Juve e Roma messaggio secco al campionato nel dopo Champions

Tevez esulta dopo il gol decisivo/Twitter
Dopo tre partite si riparte da loro due, Juve e Roma, che continuano quello che avevano interrotto lo scorso anno, quando a trionfare, nettamente e meritatamente, fu la squadra allora allenata da Antonio Conte.
Sono bastate tre partite perchè entrambe le compagini riuscissero a staccare le avversarie e la Juventus l'ha fatto nel modo migliore, battendo il Milan a San Siro, ridimensionando i sogni rossoneri dopo le prime due vittorie.
Nove punti a testa, cinque gol fatti la Roma, quattro la Juve, difese ancora imbattute e un gioco che mostra come il progetto di Garcia sia di grande livello, mentre quello bianconero non abbia risentito del cambio di allenatore. Forse ora i bianconeri sono solo più pazienti dell'era Conte.

La più grande vittoria esterna di sempre nella storia del Real
quella di La Coruna/Twitter
Nel weekend in cui parecchie delle big di ritorno dalla Champions soffrono, le due italiane vincono le rispettive partite e mandano un segnale chiaro anche al resto dei partecipanti alla massima competizione europea.In Germania il Borussia Dortmund ha perso a Magonza (2-0), il Bayern ha pareggiato ad Amburgo (0-0) e il Bayer Leverkusen è crollato a Wolfsburg (4-1). In Inghilterra il Liverpool ha confermato i suoi balbettii crollando a Boleyn Ground contro il West Ham (3-1), mentre Chelsea e Manchester City si annullano a vicenda (1-1, gol del pareggio dell'ex Lampard), facendo si che ad approfittarne sia solo l'Arsenal vincente al Villa Park (3-0). In Spagna solo l'Atletico ha frenato (2-2 in casa con il Celta Vigo), mentre Real e Barcellona hanno vinto in goleada, rispettivamente 8-2 al Riazor di La Coruna e 5-0 a Levante.
Anche in Francia la Champions ha fiaccato le gambe degli uomini di Blanc che hanno impattato nuovamente 1-1 contro il Lione, facendo avvicinare le avversarie.


Gervinho con e senza fascetta per i capelli/Twitter
La Champions alla lunga pesa sulle gambe e sulla testa di chi la gioca e un risultato positivo o negativo può influenzare, e non poco, le risposte anche sul campo in campionato. Roma e Juventus non hanno ancora sbagliato un colpo e a chi sperava che l'Europa potesse fiaccarle è rimasto l'amaro in bocca. Soprattutto perchè l'Europa League ha dimostrato di pesare ancor di più sulle squadre che l'hanno giocata.
Solo la Fiorentina ha preso i tre punti contro l'Atalanta, mentre l'Inter ha pareggiato a Palermo, confermando le sue difficoltà fuori casa (due pareggi su due partite), e la coppia Napoli e Torino ha perso, a Udine e in casa con il Verona.
Se le rivali per lo Scudetto soffrono in maniera così evidente l'Europa le uniche che potevano pensare di approfittare di questi doppi impegni potevano essere il nuovo Milan di Inzaghi, che però ha perso proprio contro la Juventus nel suo esame di maturità, e la Lazio, che però palesa ancora evidenti problemi offensivi, oltre che problemi con la fortuna (Biglia, Gentiletti e Basta inforunati).

Il messaggio è stato chiaro, bianconeri e giallorossi sono i più forti e nemmeno giocare ogni tre giorni sembra fiaccare il loro gioco e il loro entusiasmo, con Florenzi che esulta addirittura andando ad abbracciare la nonna in tribuna dopo il 2-0 con il Cagliari.
La giornata va così in archivio con le immagini, molto brutte, di Tevez che esulta con un ciuccio in bocca e di Gervinho senza la sua tipica fascetta per le treccine.
Ne mancano ancora 35, ma la corsa sembra già un testa a testa.
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