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La foto degli Orlando City lascia poco all'immaginazione/Twitter |
Alla presentazione un anno fa, quasi con i lacrimoni, si ascoltava "Certi amori non finisco, fanno giri immensi e poi ritornano" di Venditti, con Galliani che finalmente poteva presentare di nuovo Kakà, il figliol prodigo. Ho anche creduto che la storia potesse ripetersi e che il Milan, trascinato dalla fantasia e dalla classe del suo 22, potesse fare grandi cose in Italia e in Europa. Così non è stato, anzi stagione scialba per tutti.
Ma quando sei tornato avevi ancora qualcosa da sistemare. Mancavano i 100 gol in maglia rossonera, puntualmete arrivati alla prima gara del 2013 con la doppietta all'Atalanta, ti mancava Milanello, la tua vera casa sportiva, volevo soprattutto darci un saluto come si deve, non ci sei riuscito neanche sta volta e forse è l'unica cosa che posso criticarti. Lasci sempre quell'alone mistico di un addio non del tutto voluto o cercato, ma sicuramente fatto per il tuo bene e quello del Milan.
Noi tifosi ti abbiamo amato, Ricky, sei sempre stato tu il nostro 22, nonostante l'interregno Borriello-Nocerino.
Quando da Madrid dispensavi perle di classe sopraffina, non molte a dire il vero, la nostalgia per quel campione che ci ha lasciato nel momento più fulgido e brillante della sua carriera cresceva e ci si chiedeva quando ti avrebbero riportato a casa, anche solo per un ultimo abbraccio.
Sei tornato per il Mondiale, perchè il tuo obiettivo era solo quello. Non ce l'hai fatta, sei naufragato con il Milan, voce eccelsa in un coro mediocre, salvo, venire spesso risucchiato in questo appiattimento qualitativo.
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Capitan Montolivo saluta Kakà/Twitter |
Ci lascia un grande uomo, ancor prima di un grande giocatore. E i tuoi compagni tutti ti salutano, consapevoli dell'onore che hanno avuto nel condividere lo spogliatoio con te.
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Il saluto di Brocchi/Twitter |
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El Shaarawy saluta il suo idolo/Twitter |
Adesso il Sao Paulo, come si dice in Brasile, di Ganso e Pato. Saluta Alexandre e insegnagli di nuovo a diventare grande con il pallone, ha bisogno di un grande maestro.
Ti basteranno sei mesi per chiudere virtualmente il cerchio della tua carriera. Sao Paulo, Milan, Real Madrid e ritorno, prima che l'America ti chiami per il tuo ultimo canto del cigno.
Adiós, boa sorte Kakà!
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