Il calciomercato, si sa, spesso regala sorprese. Colpi ad effetto, trattative lampo, estenuanti incontri estivi per poi andare a prendere un altro giocatore, rifiuti inattesi e trattative saltate per un nulla. Ma soprattutto regala ritorni, dopo anni di peregrinare. Diciotto mesi fa i tifosi rossoneri salutavano il ritorno di Kakà a Milano, un'operazione più di marketing e di cuore che di campo, ma il mercato è anche questo. Seguire il proprio istinto e le proprie emozioni.
E così è stato nelle ultime 48 ore di questo mercato invernale. Tornano alle loro vecchie squadre, dopo giri diversi,
Antonelli,
Santon e
Matri.
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Antonelli firma le prime maglie rossonere/Twitter |
Il nuovo terzino rossonero è quello che ha preso la strada più lunga. Dall'esordio in maglia Milan del 2006-2007, ha giocato con Bari, Parma e Genoa, diventandone pure capitano, prima di rientrare all'ovile. Prima di prendersi la maglia numero 31 del Milan, per provare a ricalcare le orme di suo padre, "Dustin", giocatore del Milan della stella. Arriva con il solito prestito con diritto/obbligo, chi
che avrà l'ardua missione di indossare la numero 9. Entrato nel giro della Nazionale non vuole uscirci, chissà che la sua riconferma in Azzurro non possa e debba passare da una rinascita anche rossonera.
lo capisce è bravo, di riscatto e avrà il compito di prendersi la fascia sinistra e permettere a De Sciglio di tornare la prossima stagione senza le troppe pressioni, che al momento lo stanno schiacciando. Con Gasperini ha giocato esterno di centrocampo nel 3-5-2, ma a Parma ha sempre giocato terzino. Il suo destino si è intrecciato con quello del Diavolo in questa stagione ben prima del suo arrivo a Milanello, infatti è stato proprio l'ormai ex capitano del Grifone ha segnare il gol con cui il Genoa ha battuto il Milan a Marassi. Di testa e su angolo. Una costante. Può portare corsa, cross e inserimenti al Milan e chissaà che a giovarne non possa essere anche un altro nuovo acquisto come Destro,
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Le parole di Santon su Facebook/Twitter |
Torna dopo 5 anni inglesi invece Davide Santon, che tutto si sarebbe aspettato dalla vita tranne che tornare in nerazzurro probabilmente. A Newcastle ha giocato, e tanto, fino a questa stagione, quando ginocchio e allenatori lo hanno costretto alla panchina e ad uscire pian piano dal progetto
Magpies. Se n'era andato con Benitez in panchina, dopo essere stato un importante rincalzo per l'Inter del
Triplete, lui che all'esordio in Champions League ammutoliva Cristiano Ronaldo, ancora in maglia United, e che veniva additato da subito come fenomeno e futuro Facchetti. Forse un po' troppo, forse. Per la sua mancata convocazione al Mondiale 2010 si era gridato allo scandalo, perchè al suo posto era andata gente come Criscito e Bocchetti, in rampa di lancio a Genova, e un giovanissimo Bonucci, convocato dopo una sola ottima stagione a Bari.
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Non tutti dimenticano le dichiarazioni del terzino/Twitter |
Il ragazzo nel mentre si è perso per strada, colpa forse delle troppe notti brave con l'amico di allora Balotelli, già tornato a Milano e già ripartito per l'Inghilterra. Da sempre dichiaratamente di fede rossonera, torna all'Inter, nonostante nelle ultime sessioni di mercato è sempre stato indicato come soluzione ai problemi delle fasce rossonere.
Dovrà mettersi subito a disposizione del Mancio per guadagnarsi la conferma sul campo. In questo caso alla lettera. Riscatto obbligatorio a 4 milioni al raggiungimento delle 13 presenze stagionali. Potrà entrare nella lista B UEFA, in quanto cresciuto nel vivaio nerazzurro. Mancini non poteva
chiedere di meglio dopo che, a causa infortuni, domenica è stato costretto a schierare titolare il giovane Donkor, espulso poi nel finale. Santon è pronto a riprendersi la fascia dell'Inter, ma nessuno lo paragoni di nuovo a Facchetti o Zanetti questa volta.
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la Juventus da il bentornato a Matri/Twitter |
La Juventus e Matri si erano lasciati in modo strano, senza l'ok di mister Conte, che vedeva il Mitra come il giusto grimaldello per spaccare le partite bloccate (
video). Anche lui era tornato a Milanello, dopo aver fatto parte della Primavera rossonera. Per lui Galliani, su pressione di Allegri, ha speso 12 milioni, che ancora oggi appaiono buttati. 16 presenze e 1 gol in campionato, 3 con 0 reti in Champions con la maglia dei rossoneri e dopo un solo semestre valigie fatte in direzione Firenze. Doppietta all'esordio e poi il buio, 5 reti tra campionato e Europa League, ritorno a Milano, ma solo il tempo di disfare le valigie e rifarle che si parte alla volta di Genova, sponda rossoblu. Con il Genoa di Gasperini il Mitra ha ricominciato a segnare con buona continuità, 7 reti in 16 partite, tanto da attirare di nuovo l'attenzione della Juventus, alla ricerca di una quarta punta. In bianconero intanto è arrivato anche l'allenatore che tanto ha voluto Matri al Milan, quel Max Allegri che lo aveva fatto esplodere a Cagliari. In bianconero aveva lasciato un ottimo ricordo, condito da 29 reti, e dopo un anno e mezzo torna in prestito secco dal Milan, via Genoa.
Parte come ultima scelta nelle gerarchie bianconere, ma chissà che non possa riprendersi la Juventus a suon di gol e buone prestazioni. Alla fine, dovesse andare male, ci sarà comunque il ritorno a Milanello quest'estate.
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Matri cane
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