Claudio Re d'Inghilterra. Il suo Leicester non è solo una bella meteora

Claudio Ranieri è sul tetto della Premier League, da solo questa volta. Ha condiviso la vetta con compagnie illustri. Dalle due di Manchester all'Arsenal. Senza fare una piega.
Il suo Leicester è in un momento di forma stratosferico, ma non chiamiamola favola, ormai non lo è più.
Dopo 15 gare i Foxes sono primi con 2 punti di vantaggio sull'Arsenal di Wenger e 3 sulla coppia miliardaria di Manchester. Con il primo attacco del campionato, 32 reti segnate, e con una sola sconfitta all'attivo. Solo il Tottenham ha conosciuto così poco il sapore della sconfitta in Inghilterra, ma gli Spurs sono molto più inclini al segno X.

Ranieri ha potuto esultare per 11 giornate consecutive, record di sempre del campionato, ai gol di Jamie Vardy. In gol ogni giornata senza soluzioni di continuità, bucando anche le big, che adesso inseguono. Il Manchester United è stata la squadra che gli ha permesso di superare il record proprio di un ex idolo dell'Old Trafford, Ruud Van Nistelrooy. Ma non solo il record. Con 14 reti all'attivo è già l'attaccante più prolifico della storia del Leicester in Premier in una singola stagione.

La striscia gol di Jamie Vardy/ Squawka.com
E quando Vardy si prende una pausa, come capitato nell'ultima giornata in Galles contro lo Swansea, si potrebbe pensare ad un rallentamento di marcia. Invece ci pensa il talento algerino Mahrez, tripletta nell'ultima giornata e altri tre punti per la banda di Ranieri.
Vardy è a 14 reti, Mahrez a 10, ma con 6 assist. Insieme combinano più reti di Manchester United (20), Liverpool (18) e Chelsea (17).
Da Leicester fanno sapere che l'unico premio a contratto è quello per la salvezza, mentre non ci sono clausole per qualificazioni a coppe europee o al sogno della Premier. Poco male, la soddisfazione potrebbe anche bastare per questa stagione.

I tifosi continuano a tenere i piedi per terra e dirsi già contenti di un posizionamento tra le prime 7, che vorrebbe dire lasciare fuori una big dall'Europa. Ranieri si gode i suoi uomini e continua a lavorare con umiltà e dedizione.
Non male per uno che 7 anni fa era stato definito "70enne che si accontenta" e uno che "è stato 5 anni in Premier League per dire good morning e good afternoon".
Non si sa come finirà la stagione, però almeno per ora Ranieri a Mourinho potrà dire anche goodbye, see you soon.

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