Il Don Orione è più di urla e schiamazzi


Gironzolando su Facebook nei giorni scorsi mi sono imbattuto per caso in un articolo che ho sperato fosse falso: 90€ di multa al presidente della società Don Orione, squadra dell'oratorio in zona Bande Nere, per disturbo delle occupazioni o del riposo delle persone. (articolo integrale)
In parole povere, perchè i bambini che giocano, le urla loro, dei genitori e dell'allenatore, le pallonate contro i muri dietro alle porte e i fischi degli arbitri danno fastidio a chi ci abita intorno. Tendenzialmente in orario pomeridiano, con maggior costanza nel weekend o nelle ore pomeridiane quando il campo è in uso alle scuole.
Una multa per il divertimento altrui. Alla fine è questo. Alla società è stata recapitata una multa perchè i bambini, invece di rimanere chiusi in casa davanti ad uno schermo, passano alcune ore del loro pomeriggio a rincorrere un pallone, a crescere fisicamente e umanamente, a imparare il concetto di squadra e, perchè no, sognano quello che sogna ogni bambino quando inizia, diventare calciatore. Non lo diventeranno, per l'amor del cielo, ma è bello vederli cercare di emulare i loro giocatori preferiti, tante volte invocandoli anche. E succede con tutti gli sport, non è prerogativa unica del calcio. L'unica differenza è che quei 22 che rincorrono un pallone, hanno bisogno di uno spazio più grande rispetto ai 10 che giocano a basket o i 14 che giocano a pallavolo. Ma il rumore è identico, così come sogni e valori insegnati.
E mi stupisce che la denuncia arrivi da persone che si avviano verso la pensione, quelle persone che tra non molto potrebbero essere loro stesse a bordo campo a vedere e incitare il nipotino, le stesse che tante volte in autobus o in metropolitana confabulano tra loro perchè nessuno ha più in mano un libro, ma stanno tutti attaccati al cellulare.

E io da ex bambino rumoroso e da, spero, futuro genitore e nonno, non voglio credere che qualcuno possa rimanere indifferente davanti ai bambini. Perchè siamo tutti strutturalmente casinisti e casinari quando siamo piccoli e spesso ci restiamo anche crescendo.
Invece di rimanere in casa a lamentarvi del rumore disturbante, che vi fa litigare con il coniuge o vi rende nervosi, uscite di casa mettetevi a bordo campo e guardate questi bambini correre, sudare e faticare per provare a vincere. Incitati dai loro parenti e dal loro allenatore. Guardateli sorridere per un gol, guardateli esultare per la vittoria o venir consolati dagli avversari quando perdono. Perchè è da questi bambini che impariamo ogni giorno. Sono loro che ci insegnano i valori più importanti nello sport, poi, un po' alla volta, rischiamo di perderli in nome di un'esagerata competitività.
E ricordate che il Don Orione era lì prima che voi arrivaste, era lì anche 3 anni fa quando non vi dava alcun fastidio. Era lì anche quando ci giocavano i vostri figli o i figli dei vostri amici o il ragazzo che piaceva a vostra figlia e sarà ancora lì quando i vostri nipoti o i loro amici vorranno giocare a calcio. Quando vorranno inseguire un pallone facendo casino, guidati dal loro allenatore e valutati dall'arbitro. E nessuno li manderà via perchè qualche loro parente si è lamentato oggi del rumore che fanno e che hanno fatto. Il Don Orione, come tutte le scuole calcio, è molto più di un semplice post scuola. Lo sport è palestra di vita. Lo sport aiuta tutti i ragazzi di oggi ad avere un contatto costante con gli altri, insegna valori che stanno scomparendo da dietro lo schermo di un computer. E se anche vi siete dimenticati com'eravate da bambini, se anche il vostro bambino interiore fosse ormai dimenticato in qualche remoto angolo della vostra memoria, abbiate rispetto per i bambini che vogliono solo giocare e divertirsi e per i più grandi che ancora riescono a far uscire il bambino che c'è in loro e divertirsi solo giocando a calcio. Facendo casino e tirando pallonate anche verso il muro.
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About Matteo Vismara

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1 commenti:

  1. Bravo Matteo. Bell'articolo. Avevi solo 6 o 7 anni quando mio foglio e un amico sono stati sgridati perché giocavano alle 6 di sera in un giardino condominiale. Nello stesso condominio guarda caso quando loro non c'erano a giocare sono andati loschi figuri a truffare un anziano.
    L'altro mio figlio quando tu avevi circa 13 anni veniva sgridato perché in un parco giocava a pallone distante dal parco giochi e senza il pericolo di tirare pallonate anche qui da anziani. L'intervento di persone adulte ha impedito che i ragazzi essendo ogni giorno sgridati non scendesse più a fare la cosa più salutare del mondo : tirate 2 calci ad un pallone all'aperto.

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