Anno 2010: Sparta Praga-Zilina, Rosenborg-Copenaghen, Basilea-Sheriff Tiraspol
Anno 2011: Wisla Kracow-Apoel Nicosia, Maccabi Haifa-Genk, Bate Borisov-Sturm Graz
Anno 2012: Ael Limassol-Anderlecht, Bate Borisov-Ironi Kiryat
Anno 2013: Saxter-Celtic, Ludogorets-Basilea, Steaua Bucarest-Austria Vienna, Viktoria Plzen-Maribor
Anno 2014: Salisburgo-Malmoe, Steaua Bucarest-Ludogorets, Aalborg-Apoel, Slovan Bratislava-Bate
A vederle così possono sembrare partite, di basso livello, dei gironi di Europa League o, al limite, uno dei primi incontri per l'accesso ai gironi di Champions, invece sono l'ultimo scoglio prima di sentire ufficialmente la musichetta europea per sei partite assicurate.
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I preliminari 2014/Uefa.com |
Aumenta sicuramente lo spettacolo, perchè i gol sono assicurati, o almeno dovrebbero esserlo, ma le squadre sono costrette a trasferte particolarmente dure e a giocare su campi ai limiti del vergognoso.
Il progetto Platini, ormai conosciuto ovunque, prevede la divisione tra le squadre campioni dei propri campionati e le squadre qualificate come 2°/3°/4° del loro campionato nazionale e con queste due divisioni si effettua il sorteggio dell'ultimo turno preliminare, con le sfide che sono quelle scritte ad inizio articolo.
Questo nuovo sistema porta, ovviamente, all'esclusione di squadre qualitativamente superiori, le non campioni, costrette ad incontrarsi tra loro in uno scontro suicida, volto principalmente ad alzare il livello dell'Euro League con le escluse eccellenti. Però le stesse escluse, finchè la ripartizione finanziaria rimarrà questa, non hanno interessa a far giocare i titolari nella seconda competizione europea, che, soprattutto in Italia, diventa una palestra per i giovani oltre che luogo di figuracce notevoli.
Non mi metto a criticare la metodologia degli ultimi 6 anni, solo perchè come nazione abbiamo perso una quantità esorbitante di punti ranking viste le eliminazioni, fisse e sicure, di Sampdoria e Udinese, contro Werder Brema, i doriani, Braga e Arsenal, i friulani.
Credo però che questa Champions League cosmopolita non porti ad una crescita del movimento calcistico europeo, nè porti maggior interesse o tifosi allo stadio, anzi l'esclusione di squadre con stadi da almeno 20 mila persone a favore di squadre che non possono giocare nemmeno nel loro stadio di casa, per problemi relativi alle licenze UEFA, porta solo ad un ampliamento della periferia calcistica europea, privando i grandi paesi europei dello spettacolo della Champions.
Il regolamento è stato rivisto nel 2007 quando il francese è salito alla presidenza UEFA e forse è arrivato il momento di rivederlo in prospettiva, magari creando un nuovo regolamento più snello e semplice e riorganizzando il torneo in maniera che possano esserci più partite o più incontri tra squadre diverse, oppure aumentare il numero di accessi a quella che fu la Coppa dei Campioni.
L'importante è che insieme al rinnovamento della Champions League avvenga anche quello dell'Europa League per renderla più appetibile a tutte le squadre.
A Platini e al congresso UEFA il compito di rinnovare il calcio europeo, non solo attraverso l'allargamento dei confini delle periferie calcistiche.
verso tutte le nazioni europee il livello dei gironi di Champions è calato e sempre più spesso troviamo vere e proprie squadre materasso ai gironi.
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Ranking Uefa per nazione/Uefa.com |
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