Warriors e Hawks, due sorprese in cima alla NBA

Atlanta Hawks 33-8, Golden State Warriors 32-6 questi i due migliori record NBA attuali, con le due franchigie che si trovano in testa alle rispettive conference probabilmente contro ogni pronostico. Uniche due squadre ad aver vinto più dell'80% delle partite fino ad ora disputate.
GSW e Atlanta sono ufficialmente le sorprese di questa prima metà di stagione (41 su 82 giocate per ATL, 38 per GS). Non solo per i risultati. Per il gioco, per come i due allenatori, Kerr e Budenhlzer, hanno dato un'impronta precisa alle proprie squadre, che fino ad ora stanno viaggiando alla grandissima.
Le due squadre avevano chiuso entrambe la scorsa stagione al primo turno dei Playoffs, entrambe a gara 7, contro Clippers e Pacers, ma dando a più riprese l'impressione di poter maturare ancora e diventare delle vere mine vaganti e possibili contender almeno per la finale di conference, se non addirittura per il titolo.

4 possibili All Star per gli Hawks/Twitter
EST- Ad Atlanta il lavoro di Coach Budenholzer, storico vice di Popovich a San Antonio dal 1996 al 2013, sta dando i frutti sperati dalla dirigenza, con la squadra della Georgia che è stata rinominata gli Spurs dell'est per la fluidità di manovra, la continua circolazione di palla e la ricerca del miglior tiro possibile tipica della squadra texana. Il grande lavoro di Bud sta proprio nell'essere riuscito ad esportare la filosofia di gioco di un maestro come Pop al di fuori delle aride terre intorno a San Antonio, fino alla Philips Arena. E per ora stanno facendo meglio della squadra originale, sono in serie aperta da 12 gare e non sembrano avere intenzione di rallentare il passo che ha permesso di superare Toronto e Washington al vertice. La presenza in squadra di eccellenti tiratori perimetrali come Korver e Sefolosha e la crescita verticale di Jeff Teague nella gestione della partita hanno permesso agli Hawks di fare il definitivo salto di qualità e lottare ai piani alti.
In una conference comunque di livello mediocre ci si aspettava sicuramente però la presenza di Cleveland e Chicago in vetta, viste soprattutto le qualità dei singoli di entrambe le franchigie. Invece sono i falchi, privi di una vera stella, a comandare attraverso il gioco di squadra, sotto la sapiente guida di Mike Budenholzer. Ad Atlanta di certo non sogneranno il titolo, ma una semifinale di conference potrebbe essere realtà.


Curry candidato All Star anche dal suo team/Twitter

OVEST- Alzi la mano chi a giugno dopo l'esonero di Mark Jackson, amatissimo da tutti i suoi giocatori, avrebbe scommesso su una stagione del genere dei Warriors. Adesso alzi la mano chi ci avrebbe scommesso dopo l'ufficializzazione di Steve Kerr, allenatore rookie, prima scelta di Phil Jackson per i suoi New York Knicks.
Nonostante un iniziale pessimismo l'ex Chicago Bulls è diventato l'allenatore rookie con la miglior partenza di sempre e sta continuando a macinare record, facendo giocare la sua squadra in maniera eccezionale. E' riuscito a sviluppare il gioco di Jackson, salendo l'ultimo gradino e facendo esplodere definitivamente tutti i ragazzi che a San Francisco non erano ancora riusciti a dare il loro completo apporto. Guidati da uno Steph Curry sempre più MVP della Lega, e dal suo Splash Brother Klay Thompson, hanno alzato l'asticella dell'intensità anche Iguodala, sempre decisivo difensivamente in uscita dalla panchina, e Harrison Barnes, giocatore che in molti attendevano. Il grande segreto degli Warriors rimane la Oracole Arena, soldout consecutivamente nelle ultime 105 partite, dove in stagione il ruolino di marcia è quasi perfetto, 17-1. Nessuno ha perso così poco nel proprio palazzo questa stagione. L'unica pecca di questa squadra sono le condizioni fisiche di Bogut, centro fondamentale nella difesa del pitturato californiano. Ma se l'australiano dovesse essere integro a maggio la giostra gialloblu potrebbe continuare a girare e aumentare la sua velocità vorticosamente. Kerr sogna il titolo alla prima stagione, sul Golden Gate sperano di poter festeggiare un anello che manca dal 1975, ma probabilmente anche una finale di conference (manca dal 1976) sarebbe un grande risultato.

Mettetevi comodi e godetevi lo spettacolo. Non saranno le favorite per il titolo, ma Golden State e Atlanta sono in testa e non hanno intenzione di lasciarsi sfuggire l'opportunità di arrivare con il numero 1 ai PO. Dopo di che non resta che sognare.
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About Matteo Vismara

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