
Quasi 200 milioni a testa spesi per il calciomercato, dollari americani contro dirham arabi.
I Red Devils contro gli Sky Blues.
La partita l'ha vinta il Manchester City 2-1, meritando nel complesso e mostrando un gioco migliore, come spesso capita quando si incontrano squadre di Mourinho e Guardiola.
Ma la più grande eredità per il calcio italiano non è la lezione tattica o calcistica della partita, detto che Napoli-Milan è stata sicuramente più divertente, ma tutto ciò che è girato intorno al Manchester Derby.
A partire dall'orario in cui si è svolta la partita: le 12.30. La Premier League ha messo la partita di cartello all'ora di pranzo del sabato, così da poter essere visibile anche in Asia, dove il numero di tifosi del Manchester United è enorme. La Premier ha scelto di vendere televisivamente al meglio la partita più importante e dai tifosi non si è alzata nemmeno una protesta. Old Trafford pieno e tifosi pronti a supportare la loro squadra, non a lamentarsi "dell'orario infame" in cui le proprie squadre erano costrette a giocare.In Italia se va bene portiamo Bologna-Cagliari o Udinese-Chievo come lunch match domenicale, perchè il sabato pomeriggio è dedicato alla Serie B. Con partite di questo genere è difficile che il pubblico asiatico possa avvicinarsi al nostro calcio, con relativi investimenti milionari delle televisioni orientali per i nostri diritti televisivi. Ma da noi è impossibile proporre una partita di cartello come Juventus-Napoli/Inter/Milan al sabato o alla domenica a pranzo. Avremmo primariamente la rivolta dei tifosi che lascerebbero gli stadi (ad eccezione dello Juventus Stadium) ancora più vuoti di quelli che sono oggi.
Perchè mentre all'Old Trafford era possibile mangiare al ristorante dello stadio o nei vari punti snack e panini, a San Siro o al San Paolo si può mangiare una salamella al volo fatta nei camion intorno allo stadio o comprare un pacchetto di patatine a costi spropositati dai venditori ambulanti all'interno.
Che i nostri stadi siano indietro anni luce da quelli inglesi o tedeschi è cosa risaputa, soprattutto legata all'annosa questione della proprietà della società o del comune, ma nessuno vieta di rinunciare alla frangia rissosa del tifo e mettere una partita di cartello a mezzogiorno, per soddisfare una fetta di tifosi che poi possono portare investimenti maggiori.

L'altro punto in questione è quella del calendario. Il derby di Manchester alla quarta giornata arriva troppo presto, nel girone di ritorno non saremo ancora nel periodo caldo, addirittura ancora a calciomercato di riparazione aperto. E anche in questo caso il lavoro di marketing e vendita del prodotto Premier da parte della FA (Football Association) è meraviglioso. Il presupposto è che tutti devono sfidare tutti due volte, una in casa e una in trasferta. L'ordine diventa relativo.
Ed ecco allora che invece che avere il derby alla quarta di ritorno, la partita sarà all'ottava, il 25 febbraio. A un mese dalla chiusura del calciomercato, con le squadre che saranno già abbondantemente rodate e, soprattutto, con la Coppa d'Africa terminata, senza correre quindi il rischio che qualche top player possa saltare la partita per impegni con la propria nazionale. Perchè la Premier League è prima di tutto un prodotto televisivo che garantisce introiti mostruosi e che permette alle società di guadagnare diverse centinaia di milioni dai diritti televisivi (7 miliardi complessivi per il triennio 2016-2019). Dalla prima all'ultima, senza troppe differenziazioni con una cifra base di 55 milioni e bonus variabili a seconda dei risultati e del numero di volte che la partita va in live e al numero degli spettatori televisivi. E anche qui ci sarebbe molto da imparare.
Questo weekend, alla nostra quarta giornata, ci sarà Inter-Juventus. Domenica alle 18.00. Nonostante la nuova dirigenza cinese dei nerazzurri e l'espansione del brand sia Juve che Inter in Cina. Ritorno domenica 5 febbraio, giorno dei quarti di finale di Coppa d'Africa.
Però possiamo sempre prendere esempio dalla Premier League il prossimo anno.
0 commenti:
Posta un commento