Del Neri lascia per accettare la sfida della ricostruzione juventina. Arriva Di Carlo. Brutta partita a Brema (3-1 per i verdi), a Genova la Samp va avanti 3-0 a pochi minuti dalla fine della partita. Poi Rosemberg nel recupero e Pizarro ai supplementari mandano i blucerchiati all'Inferno, dopo aver avuto un piede e mezzo in Paradiso.
Da lì in poi una caduta libera. Cambiano gli allenatori, vanno via Cassano e Pazzini in direzione Milano (Cassano al Milan e Pazzini all'Inter) per poi scambiarsi la maglia due anni dopo. La Samp non si ritrova più e va incontro alla più triste pagina della sua storia recente: la retrocessione. Con annessi sfottò cittadini.
![]() |
Niente impresa in Serbia/Twitter |
Le coincidenze finiscono qui. O meglio per i più scaramantici possiamo anche sottolineare come entrambi gli allenatori del fallimento preliminare, Di Carlo e Zenga, sono pelati, ma questa non è una "qualità" importante quando alleni.
Le sensazioni però non sono particolarmente buone. Ora come allora il mercato era stato vincolato ad un accesso in Europa. Addirittura nelle ultime settimane sono uscite voci secondo cui a pagare tutte le spese doriane sia ancora la Famiglia Garrone e non Massimo Ferrero, il re delle interviste e di Twitter. Adesso comunque Ferrero e il DS Osti dovranno cercare di migliorare la squadra in ottica campionato per evitare che le coincidenze "preliminari" abbiano riscontro anche a fine stagione, magari iniziando senza l'esonero di Zenga dopo solo un paio di mesi di lavoro.
A fine campionato, o forse già a gennaio, potremo vedere se queste coincidenze, rimarranno solo casuali oppure possano diventare una spia rossa d'allarme sulla macchina blucerchiata.
0 commenti:
Posta un commento