Van Gaal proprio non ci siamo: Cercasi United!

Il Manchester United perde, "ancora" potrebbe dire quello che l'anno scorso ha guardato con un occhio di riguardo in piú la Premier League del post Alex Ferguson.
Dopo una stagione da settimo posto in classifica guidati da David Moyes, vero capro espiatorio della fallimentare stagione scorsa, i dirigenti dei Red Devils hanno puntato a occhi chiusi su Luis Van Gaal, allenatore della Nazionale olandese hai recenti Mondiali ed ex allenatore di Ajax, Bayern Monaco e Barcellona.
Il pedigree dell'allenatore olandese è di tutto rispetto, ha vinto il campionato nazionale in tutti e tre i paesi dove ha allenato (in Olanda sia con l'Ajax che con l'AZ nel 2008/2009) e, soprattutto, ha vinto anche a livello europeo tutto quello che c'era da vincere con l'Ajax nel triennio 1992-1995, alzando Coppa Uefa, Champions League, Supercoppa europea e Coppa intercontinentale.
L'Ajax versione 1991/'92, che sconfisse il Torino in finale di Uefa, non era ancora lo squadrone che ha poi alzato la Coppa più importante nel 1995. Si presentava con i fratelli De Boer, Frank allena l'Ajax al momento, e con un giovanissimo Van Der Sar insieme ad una serie di onesti faticatori del pallone, ma certo non delle stelle. Tutt'altra squadra quella che nella finale di Vienna del '95 sconfisse il Milan. I lancieri presentavano tra le loro fila oltre ai tre giocatori prima citati, Frank Rijkaard, Edgard Davids, Patrick Kluivert, Litmanen, Overmars e un giovanissimo Clarence Seedorf.
Il Generale olandese non ha più vinto in Europa, sfiorando la Champions solo nel 2010, con il Bayern nella finale di Madrid persa contro l'Inter.

Herrera, Shaw e Rojo alla presentazione/Twitter
La stima del mondo del calcio nei confronti di questo grande allenatore è incredibile e così Malcom Glazer in luglio lo ha chiamato a ricostruire il Manchester United dalle macerie della gestione Moyes.
Il Manchester visto nella tourneè americana è sembrato tonico e con un'idea calcistica vicina a quella di Ferguson, ma di certo più rigida rispetto all'anarchia tattica firmata Moyes. La scelta di Ryan Giggs come vice è stata dettata proprio dall'idea di dare continuità al Manchester firmato Ferguson che lo scorso era stato ribaltato completamente dall'altro scozzese ex Everton.
Per facilitare il compito all'olandese i proprietari della società non hanno badato a spese aprendo il portafogli per portare nella grigia Manchester i giocatori richiesti dall'allenatore. (E in effetti l'unico modo per convincere qualcuno ha trasferirsi a Manchester è proprio attraverso il denaro)
Sono arrivate spese folli e acquisti di giocatori a costi gonfiati. Sono arrivati Luke Shaw (37 mln), Ander Herrera (36 mln), Marcos Rojo (20 mln) e Angel Di Maria (75 mln) per un totale di quasi 170 milioni di euro e non sembra essere finita perchè nell'ultima settimana di mercato si cercherà di fare un ultimo disperato tentativo per Arturo Vidal, offerti 43 milioni più il Chicharito Hernandez alla Juventus.

Ma nonostante la grande quantità di denaro investito sul mercato, senza dimenticare i 37 milioni spesi a gennaio per Mata e i 35 spesi la scorsa estate per Fellaini, già fuori dal progetto tecnico, il Manchester United nelle prime tre uscite stagionali ha conquistato un punto in campionato e un'eliminazione al primo turno in League Cup per mano del Milton Monk Dons, squadra di terza divisione inglese.
Dopo la sconfitta casalinga 2-1 per mano dello Swansea nell'Opening Day e il pareggio 1-1 contro il Sunderland, la partita di coppa sembrava poter essere l'occasione ideale per il Manchester per alzare il morale di una truppa che, anche a causa di parecchi infortuni, ancora non riesce a remare tutta dalla stessa parte.
Il Dons festeggia la serata indimenticabile/Twitter
Invece la parte dei Diavoli l'hanno fatta Afobe e, soprattutto, Grigg autore di una doppietta. Se Afobe, classe '93, può essere un nome noto per chi segue il calcio giovanile britannico o gioca assiduamente a Football Manager (faccio mea culpa), per i trascorsi nell'Arsenal Youth, Will Grigg invece difficilmente può suonare come nome conosciuto. Il ventitreenne ha giocato con scarso successo (20 partite e 2 gol), con il Bradford, squadra neo promossa in Championship, prima di approdare al Mons e regalarsi una doppietta da raccontare ai nipoti.
Lo United sicuramente era rimaneggiato e pieno di riserve, ma in porta giocava comunque De Gea, secondo di Casillas ai Mondiali, e il tridente offensivo era composto da Kagawa, Hernandez e Wellbeck che per quanto possano essere considerati riserve hanno una certa esperienza anche a livello europeo.

Le prime tre uscite dello United non sono state sicuramente esaltanti, ma le capacità dell'ex CT dell'Olanda non si discutono, come non si discutono l'amore dei tifosi e le qualità dei giocatori: Per ora il web si è scatenato facendo facile ironia su quella che è la peggior partenza del Manchester dal 1992, calcisticamente parlando un'era geologica fa, ma tre partite, e con 9 uomini in infermeria, non sono abbastanza per giudicare l'operato di un allenatore.
Certo è che se all'Old Trafford dovessero rivedersi figuracce come quelle dello scorso anno o come le prime partite di questa stagione non è detto che il guru olandese non possa fare la stessa fine del suo predecessore con buona pace di Sir Alex Ferguson invocato ancora, rigorosamente con il suo fedele Chewing gum, a distanza di un anno abbondante dal suo addio ad una delle panchine più pesanti del mondo.

Ironia sul web/Twitter
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