E come ogni fine anno bisogna tirare le somme, andiamo a vedere i promossi e bocciati del campionato di Serie A 206/2017.
ATALANTA 9: CHE SPETTACOLO! Gasperini, dopo la partenza ad handicap, ha forgiato il miracolo su una base di ragazzini e qualche esperto, leggasi Masiello Toloi e Gomez, che è tornato ragazzino. Quinto posto, ritorno in Europa e calcio meraviglioso. A Bergamo delle prime sette ha vinto solo la Lazio alla prima di campionato, i nerazzurri poi hanno fatto dell'Atleti Azzurri d'Italia il loro fortino. I ragazzi del '90 hanno fatto la differenza e si prepareranno a spiccare il volo. In Europa o in altre squadre, ma la realtà è che Gasperini è stato bravissimo a valorizzare quello che gli è stato dato in mano e già si prepara la prossima stagione. Anche se sarà quasi impossibile replicare quest'annata.
BOLOGNA 5.5: Con Donadoni la scorsa stagione avevano fatto vedere idee, gioco e risultati. Quest'anno è mancato un po' tutto. La salvezza è stata ovviamente tranquilla, soprattutto per demeriti altrui, qualche giovane di sicuro avvenire (Di Francesco e Verdi su tutti) sono stati lanciati con successo, ma il quindicesimo posto è davvero troppo poco. Incomprensibile poi la cessione di Dzemaili a 5 giornate dalla fine del campionato, solo perchè ottenuta la salvezza.
CAGLIARI 6: La salvezza era l'obiettivo minimo e quello è arrivato. In maniera anche abbastanza tranquilla sul campo, molto più agitata nel rapporto con i tifosi. Difficile la relazione prima con Storari, ceduto a gennaio, e poi con mister Rastelli.
Troppe le goleade subite durante la stagione, ma il ritiro estivo servirà per lavorare e migliorare in fase difensiva, visto che a fare gol continua a pensarci, più che bene, Marco Borriello coadiuvato da Sau, Farias e Joao Pedro.
CHIEVO 6.5: Ogni anno dati per spacciati e pronosticati nella parte medio bassa della classifica. Ogni anno si salvano con largo anticipo, fanno vedere un bel gioco e rimandano al mittente le accuse di vecchiaia. Il rinato Pellissier e Inglese hanno anche portato una buona dote di gol (43), non abituale per i Mussi volanti, così come non è abituale il gran numero di gol subiti (61). Ormai i veronesi non sono più una sorpresa e anche l'anno prossimo bisognerà andare a sudarsi i punti a Verona.
CROTONE 6.5: Che è la media, non perfetta, tra il 2.5 del girone d'andata da 9 punti totali, e il 10 del girone di ritorno, con un ritmo da Europa nelle ultime 9 (20 punti). Hanno pagato il salto di qualità, una rosa, forse, non prontissima per il passaggio di categoria e quegli ultimi minuti che, soprattutto nel girone d'andata, hanno tolto un sacco di punti preziosissimi. E alla fine è arrivato il giusto premio, con la correità di un Empoli suicida, della permanenza in Serie A. Nota di merito è l'aver fatto sempre scudo intorno a Nicola, nonostante gli scarsissimi risultati iniziali. In un campionato in cui ci si è fatti prendere spesso la mano, la dirigenza calabrese è stata perfetta.
EMPOLI 2: Anche fosse arrivata la salvezza, la stagione sarebbe stata un fallimento completo. Arrivare a giocarsi la permanenza in A all'ultima giornata, con la rosa di inizio stagione e dopo due anni da sorpresa del campionato, non è uno, sono dieci passi indietro. Il cambio Saponara-El Kaddouri a gennaio non ha portato grandi miglioramenti, così come l'arrivo di Thiam. La crisi gol di Maccarone ha inciso nelle difficoltà stagionali, ma se non ci fossero state Crotone, Pescara e Palermo da una decina di punti nel girone d'andata, ad Empoli i bagagli per la B sarebbero stati preparati a metà aprile. L'ultima giornata con sconfitta contro un Palermo già abbondantemente retrocesso è la conclusione di un suicidio incomprensibile durato 20 giornate.
FIORENTINA 5: Stagione sottotono dei viola. L'Europa League ha pesato molto sulle gambe e nella testa dei giocatori. Il blackout che ha portato all'eliminazione contro il Borussia Moenchengladbach ha segnato il punto di svolta della stagione. Da lì in poi un percorso a rilento e segnato da diversi passi falsi che hanno impedito di rientrare in Europa, giocando a ciapa no con Milan e Inter per quel tutt'altro che ambito settimo posto. Adii di Sousa e Gonzalo Rodriguez già annunciati, in estate ci si potrebbe aspettare la diaspora. C'è aria di rinnovo generale dalle parti dello stadio Franchi.
GENOA 4.5: La solita solfa. A gennaio si cambia mezza squadra. E si fa schifo nel girone di ritorno. Tanta paura e salvezza alla penultima di campionato. Juric, esonerato e richiamato per la salvezza, continuerà l'anno prossimo la sua avventura a Marassi, ma la speranza è che Preziosi impari a costruire la squadra in estate e a vendere, se necessario, l'estate successiva. Perchè così, prima o poi, si cade. Uniche note positive le due grandi vittorie contro Milan e Juventus a Marassi nel girone d'andata.
JUVENTUS 10: Sono sei di fila. Ma sotto gli 84 punti dal primo scudetto. 91 punti a campionato negli ultimi due anni. Finale di Champions e la Coppa Italia. La storia si è iniziata a scrivere in estate prendendo Higuain, Pjanic e Dani Alves, adesso potrebbe essere leggenda. (link)
Ancora una volta la miglior difesa del campionato, con Allegri che ha iniziato la rivoluzione abbandonando definitivamente la difesa a 3, passando a 4. Ma cambiando la tattica il risultato non conta. Scudetto ancora bianconero.
INTER 4.5: Al netto dei cambi di allenatori, il mercato estivo e la conseguente qualità della rosa imponeva di giocarsi l'Europa fino in fondo. E invece il sesto posto è diventato irraggiungibile con una giornata d'anticipo. Incredibile la crisi mentale e di risultati arrivata dopo il pareggio di Torino che ha chiuso la corsa Champions. 2 punti in 8 partite non rispecchiano il valore della squadra, come, probabilmente, non lo rispecchiavano le 7 vittorie consecutive. Ma se a febbraio sogni la Champions, a metà maggio non puoi trovarti anche fuori dall'Europa League. I casi Icardi, Brozovic e Gabigol hanno solo reso più avvincente quella che quest'anno è stata una soap opera, più che il ritorno tra le grandi del nostro campionato.
LAZIO 8.5: Non ci fosse stata l'Atalanta sarebbe stata la sorpresa del campionato. Mezzo punto in meno per l'ultima partita a Crotone che ha fatto perdere il quarto posto, ma poco cambia nella sostanza. Inzaghi, da seconda scelta, ha preso in mano la squadra, è arrivato in finale di Coppa Italia vincendo la doppia semifinale derby, ha vinto il derby di ritorno tagliando quasi definitivamente le gambe ai giallorossi nella corsa scudetto. Il problema rischia di essere il prossimo anno, se la spina dorsale dovesse lasciare Roma. Con i giusti miglioramenti si potrà lottare con le milanesi per il prossimo accesso ai preliminari di Champions.
MILAN 6: Tante le partite in cui i rossoneri hanno fatto pietà e compassione, come tante sono le partite recuperate più con il cuore e l'energia che con la qualità. L'obiettivo minimo era rientrare in Europa, lo si fa dalla porta sul retro e dai preliminari di luglio, dopo un girone d'andata in cui tutto ha girato bene e si è sognato anche qualcosa di più. Inaccettabili le ultime giornate dopo il derby, con l'unica vittoria, decisiva contro il Bologna alla penultima con una festa quasi esagerata per un sesto posto. La sensazione è che la rosa verrà sensibilmente rimaneggiata e migliorata, perchè con questi giocatori la Champions League, riaperta a 4 squadre, rimarrà più che un sogno.
NAPOLI 8: Il miglior calcio della Serie A, ma manca sempre qualcosa: i punti lasciati in giro con le piccole. Quelli che hanno segnato il solco con la Juventus e che, nonostante gli 86 punti, portano solo al terzo posto. Essere la squadra con più punti di sempre ad essere arrivata terza farà piacere fino ad un certo punto, così come avere il migliore attacco della Serie A (94 gol), migliore anche della scorsa stagione. Con una migliore gestione dei momenti chiave e qualche inserimento di qualità, il prossimo potrebbe essere l'anno giusto.
PALERMO 3: Nestorovski per un girone e nient'altro. Peggio, in termini di punti, ha fatto solo un impreparato Pescara. Dopo la salvezza in extremis della scorsa stagione non è cambiato nulla, anzi si è fatto di peggio. Ad un certo punto della stagione è addirittura sembrato si volesse retrocedere e alla fine così è stato. Nel solito tritacarne di allenatori, alla fine ci è finito anche lo stesso Zamparini che, sembra, abbia ceduto la squadra. Un applauso per l'ultima partita contro l'Empoli in cui hanno onorato e rispettato il campionato.5️⃣0️⃣ gol in trasferta: nessuno come noi nella storia della #SerieA 👏#ForzaNapoliSempre ⚽️ #SampNapoli 2-4 👍 pic.twitter.com/c9cULAs3Mn— Official SSC Napoli (@sscnapoli) 28 maggio 2017
PESCARA 3: Era intrigante il progetto Oddo, il gioco non era nemmeno così male, i risultati più che pessimi. La rosa costruita non è stata chiaramente all'altezza. Basti pensare che la prima vittoria sul campo, quella a tavolino con il Sassuolo alla seconda giornata non la conto, è arrivata nel girone di ritorno in casa contro un derelitto Genoa. Ma vista la retrocessione annunciata tanto valeva continuare con Oddo e iniziare a progettare la prossima stagione su qualche giovane a cui dare esperienza, piuttosto che andare a prendere Zeman, senza la certezza che il boemo rimanga in cadetteria.
ROMA 8: Ha ragione De Rossi, chiunque arriverà a sostituire Spalletti farà molta fatica a fare meglio. Dovrà vincere lo Scudetto. In bocca al lupo a chiunque sia. 87 punti e secondo posto. La sfortuna della Roma è di giocare nello stesso momento storico di questa Juve cannibale, in altre annate con questi punti sarebbe stato tricolore. In campo, nonostante una gestione non ottimale dell'ultimo anno di Totti, si è visto grande calcio a tratti con Dzeko capocannoniere del campionato dopo che la scorsa stagione sembrava il più scarso attaccante in Italia. Adesso bisogna fare l'ultimo step quello per vincere, perchè arrivare eternamente secondi, alla lunga, stanca.
SAMPDORIA 6.5: Giampaolo confeziona un altro campionato di ottimo livello. Decimo posto, l'esplosione di un fenomeno come Schick e del ritrovato Muriel e dominio cittadino. La Samp dopo la scorsa annata difficile ha trovato un ottimo equilibrio e un discreto gioco agli ordini del mister arrivato in estate dall'Empoli. Fare di più era onestamente complicato, forse giusto un paio di punti lasciati per strada nei finali di partita, ma il lavoro è stato eccellente.
SASSUOLO 5: Operazione conferma fallita. L'exploit della scorsa stagione non è stato replicato, rimanendo invischiati nella parte destra della classifica. Sicuramente l'esperienza europea ha inciso, togliendo forze e portando ad un numero esagerato di infortuni che hanno compromesso buona parte della stagione di Berardi e Defrel. Ma nonostante tutto rimane una delle delusioni di questo campionato. Si riparte dai tanti giovani che hanno dimostrato di poter stare tranquillamente in Serie A. Le incognite maggiori sono legate a Di Francesco e Berardi, in caso di addio al presidente Squinzi e al DS Carnevali l'arduo compito di sostituirli.
TORINO 6: Scollinata quota 50 punti, non succedeva da 3 stagioni, e a tratti mostrato un gran bel calcio. Troppo però dipendenti dalla luna di Ljaijc e Iago Falque ad ispirare Belotti, il miglior attaccante italiano al momento in circolazione. Ad inizio anno si parlava di Europa, l'anno prossimo i preliminari saranno quelli di Coppa Italia. Se Cairo dovesse riuscire a resistere alle offerte per i suoi gioielli, salire un gradino in classifica potrebbe non essere impossibile.
— Torino Football Club (@TorinoFC_1906) 28 maggio 2017UDINESE 6.5: Del Neri è tornato a casa e ha portato in salvo capra e cavoli, togliendosi la soddisfazione di fermare sul pari la Juventus Campione in casa e valorizzare diversi giovani. Non sarà la squadra di una decina di anni fa che puntava costantemente all'Europa, ma i bianconeri confermano di lavorare bene e di avere diversi ragazzi in rampa di lancio verso lidi più importanti. Con una punta da doppia cifra al posto di Duvan Zapata, probabilmente avrebbero avuto qualche posizione in più in classifica, ma ci sarà il tempo per rifarsi l'anno prossimo.
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