Diamanti, Aleesami e Bruno Henrique. Gazzi rappresenta l'usato sicuro in mezzo al campo, Nestorovski la scommessa davanti, con il rimpianto di non essere riusciti a portare in Sicilia un attaccante di spessore dopo aver trattato per giorni sia Balotelli che il ritorno di Kyle Lafferty. Peggio della scorsa stagione c'è solo la retrocessione e Zamparini vorrebbe evitare di cedere la società in Serie B.

Pescara 6.5: Partiti Lapadula e Mandragora, tra i titolari della scorsa stagione, sono arrivati Aquilani, Pepe e Bizzarri a dare esperienza ad una rosa giovane, in cui spiccano i riscatti di Verre e Benali, fondamentali nell'idea di gioco di Oddo. Per continuare a sognare il Delfino ha chiamato in Abruzzo anche giovani in cerca di riscatto o di una vetrina in cui mettersi in mostra, dal Palermo è arrivato Cristante, dall'Ajax Muric, dall'Inter Manaj e dal PSG Bahebeck. Talento, corsa e tattica questi i dettami di Oddo per provare a mantenere la categoria dopo i playoff dell'anno scorso.

Roma 6.5: Il mercato è stato di ottimo livello, ma non è arrivato nessuno a sostituire Pjanic per provare a ricucire almeno in parte il gap con la Juve e con il Napoli che rimane superiore come organico. Fazio, Vermaelen e Juan Jesus daranno più solidità, qualità e alternative ad un reparto che l'anno scorso aveva come terza opzione Gyomber, andato al Pescara. Bruno Peres e lo sfortunatissimo Mario Rui, legamento saltato durante la preparazione, rinfoltiscono gli esterni e il ritorno di Paredes dal prestito dovrebbe sostituire il bosniaco, legato anche al rientro a pieno servizio di Strootman dopo due stagioni tormentate dagli infortuni. Nel corso della stagione la speranza di Spalletti è quella che possa trovare spazio e minuti anche Gerson, perchè significherebbe che ha confermato tutto il bene che si dice di lui in Brasile e allora Pjanic potrebbe essere un mero ricordo.

Sampdoria 6: I due giocatori con maggior qualità sono stati fatti partire per la Spagna, Correa direzione Siviglia e Soriano verso il Villareal, Fernando invece è andato a Mosca, maglia Spartak. Cigarini, Bruno Fernandes e Praet possono sostituirli sia a livello numerico che qualitativo inserendosi a meraviglia negli schemi di Giampaolo.
Dalla Polonia poi parlano un gran bene dell'esterno Linetty, ex Lech Poznan, che si alternerà con l'altro neo arrivato Djuricic.
La gestione di Cassano però è ai limiti del ridicolo e così i blucerchiati si ritrovano sotto contratto un giocatore che difficilmente rientrerà negli schemi di Giampaolo, come già non rientrava in quelli di Zenga 12 mesi fa.

Sassuolo 5.5: Dopo gli annunci altisonanti di Squinzi in ottica Champions League mi aspettavo onestamente di più. Tra i pezzi pregiati sono partiti solo Vrsaljko e Sansone, mantenendo intatto il nucleo della squadra, ma l'inserimento di Sensi e Mazzitelli a centrocampo più Matri, Iemmello, Ricci e Ragusa nel pacchetto offensivo non ti fanno fare il salto di qualità.
Letschert e Lirola non sembrano pronti, invece, a sostituire il terzino croato e così il padrone della fascia destra rimane Gazzola. Con l'impegno di Europa League già confermarsi al sesto posto potrebbe essere un successo, a meno che Berardi non segni 40 gol.

Torino 7: Sono andati via Glik e Maksimovic e la difesa ne è uscita sicuramente indebolita, ma Castan, dovesse tornare sui suoi livelli, e l'Ajeti visto agli Europei potrebbero non far rimpiangere i due partenti. Bruno Peres è stato fatto partire per incompatibilità tattica con il gioco di Mihajlovic ed è stato sostituito con il più difensivo De Silvestri. Il problema portiere è stato risolto, almeno per questa stagione, prendendo Joe Hart dal Manchester City, robe da videogiochi. Le ali a sostegno di Belotti saranno Ljajic e Iago Falque con Valdifiori come direttore d'orchestra. Il tutto con un attivo di trenta milioni.Unica nota negativa: le tempistiche della cessione di Maksimovic che non hanno permesso di intervenire subito sul mercato. Ma una risposta, in scala ridotta, ai concittadini è stata data.

Udinese 6.5: Il mercato sarebbe sufficiente, ma mezzo punto in più va per l'acquisto di un giocatore che personalmente adoro: Rodrigo De Paul.  All'argentino ex Valencia il compito più arduo, quello di far dimenticare Totò Di Natale. In più sono arrivati il giovanissimo Penaranda dall'affiliata del Granada, Kums dal Gent e Fofana dal Manchester City.
Ma soprattutto è arrivato Beppe Iachini in panchina dopo il biennio Colantuono, con l'obiettivo di far maturare i tanti giovani arrivati nelle scorse stagioni e non valorizzati dall'ex tecnico. Un nome su tutti: Lucas Evangelista, che potrebbe finalmente sbocciare.
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About Matteo Vismara

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