Quella italiana diventa la Nazionale delle Polemiche

Martedì si gioca a Torino l'amichevole contro gli inglesi e poi, per fortuna, si torna tutti a casa. Tutti a lavorare nei propri centri sportivi, basta azzurro per un po', spazio a campionato e coppe europee, chi ha la fortuna di giocarle ancora. Probabilmente fosse per Conte il ritiro azzurro potrebbe anche chiudersi oggi, giorno successivo al pareggio in terra bulgara. E, forse, potrebbe chiudersi presto anche la sua esperienza come CT.

In principio furono gli stage, già chiesti da Prandelli per altro, prima negati e poi accordati. Ma, con il rifiuto della Juventus di dare i suoi giocatori (l'ossatura della squadra) e l'assenza di alcuni allenatori all'incontro con Conte, alla fine saltati. E non poteva essere altrimenti. La nazionale fa bene quando può far alzare il valore dei giocatori durante l'estate, ma se c'è il campionato da giocare, non avere disponibili i nazionali per 3 giorni allenamento è un gioco che non vale la candela. Un fallimento annunciato, ma che è sembrato un fulmine a ciel sereno.
Però grazie anche ai risultati positivi della Nazionali ci si è trascinati fino alla scorsa settimana tra frecciate velate di Conte ai club e qualche incomprensione in Federazione, con il tecnico che si sente lasciato da parte. Abituato ad allenare tutti i giorni, farlo una settimana ogni tre mesi non è il massimo. Qualche spiffero già usciva da Coverciano, dove si descriveva un Conte pronto a lasciare la nave Italia nel caso gli venisse proposto il comando giornaliero di un vascello, più o meno alla deriva, da riportare su grandi lidi. Via quindi alle voci dal Milan, con l'apprezzamento di Berlusconi e Galliani ("la mafia del calcio" ormai è solo un ricordo), al PSG degli sceicci, da Manchester, entrambe le sponde, all'Arsenal fino al possibile Liverpool. Nulla di più difficile e tendenzialmente falso. Conte ha preso un impegno e vuole portarlo a termine, l'obiettivo dichiarato sono gli Europei del 2016 per poi separarsi senza rancori.

Ma le idee negli ultimi giorni potrebbero essere cambiate.
La si prende sul ridere/Twitter
La prima polemica si è scatenata sul caso oriundi. Eder e Vasquez, rispettivamente brasiliano ed argentino, ma con parenti più o meno lontani di origine italiana, vengono convocati in nazionale. Si badi bene che El Mudo del Palermo ha la mamma italiana, semplicemente è nato in Argentina. Se non è italiano lui, non lo sono neanche in tanti che vivono nel nostro paese, ma questa è un'altra questione.  Mancini scaglia la prima pietra "in azzurro solo gli italiani, no agli oriundi", trovando l'appoggio politico del leader della Lega Nord, Salvini, e scatenando una reazione a catena difficilmente pronosticabile. In ordine sparso poi si sono uniti alla discussione Zamparini, Ferrero, Lotito, Candreva, lo stesso Conte e mezzo movimento calcistico italiano, oltre che l'intero mondo social rossobiancoverde. Discussione chiusa dal gol salva partita proprio di Eder a Sofia? Forse, ma non ci conterei (video di Bulgaria-Italia).
E prendeva ancor più vigore l'uragano oriundi, ricordando tutti i calciatori naturalizzati negli ultimi anni, partendo dal Campione del Mondo 2006, Camoranesi, passando per Amauri, Thiago Motta, Romulo, Paletta e chi più ne ha, più ne metta.

Alcuni tifosi bianconeri su Twitter/Twitter
E poi dal polverone ecco spuntare la grana Marchisio, si è fatto male, lesione ai legamenti del ginocchio, 6-7 mesi di stop, rimandiamolo a Torino per altri accertamenti. Pausa scenica, un paio d'ore di silenzio completo nelle quali il web esplode accusando e difendendo Conte, Lapo Elkann accusa l'allenatore di fare allenamenti da marine, come se Marchisio nei tre anni precedenti non avesse fatto tutti i giorni quel tipo di allenamento. Conte risponde a Lapo, ma tanto qualunque risposta a lui è superflua. Poi Marchisio arriva a Torino, fa le visite ed è solo una botta. Niente di grave e, quasi sicuramente, centrocampista pronto a giocare già a Pasqua contro l'Empoli. Ma come non doveva rientrare a ottobre? E allora via ad un altro torrente di critiche, questa volta nei confronti del dottor Castellacci e del suo staff medico. E a tutti quelli che avevano, ingiustamente, accusato l'allenatore non rimane che cancellare stati di Facebook o Tweet imbarazzanti. Ma ecco che da buoni italiani non si può spegnere questo falso incendio e se ne alimenta uno vero. L'infortunio sarebbe stato inventato per permettere al giocatore di rientrare a Torino senza giocare in modo da non correre rischi in vista della sfida di Champions contro il Monaco. I miei genitori mi hanno insegnato a contare fino a dieci prima di parlare, ma a quanto pare in molti non lo fanno. Ennesima occasione persa per stare zitti.

Per fortuna però anche questa settimana azzurra corre verso la sua fine con la sfida tra le due deluse del girone D del Mondiale brasiliano. Quella partita l'avevano decisa Marchisio, sempre lui in mezzo, e Balotelli, ieri a segno nella partita in onore di Gerrard e Carragher. Mancano ancora due giorni, sperando che non si trovino altri motivi di polemica.
Alla luce di tutto ciò sembra strano che nessuno abbia commentato le parole di Bonucci che descriveva la difesa bianconera e azzurra come la migliore in Europa, poi ci hanno pensato Popov e Micanski  a dimostrare il contrario, ma non diciamolo troppo ad alta voce.
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