Una partita infernale: Roma-Bayern, i pagelloni

Titolone di Gazzetta/Sportparlando
Dopo aver visto la Roma giocare in Italia e le prime due partite di Champions, dopo aver sentito la conferenza pre partita di Garcia, scherzo delle macchine fotografiche compreso, e De Rossi non immaginavo potesse finire con un risultato mai messo in discussione come l'1-7 finale.
Anzi avevo addirittura pensato all'impresa giallorossa, forse spinto a pensare che il 2-2 del City a Mosca potesse far abbassare la guardia alla squadra di Guardiola.
Invece così non è stato e, paradossalmente, ad aver abbassato la guardia è stata la Roma che in un Olimpico pieno in ogni ordine di posto ha eguagliato la peggior sconfitta di sempre in Champions League, il 7-1 subito all'Old Trafford di Manchester sette anni fa.
Il voto più alto va sicuramente ai tifosi che, nonostante lo 0-5 di fine primo tempo hanno applaudito dall'inizio alla fine i giocatori, incitandoli a non mollare e a lottare fino alla fine.

Sfottò citanto DragonBall/Twitter
Roma 4: Inesistente, annientata, schiacciata. Ognuno scelga a proprio piacimento che parola affiancare a Roma. La squadra che fin qui aveva incantato tutti è evaporata nell'arco di dieci minuti. L'assenza di una figura emotivamente cardine come Maicon ha inciso, ma si è entrati in campo senza
cattiveria nè mordente, fregandosi le mani per il pareggio di Mosca.

De Sanctis 4.5: In Italia non prende gol quasi mai, ne prende 7 contro il Bayern e almeno due sono tutti suoi. Sul tiro di Goetze viene preso in contro tempo e non abbozza nemmeno il movimento, sul secondo gol di Robben se la tira praticamente in porta da solo e non è perfetto nemmeno sull'uscita che porta al gol di Shaqiri. Una serata da dimenticare per il Pirata Morgan, che questa volta ha visto la sua area presa d'assalto.

Cole 3: Scaricato da Mou, lasciato libero da Monaco, PSG e Real. Basterebbe questo curriculum per capire come ormai sia un ex giocatore. Magari domenica mi smentisce subito, ma contro il Bayern è il peggiore della squadra per distacco. Dopo 5 minuti sta già chiedendo aiuto per arginare Robben, che puntualmente lo buca e lo supera come fosse un birillo. Dal suo lato si entra come nel burro e il Bayern ha vita facile. Esce a fine primo tempo, ma ormai la frittata era già fatta.

46' Holebas 5.5: Fare peggio di Cole era obiettivamente impossibile. Entra con il Bayern praticamente all'aeroporto e soffre meno rispetto ai compagni di squadra, ma non riesce comunque a metterci corsa e grinta come gli chiede Garcia.

Yanga-Mbiwa 5: E' il migliore della difesa romanista, ma la dormita sul gol di Lewandowski è inaccettabile. Il filtrante che Gervinho spreca dimostra le sue capacità di leggere la situazione e l'azione. Brocco non è, ma crolla sotto gli attacchi bavaresi.

Manolas 4.5: L'oplita greco fa una figuraccia contro lo stellare attacco tedesco. Eccessivo forse il rigore fischiato per il tocco in scivolata, ma non si può intervenire in quel modo. Crolla troppo facilmente e il Bayern passa anche centralmente.

Torosidis 5: Doveva sostituire Maicon e già prima della partita sembrava un compito arduo. Appena la partita è iniziata si capisce che il Bayern attaccherà di più dal lato opposto, ma  anche per lui il lavoro è tanto e Bernat fa quello che vuole. Meglio rispetto a Manolas, ma dimostra di non poter ambire ai ranghi di titolare.

I ringraziamenti di Nainggolan ai suoi tifosi/Twitter
Nainggolan 5: Radja prova a lottare, ma i tedeschi arrivano sempre prima, hanno più forza nei contrasti e tirano meglio verso la porta di De Sanctis. Il belga a inizio secondo tempo è il primo a suonare la carica e ad andare all'arrembaggio per rendere meno amara la sconfitta. Arriva alla fine con la lingua fuori, l'infortunio di Strootman e quello di Keita lo hanno costretto agli straordinari. Necessita di una pausa, ma al momento non può permetterselo. Suo l'assist per Gervinho in uno dei pochissimi contropiedi concessi dai tedeschi.

De Rossi 5.5: Capitano per un tempo, non è riuscito a dare solidità alla Roma in fase difensiva, ma i giocatori del Bayern sbucavano davvero da tutte le parti. Si prende un paio di rischi in uscita dall'area di rigore, ma tutto sommato è uno dei meno peggio in una serata che assomiglia tanto, troppo, a quella notte primaverile del 2007.

Pjanic 4: Dov'era? Si è eclissato nella partita in cui serviva la sua classe, la sua mente lucida e la sua gestione del pallone. Il bosniaco troppo presto ha subito il complesso di inferiorità nei confronti dei palleggiatori tedeschi e non è più riuscito a riprendere in mano la sua partita, fino alla ovvia sostituzione, arrivata forse addirittura tardi. Si riprenderà sicuramente, ma oggi ha subito una lezione importante.

79' Ljajic sv: Shaqiri in dieci minuti entra e segna, lui riesce forse a toccare tre palloni. Mette minuti nelle gambe e poco altro, perchè la Roma non ha nemmeno più la forza di attaccare.

Gervinho 6: Il migliore della Roma, se non altro per il gol della bandiera che rende un pochino meno amara la sconfitta. Però se cercasse di trovare il suo killer instinct riuscirebbe a fare il definitivo salto di qualità. I miglioramenti sono evidenti, ma spedisce addosso a Neuer un paio di occasioni clamorose, risultando anche sfortunato nell'occasione del palo. La sua corsa però è l'unica variabile della formazione giallorossa a mettere in difficoltà gli avversari.

Totti 4.5: Il migliore all'Ethiad, uno dei peggiori oggi. Prova a giocare a memoria, a venire verso centrocampo a prendere la palla e a lanciare le sue frecce, ma Xabi Alonso lo tiene al guinzaglio e non lo lascia muovere. Esce dopo un tempo con la testa già alla Sampdoria, il Capitano ha ammainato la sua bandiera almeno per una notte.

45' Florenzi 5.5: Entra con una mobilità diversa rispetto a quella del capitano. Il suo controllo dopo tre minuti è da far vedere e rivedere nelle scuole calcio, ma il tiro praticamente addosso al portiere tedesco vanifica la grande giocata. La sua partita praticamente inizia e finisce con quella conclusione, anche se prova a metterci la gamba e dimostrare al suo mister di essere sempre pronto.

Iturbe 4.5: L'esperienza europea manca e lo si nota in maniera abbastanza evidente in una serata in cui devi sempre inventarti qualcosa per arrivare a vedere la porta. Prova una conclusione da lontano e basta. Non trova la sfacciataggine che in Italia gli permette di fare la differenza.

Garcia 4: Aveva fatto ridere tutti in conferenza stampa con l'ironica polemica sui continui scatti dei fotografi. Questa volta sbaglia completamente la partita e riceve una lezione di tattica dal suo collega spagnolo. Se la sua Roma è la più europea delle italiane, oggi ha dimostrato di non avere ancora quel quid in più che può portare la sua squadra al livello delle big.
Gli infortuni di lungo, Strootman, e breve, Maicon e Keita, termine gli rendono la vita più difficile, ma forse la sua scommessa di rivitalizzare Cole è stata fallimentare.

Ringraziamento ai tifosi/Twitter
Bayern 9: E' tornato il tritacarne che ha fatto innamorare l'Europa l'anno del Triplete. Gestione perfetta della partita, lettura delle situazioni egregia e poi la qualità tecnica dei centrocampisti è superiore. Ma la domanda vera è: "quanto corrono?" arrivano primi su ogni pallone, su ogni
contrasto. Semplicemente superiori.

Neuer 7: Gervinho con lui gioca al tiro al bersaglio per una partita intera, ma quando deve metterci il corpo risponde presente. Se il Bayern non subisce più reti è anche merito suo. Una parata sull'ivoriano nel primo tempo, più attivo nel secondo quando blocca altre due volte l'africano e una volta Florenzi. Non riesce a tenere la porta inviolata però si accontenta lo stesso.

Alaba 6,5: Prima terzo centrale di difesa, poi interno di centrocampo. L'austriaco di cioccolato ha grandi qualità e lo dimostra ogni partita. La sua duttilità, per lui che nasce terzino sinistro, permette a Guardiola di cambiare modulo a partita in corso senza stravolgere di cambi la squadra. Meno appariscente di altre volte, fa il suo senza sbavature.

Benatia 6: Ritorna a Roma e lo vedi più appesantito rispetto allo scorso anno. In una serata che poteva essere emozionalmente difficile per lui, sbaglia poco. Da rivedere solo un paio di appoggi e disimpegni a inizio partita, ma la Roma giocava ancora in quel momento.

Boateng e Goetze si godono la vittoria/Twitter
Boateng 6.5: Ormai il Boateng famoso è lui non ci sono dubbi. Costretto a rincorrere spesso Gervinho, gioca una partita solida e senza sbavature. Dopo il gol alla prima giornata contro il City dimostra, se ancora ce ne fosse stato bisogno, di essere un ottimo difensore. Il migliore della
retroguardia bavarese.

Bernat 7: Dopo lo scorso anno a Valencia si trova proiettato nella squadra più spagnola fuori dalla Spagna e si vede che in tre mesi ha già capito tutto. Il Bayern affonda spesso dal lato opposto al suo, ma quando è chiamato in causa sforna l'assist per lo 0-3 di Lewandowski che chiude definitivamente la contesa.

Goetze 7: E' l'uomo del Mondiale, è un giocatore che nell'ultimo anno è cresciuto esponenzialmente, è un ragazzo, classe '92, che ha finalmente trovato la sua dimensione tattica e realizzativa. Gol a grappoli e lui continua a fare magie. Il suo gol è splendido, soprattutto per la lettura dell'azione con lo scambio ravvicinato con Mueller e il piattone sul primo palo a spiazzare De Sanctis.

79' Shaqiri 6.5: Entra a 10 dalla fine e trova gloria pure lui. Forse crudele ad infierire sulle macerie della Roma, ma per un attaccante, o ala offensiva che sia, il gol è tutto. Potremmo vederlo in Italia da gennaio, chissà che questi minuti giocati non abbiano definitivamente convinto i nostri top club.

Lahm 7.5: Si è ritirato dalla Nazionale per concentrarsi solo sul suo Bayern, per favore riportatelo nella Mainschaft, perchè così è davvero superiore. Un motorino inesauribile, una conoscenza del gioco straordinaria e un affiatamento con tutti i compagni strepitoso. Ormai è mediano fisso nella squadra di Guardiola, anche se da terzino continua a giocare più che discretamente.

Xabi Alonso 7.5: Se Mourinho voleva portarselo a Londra, se Ancelotti non avrebbe voluto farlo partire e se Guardiola se l'è portato a Monaco un motivo ci sarà. Riguardate la partita per capirlo. Oscura completamente Totti, seguendolo in ogni parte del campo, fa ripartire l'azione con geometrie semplici, ma essenziali. Tra Kroos e X.Alonso l'affare potrebbe non essere stato il tedesco.

Robben 8: Mi è capitato giusto domenica di parlare di questo giocatore. Ha un solo movimento, una sola finta: scatto, sterzata verso l'interno del campo e tiro di sinistro. Ma quel movimento lo fa maledettamente bene. Sfrutta gli errori della Roma per piazzare la sua doppietta, ma il primo gol, dove non viene coperto a dovere da Cole, è lo spot della sua azione principe: scarico, taglio nello spazio, finta a rientrare e mancino a giro sul secondo palo.
Puoi lasciargli il lato che vuoi, ma sai già che alla fine andrà sul sinistro e non saprai come fermarlo.

Mueller 6: Effettivamente quando segni solo su rigore non fai molto effetto, soprattutto se i tuoi compagni di reparto sono pieni di fuochi artificiali peggio dei ragazzini a Napoli il giorno di Capodanno. Brutto nei movimenti, ma sempre super efficace ed essenziale. L'assist a Goetze è una gran gemma che si incastona in una partita non bellissima. Per dominare avrà tempo e modo più avanti nel girone.

60' Rafinha 6: Pensare che giocava al Genoa, ha vinto tutto a Monaco e adesso è uno dei cambi più comuni di Guardiola, bhè mi lascia ancora sperare. Si piazza a fare il terzino quando la partita è già chiusa, ma bisogna provare ad arginare un Gervinho scatenato. Fa il suo senza arte ne parte.

Lewandowski 7: Il polacco ha iniziato la stagione maluccio, ma appena si è sbloccato ha deciso di non fermarsi. Segna il gol che chiude definitivamente la gara con un colpo di testa da attaccante vero. Aspetta come un rapace e poi infilza Yanga Mbiwa senza dare il tempo al francese di accorgersi di lui. Poi tanto movimento ad aprire gli spazi per i compagni che ringraziano e rimpinguano il bottino.

68' Ribery 7: Entra in campo con una barbetta da far invidia ai mediorientali. Non sta benissimo e si vede, ma trova comunque il tempo di segnare con un pallonetto bellissimo e di sbagliarne un altro al volo con il piattone. Ritrovare spazio in questa squadra potrebbe essere difficile, con quel look poi.....

Guardiola 8: Qualcuno già aveva cantato il De profundis per lo spagnolo e invece eccolo qui più vivo che mai ad impartire l'ennesima lezione di tattica ad un collega. Annienta con le sue idee e con il suo centrocampo folto la Roma di Garcia.
Poi ovvio che avere Neuer, e non Valdes, in porta ti permette di poter tenere la squadra 10 metri più alta anche in pressing. Grazie Maestro.
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