Icardi e i suoi fratelli, dimenticati dalla nazionale. Non un caso.

E' sempre successo e sempre succederà, sono tanti gli attaccanti di grandissimo spessore che vengono puntualmente ignorati dai selezionatori delle Nazionali. Per rimanere all'Italia per anni abbiamo vissuto l'ostracismo nei confronti di Roberto Baggio (guida Trapattoni), Inzaghi (più o meno con qualunque allenatore) e Cassano (Lippi 1 e Lippi 2). Il caso Inzaghi fu emblematico, portato in Germania da Lippi più per accontentare i tifosi, che spingevano per la convocazione di SuperPippo, e per equilibrare i convocati di Milan e Juve piuttosto che per reale intenzione di utilizzo. Infatti Pippo in quel Mondiale ha giocato una ventina di minuti. E in 10 anni di carriera azzurra ha collezionato solo 57 presenze. Un po' pochine per uno come lui. Senza dimenticare il Tatanka Hubner, mai convocato in azzurro in carriera.
E tanti sono gli attaccanti che oggi vengono puntualmente ignorati dai CT. Icardi è il caso più rumoroso, ma sono molti di più.

Maurito e l'Argentina-
Premetto che non sono un grandissimo fan di Icardi e quindi quando leggo scatenarsi il putiferio sulla sua mancata convocazione in nazionale mi vien da sorridere. Non perchè non sia meritevole di convocazione, ma perchè in una nazionale, ancor più che in una squadra di club, è fondamentale avere un gruppo coeso e, possibilmente, di amici anche fuori dal campo. E sembra che Icardi ne abbia pochini nell'albiceleste, a causa anche dell'astio provato da Maradona nei suoi confronti. Giusto o sbagliato, non sta a me giudicarlo, ma il Pibe de Oro ancora oggi pesa abbastanza sulle scelte di convocazione. Senza dimenticarci che in attacco il Ct Bauza può convocare ogni volta gente come Messi, Di Maria, Aguero, Higuain e Dybala, tutta gente che probabilmente farebbe accomodare il capitano nerazzurro in panchina. Non ne futuro ma nell'immediato presente. Guardando questi nomi non può fare così tanto scalpore il fatto che Icardi non venga convocato in nazionale. Fossi l'allenatore dell'Argentina, probabilmente, farei anch'io a meno di Maurito. Non hanno in attacco un Eder qualunque (con rispetto parlando sia per l'italiano che per il portoghese), ma alcuni tra i più forti attaccanti al momento in circolazione.
A lasciare però perplessi, e in questo caso mi ci metto pure io, sono le continue convocazioni di giocatori come Lavezzi, ormai sempre più un mezzo giocatore in Cina, e Lucas Pratto, che i genoani ricorderanno, forse, per due gol in coppa Italia e uno contro il Bologna in campionato. Giocatori che ormai valgono qualitativamente molto meno di Icardi, ma che, proprio per questo, non hanno alcun tipo di problema a farsi voli intercontinentali e/o ritiri con la nazionale per poi stare seduti in panchina entrambe le partite di qualificazione ai Mondiali. Forse Mauro reclamerebbe un po' di spazio. Che oggi non gli può essere concesso, questa la motivazione data dal Ct relativamente alla sua non convocazione. Che possa piacere o no è una motivazione ragionevole, anche se io preferirei tentare di ribaltare una partita pescando Icardi dalla panchina piuttosto che uno degli ultimi due.

Tutti gli altri-
Ma il numero 9 interista non è l'unico dei grandi attaccanti a venire ignorato dal suo commissario tecnico. Per motivi tecnici e comportamentali Balotelli rimarrà fuori dal giro probabilmente fino a dopo il Mondiale russo, nonostante stia facendo una buona stagione in Francia e potrebbe essere una buona alternativa a partita in corso. Ma rimane una situazione limite, di un giocatore che si è perso troppe volte per strada per rischiare un'altra convocazione.
Cosa dovrebbero però dire i due francesi Gameiro e Lacazette? Il primo viene puntualmente convocato e lasciato seduto in panchina. Deschamps lo porta in Nazionale per fargli giocare l'ultimo quarto d'ora di gioco, ma tra il 2011 e il post Europeo, non ha mai visto la maglia Blues, nonostante grandi stagioni al Siviglia. Situazione ancora più paradossale per l'attaccante del Lione: non viene nemmeno convocato. L'ultima apparizione con la maglia dei galletti risale all'11 ottobre 2015 (16 minuti) e le sue 10 presenze, solo 3 da titolare, sono arrivate tutte in amichevoli. Non ha ancora assaporato il sapore di una sfida con qualcosa in palio, eppure siamo a 28 gol stagionali, in 34 partite, con la Francia che per un lungo periodo ha rinunciato a Benzema per problemi disciplinari.
Sorte ancora peggiore è toccata al tedesco Kiessling, oltre 500 partite in carriera e oltre 170 gol segnati, con sei presenze in nazionale, 4 amichevoli e mezz'ora al Mondiale sudafricano diviso tra l'ottavo di finale con l'Inghilterra e la finalina con l'Uruguay. Eppure, dietro a Klose, i tedeschi hanno sempre avuto necessità di trovare una punta affidabile. Si sono alternati in tanti fino al risultato di giocare con Muller "falso nueve" o adattando uno dei tanti esterni. Mentre il capitano del Bayer Leverkusen continua a guardarsi le partite da casa.
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