Allegri, dall'esonero alla testa della classifica

L'annuncio dell'arrivo di Allegri/Gazzetta.it
Che Max Allegri sia un allenatore fortunato non lo scopriamo sicuramente oggi, che abbia qualche idea tattica interessante nemmeno.
Sicuramente devo ricredermi però. Massimiliano Allegri è anche bravo. Bravo nel gestire lo spogliatoio, bravo nel ridare stimoli e nel tenere privata qualunque magagna personale con i suoi giocatori.

Ammetto di aver esultato per due notizie riguardanti Allegri nel 2014. Il giorno dopo Sassuolo-Milan 4-3 quando è arrivata la notizia del suo esonero e il giorno in cui la Juventus annunciava il suo arrivo a Torino per sostituire Conte (vedi articolo). In entrambi i casi per lo stesso motivo: è troppo pacato e tranquillo, quasi senza quella buona dose di arroganza che ha caratterizzato gli ultimi allenatori vincenti in Italia. Mourinho e Conte. Mica due qualunque.
Invece il Conte Max si è dimostrato un allenatore intelligente. Ha iniziato il suo lavoro di mutazione della Juventus non cambiando. Si mantiene il 3-5-2 precedente, ma durante gli allenamenti si inizia a pensare alla difesa a quattro. Pensavo fosse un fallimento Allegri e invece eccolo lì in cima alla classifica. E' fortunato, verissimo, perchè per la seconda volta consecutiva sale in groppa al cavallo più forte di tutti gli altri, con buona pace di Garcia. Prima il nuovo Milan di Ibra, ora la Juventus dei record.
Allegri vestito in bianconero/Twitter
Ha trasformato la mentalità bianconera. Prima pressing a tutto campo e corsa il doppio degli avversari. Adesso possesso e attesa prima di accelerare all'improvviso e colpire. Ha dato una sistemazione vera a Marchisio e individuato in Pereyra il sostituto ideale di Arturo Vidal che forse sarebbe voluto andare a Manchester quest'estate. Ha messo da parte qualunque tipo di screzio avuto con Pirlo in rossonero. Lo ha rimesso al centro del villaggio bianconero e gli ha dato in mano le redini del centrocampo, come hanno sempre fatto tutti gli allenatori.

Il commento di Allegri sui sorteggi Champions/Twitter
Ma la vera perla del tecnico toscano sono state le tempistiche scelte per il cambio di modulo e dare quello strappo con il passato firmato Conte. Juventus-Olympiakos, partita da vincere. Vinta, soffrendo, ma con un modulo che ha dato alla squadra bianconera nuove convinzioni in campo europeo. Allegri ha provato il nuovo modulo, ha fatto ufficialmente partire il nuovo corso laddove il suo predecessore aveva fallito, in Champions League. Le sue avventure europee al Milan si sono sempre schiantate addosso alla corazzata Barcellona, per ora l'avversaria degli ottavi sarà il Borussia Dortmund, in crisi (vedi articolo sulle rivali europee).
La difesa a quattro riproposta poi sempre in campionato e il trequartista a sostegno di Tevez e Llorente o Tevez come trequartista dietro i due spagnoli, Llorente e Morata, stanno funzionando alla grandissima. Si incassano poche reti e se ne segnano parecchie. La via della vittoria.

Così Allegri si è preso la Juve dopo essere arrivato tra lo scetticismo generale. Così ha risposto a chi gli dava dell'aziendalista e lo criticava dopo i tre anni in rossonero, culminati con la disfatta di Reggio Emilia contro i neroverdi di Di Francesco. Così ha mostrato al Milan che il problema non era lui, ma la composizione della squadra e, forse, anche qualche rapporto complicato in società.
Con Galliani continua a sentirsi, per stessa ammissione di entrambi, ma intanto la sua Juventus ha macinato il doppio dei punti del nuovo Milan di Inzaghi, un altro con cui non si era particolarmente amato a Milanello. Pippo si sta rivelando l'uomo in più del Milan (vedi articolo), ma al momento Max ha una marcia in più e insieme ai grandi campioni in rosa si sta permettendo di far esordire anche alcuni ragazzi della primavera. Magari trova il nuovo De Sciglio. Proprio i giovani rossoneri sotto la sua guida hanno giocato al loro massimo e non è un caso.

Max ha tolto il velo alla sua Juventus è ha risposto a tutti. L'obiettivo è riconfermarsi in Italia e andare più avanti possibile in Europa, dove si può provare ad essere l'outsider. E la sconfitta in Supercoppa (vedi articolo) è stato solo un incidente di percorso per la fuoriserie bianconera.
E se poi si mette anche ad inventare hastag per i social network ha sicuramente una marcia in più. #Fiuuu Max, esame superato.
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