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Unibet Italia ironizza sulla partita/Twitter |
Atletico 6.5: Come già visto varie volte nelle ultime stagioni, il Calderon è una bolgia e il luogo ideale per attuare il gioco di Simeone. Tanta lotta, tanta guerra in campo e una buona dose di pressione sull'arbitro, sia dal campo che dalle tribune. Salvato più volte dal portiere, l'Atleti rischia addirittura il colpo grosso nel finale. SEMPRE PIU' ARGENTINI.
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La prima pagina di Marca, omaggio a Oblak/Twitter |
Juanfran 6.5: Deve vedersela con Ronaldo e Benzema, che svaria spesso in quella zona. Va in apnea nei fraseggi stretti degli attaccanti blancos, ma spesso prova anche a dare fastidio in zona offensiva sovrapponendosi ad Arda Turan. Prova qualche cross verso gli attaccanti, ma la mira non è delle migliori. SBILENCO.
Miranda 6: Va in difficoltà quando gli attaccanti del Real cambiano continuamente posizione, ma regge e respinge tutto quello che passa dalle sue parti. Preferisce la spazzata all'impostazione in ripartenza, creando non poche difficoltà ai suoi centrocampisti. SPAZZINO.
Godin 5.5: Meno sicuro della scorsa stagione. Rischia di combinare la frittata subito lasciando strada a Bale che sbaglia davanti ad Oblak. Di testa sono tutte sue in mezzo all'area, ma non sembra la solita certezza. TRABALLANTE.
Siqueira 6: Nonostante debba vedersela con Bale non in grande giornata, soffre parecchio quando i madridisti vengo a giocare dal suo lato. Si prova a far vedere in zona offensiva con un paio di conclusioni, costantemente rimpallate dai difensori del Real. TIRO AL BERSAGLIO.
Turan 6.5: Uno degli ultimi ad arrendersi. Il James Harden del calcio europeo mette a ferro e fuoco la difesa blanca e sul finale parte in slalom gigante da centrocampo fino all'area avversaria. E' l'ultimo ad arrendersi, continuando ad incitare i suoi tifosi alla battaglia. LEONIDA TURAN.
Suarez 7: Mancherà parecchio al ritorno. Era diffidato, ma non può togliere la gamba in una partita del genere. Lotta su ogni pallone e ne recupera a badilate. Le milanesi lo cercano, ma lui continua a giocare titolare in Champions League, dimostrando di valere il palcoscenico. OPERAIO IN PARADISO.
Gabi 6.5: Il capitano gioca una partita di grande sostanza come Mario Suarez, ma rimane spesso in mezzo tra James e Modric. Però quando inizia ad alzare i ritmi del pressing l'Atletico riparte e negli ultimi minuti è ovunque. GUIDA SICURA.
Koke 5: Lo scorso anno decise i quarti contro il Barcellona, oggi è sembrato abulico e fuori contesto. Il tipico cervo in autostrada. Non riesce a dare l'aiuto necessario ai compagni e nemmeno a pennellare i soliti calci piazzati e giustamente, alla fine, viene sostituito dal Cholo. SPAESATO.
Griezmann 5.5: Il francese doveva dare velocità e profondità all'attacco rojoblanco, ma si trova
spesso a diventare il quinto centrocampista in fase difensiva. Copre e soffre in campo, non riuscendo mai ad incidere e a trovare il guizzo giusto, i suoi tagli in area sui cross bassi mettono sempre in apprensione i centrali di Ancelotti. Esce stremato e sembra che la stagione inizi a farsi sentire sulle sue gambe. IN RISERVA.
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Il morso (?) prima del pugno di Carvajal a Mandzukic/Twitter |
Raul Garcia s.v.: Uno dei nasi più brutti di tutta la Champions League. Nella finale della scorsa stagione era partito titolare. Oggi si accontenta di giocare una ventina di minuti, prendendosi il giallo e irritando gli avversari, come da richiesta del suo allenatore. COMPITO SVOLTO.
Torres s.v.: Al Milan si giocava l'accesso in Europa League, oggi entra per l'assedio finale in un quarto di Champions. Con la sua corsa mette in difficoltà i difensori madridisti e li manda in confusione in un paio di occasioni. MA NON ERA FINITO?
Simeone 6: Il suo Atletico non perde più contro il Real, ma il suo calcio è tutt'altro che spettacolare. Fisicità, tensione e corsa a mille all'ora sono le armi con cui ha vinto una Liga ed è arrivato ad una finale di Champions la scorsa stagione. L'impressione è che non bastino più per ripetere l'impresa. I suoi però lo seguono tutti e sputano sangue per lui. Atteggiamenti già visti a Madrid con Mourinho. ALTO VOLTAGGIO.
Real Madrid 6.5: Era dalla partita allo Stade de Gerland di Lione del 2009 che non finiva con zero reti segnate in una trasferta europea, per quanto possa essere europeo l'attraversare due piazze. Tra una settimana al Bernabeu servirà una vittoria per passare. Le occasioni di vincerla ci sono state già in questa partita, ma la mira ha fatto cilecca. Con più precisione e lo stesso gioco mostrato al Calderon il passaggio non è impossibile. Dominanti a tratti, hanno rallentato l'azione con il possesso palla continuo, quasi un tiki-taka. MODELLO CATALANO?
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Casillas pensa già al Malaga/Twitter |
Carvajal 6.5: Rifila un cazzotto, non visto, a Mandzukic, dopo un incontro ravvicinato con il croato
in occasione di un calcio piazzato. A rischio prova tv. Spinge soprattutto nel primo tempo, dando l'impressione di poter spaccare tutto. I cross però sono tutt'altro che precisi, anche se spesso al centro dell'area trova solo maglie biancorosse. Arrivato lo scorso anno tra lo scetticismo generale, ormai è diventato una certezza di questa squadra. Non è un caso che quando esce lui, dalla sua parte si soffra. SOLIDO.
Sergio Ramos 6: Quando gioca contro l'Atletico perde spesso la testa. Colpisce involontariamente Mandzukic, aprendogli un sopracciglio e iniziando, così, una guerra di insulti con il croato. Spesso sembra che la tattica del nervosismo attuata dai giocatori dell'Atletico sia solo per farlo sbroccare e quasi ci si riesce. In più mette in pericolo la sua difesa in un paio di occasioni con passaggi troppo rilassati. SVAGATO E INCAZZATO.
Varane 7: Mourinho lo preferiva a tutti gli altri suoi difensori. Lo vogliono Chelsea e Manchester United. E' un classe '93 con la tranquillità di un veterano. Annulla chiunque passi dalle sue parti e da una sua corsa in contropiede nasce una delle azioni più pericolose del Real. Velocissimo e
puntualissimo di testa, gioca una partita eccellente. INSUPERABILE.
Marcelo 7: Il Ficarra brasiliano entra in campo nel modo giusto e per un tempo risulta imprendibile per gli avversari. Nel secondo tempo cala, per merito anche degli avversari, ma quando si sovrappone difficilmente gli altri tengono il suo passo. Ammonito salterà il ritorno. VESPA SPECIAL.
Kroos 5: Dovrebbe essere il giocatore di equilibrio della squadra. La protezione alla difesa. Ma non è questo il mestiere del tedesco. Si limita a tocchi orizzontali, senza mai cercare la profondità o la conclusione da fuori, specialità della casa. ELEMENTARE.
Modric 7: Il dominatore assoluto del centrocampo. Recupera palloni, imposta e va al tiro. Per due volte le sue conclusioni si spengono di poco alte sopra la traversa, ma continua ad essere l'uomo ombra di questo Real. Le copertine vengono lasciate ad altri, però in campo si dimostra un top player. PROFESSORE.
James 5.5: Se ci si aspetta il Di Maria della scorsa stagione la scommessa è già persa. Il colombiano si sacrifica in copertura e prova a dare il suo apporto in avanti, con fortune alterne. Impegna Oblak da fuori dopo un calcio d'angolo e poco altro. FUORI POSIZIONE.
C. Ronaldo 6: Gli ultimi derby giocati sono stati negativi e ti aspetti una reazione da Pallone d'oro e invece confeziona un'altra prestazione non ai livelli delle aspettative. Gli scambi nello stretto con Benzema sono celestiali, ma questa volta non può mostrare a tutto lo stadio di avere Irina ad aspettarlo. AAA CERCASI GNOCCA.
Bale 5: Ha l'occasione d'oro dopo appena tre minuti che potrebbe indirizzare la partita, ma la sbaglia tirando addosso a Oblak. Viene spesso sacrificato in copertura come esterno dei quattro di centrocampo, dimostrando i limiti che già aveva in Inghilterra. Non la sua miglior partita da quando è arrivato in Spagna. Il cerchietto orrendo con cui si presenta in campo fa il resto. GARETH HAIR ARTIST.
Isco s.v.: Entra per aumentare il palleggio in mezzo al campo e provare l'imbeccata per Ronaldo o Bale, ma non gli riesce. Uno sprazzo di partita e nulla più per il talentino andaluso. TOCCATA E FUGA.
Arbeloa s.v.: Entra in campo, sapendo che al ritorno il titolare tornerà ad essere lui, vista la squalifica di Marcelo. In uno stadio come il Calderon si troverebbe a meraviglia a urlare "Espartanos, cual e el vostro oficio? Ma ad incitare il pubblico ci pensa Turan, lui ammira e copre la sua zona. Per incitare i tifosi ci sarà tempo la prossima settimana e lui sta già pensando come. CAPO CURVA.
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Ancelotti nel post partita/realmadrid.com |
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