Alla scoperta di Dani Brogna: Milan e parodie i due amori.


Dani Brogna con una faccia 'Ccezionale/Dani Brogna

A giugno aprendo il blog ho subito pensato che se avessi incontrato qualche personaggio ormai conosciuto e di spessore avrei potuto anche aprire il canale YouTube con il botto e ecco che mi è venuto in mente Dani Brogna, vero mastro poeta, come lo fu il sommo Omero (va bhe più o meno, forse).
E allora ho provato a scrivergli, mi sono attaccato alle sue caviglie come neanche il miglior Gattuso e alla fine non sono riuscito ad ottenere un'intervista live, ma comunque il risultato è stato ottimo grazie alla sua grande disponibilità.
Si è parlato di calcio, soprattutto di Milan, ma anche di arte musicale (parodie), perchè ammetto di essere anch'io un fan 'Ccezzionale del nostro Daniele.
Ecco l'intervista integrale:

Prima di parlare di argomenti di campo, parliamo del tuo campo.
Da dove è nata l’idea di cantare parodie per il mondo di YouTube?
Scrivo parodie da ancor prima che nascesse YouTube; spesso le scrivevo e le tenevo per me, ero già appagato dal fatto di aver scritto qualcosa di mio. La prima parodia in assoluto cantata dal vivo fu “Il ragazzo della via gluck” del molleggiato Adriano Celentano e la cantai in occasione del matrimonio di un’amica di famiglia. Poi nel 2006 ho scoperto per caso YouTube e, vedendo che c’erano tanti video divertenti amatoriali, ho pensato di caricare anche anch’io qualcosa. I primi video erano delle imitazioni fatte durante una festa estiva del mio paese che però, dopo un po’ di tempo, li ho cancellati e sinceramente ancora oggi me ne pento di averlo fatto; anche se qualitativamente parlando non erano nulla di che, rappresentavano comunque l’inizio del mio percorso su YouTube.

A quale canzone sei più legato?
Dani e Sandro, 'Ccezionali/Dani Brogna
Sono diverse le parodie a cui sono legato, per svariati motivi. Sono legato a “Ti prego Lippi” perché è il mio primo video professionale caricato su YouTube, realizzato grazie al sostegno del mio grande amico Michele Rizzo. Sono affezionato tanto anche a “Pazza Inter sognala” perché è la mia prima parodia virale che mi ha fatto conoscere ad una miriade di persone. Aggiungo alla lista anche “Sandro Piccinini, un telecronista ‘ccezionale” perché mi ha dato la possibilità di conoscere personalmente Sandro, proprio lui, il telecronista più atteso! Potrei continuare a stilare questa lista e credo che, alla fine, le includerei tutte.


Diverse tue canzoni sono legate al mondo dello sport e, in prevalenza, a quello del calcio. Qual è il tuo rapporto con il pallone? Tifoso? Giocatore?
Amo lo sport in generale ma il calcio è sicuramente lo sport che più mi appassiona in assoluto. Da piccolo ero molto più informato, conoscevo anche il nome dei panchinari delle squadre di serie B turche. Ora che sono un po’ più grandicello è difficile star dietro a tutto, considerando che con l’avanzare dell’età si è meno spensierati. Però la passione per il calcio resta sempre. Per quanto riguarda lo sport praticato, ogni tanto mi diletto a giocare a calcetto. Qualche anno fa, quando giocavo 3 o 4 volte a settimana, ero decisamente più forte ma anche ora me la cavo: il sinistro di Brogna colpisce sempre!

Weah, il primo idolo di Dani/Twitter
Da dove nasce il tuo tifo per il Milan? Chi era il tuo idolo da bambino?
Mio padre era milanista e mi ha contagiato sin da piccolo, quindi posso dire di essere tifoso del Milan da sempre. Il mio primo idolo fu George Weah, un fuoriclasse assoluto. Poi con il tempo mi innamorai anche di Shevchenko e di Kakà.

Racconta un aneddoto divertente riguardante il tuo rapporto con il calcio o il Milan.
Torniamo indietro nel tempo, era il 1994 ed io avevo 7 anni. Ricordo di aver visto la famosa finale di Coppa Campioni (l’attuale Champions League) Barcellona – Milan 0 a 4, insieme a mio padre. Anche se ancora ne capivo poco, percepì che quella era una vittoria diverse dalle altre. Ovviamente ero gasatissimo per questo e ricordo che mi feci scrivere da mio padre tutti i marcatori di quella partita su un fazzoletto di carta, così da potermi vantare di ricordare i nomi il giorno dopo, con i miei compagni di classe delle elementari. Che ricordi!

Quale voto daresti al Milan per il mercato di questa estate?
Un bel 7 e mezzo. Galliani è riuscito a piazzare dei colpi praticamente senza spendere un euro, considerando che i soldi per Bonaventura arrivavano dalla cessione di Cristante. Senza soldi Adrianone è riuscito a tirar su una squadra di tutto rispetto. Pensa se Berlusconi cacciasse qualche soldino…secondo me riuscirebbe a portare a Milano Lionel Messi a 5 milioni di euro. Zaccardo permettendo.

A chi va il titolo di “Regina del Mercato” secondo te?
Non credo che ci sia stata una vera e propria regina in questa sessione di mercato estiva. Chi più, chi meno si sono mosse tutte abbastanza bene. La Juve ad esempio non ha comprato nessuno di rilievo ma il non aver venduto Pogba e Vidal è già tanto secondo me!

Chi saranno la sorpresa e il flop della stagione?
Le favorite rimangono Juventus e Roma. Poi dietro le solite quattro o cinque squadre che se la giocano. Come flop non saprei. Di sicuro il Napoli non ha iniziato la stagione nel migliore dei modi, considerando anche l’esclusione dalla Champions League che pesa come un macigno nella testa dei calciatori e dei tifosi. Come squadra rivelazione direi…il Chievo! E fu così che il Chievo scese in serie B…

Hai fiducia in Pippo Inzaghi? Potrà riportarci in alto e tornare ai fasti dell’era Ancelotti?
Ho amato Pippo da giocatore e lo sto amando anche ora da allenatore, ha una carica esplosiva che riesce a trasmetterla ai suoi giocatori. Ancelotti aveva sicuramente una squadra molto più forte della sua e quindi credo che ripetersi, almeno per ora, sia impossibile. Poi tutto può succedere…

I ricordi più importanti legati al Milan?
Il Milan di Sacchi non lo ricordo, ero troppo piccolo; tutti ne parlano bene ma, avendo vissuto molto più da vicino il Milan di Ancelotti, sono per ovvi motivi più legato a tutti i trofei vinti con Carletto. Uno dei rimpianti più grandi rimane la sconfitta nella finale di Champions contro il Liverpool ma, fortunatamente, ci siamo riscattati alla grande dopo un paio d’anni.

In chiusura, qual è tuo 11 all time milanista?
Azz, è dura! So già che lascerò fuori tanti fenomeni ma questo è inevitabile. Scrivo d’istinto e ti dico: Rossi, Tassotti, Nesta, Baresi, Maldini, Pirlo, Rijkaard, Rivera, Kakà, Shevchenko, Van Basten.

Alla fine dell'intervista non si può che ringraziare Dani per il tempo e la disponibilità che mi ha concesso!


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About Matteo Vismara

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