Didier Drogba sembra aver deciso di tornare a casa, lá dove é diventato grandissimo e dove, in quel di Monaco, o Munich se preferite, é diventato una stella immortale. Drogba vicino al rientro a Londra per riabbracciare il suo piú importante condottiero.
José Mourinho non si é fatto scrupoli nel liberare Samuel Eto'o, non proprio uno qualunque, pur di riavere il suo pretoriano con la maglia blue del Chelsea.
Il presidente Abramovich non ha potuto che dire si al suo allenatore, conscio che per vincere la Champions, o meglio rivincere, avere in rosa almeno qualcuno che l'abbia giá fatto e chi meglio del piú grande soldato dell'ultima vittoriosa campagna europea per guidare i giovani ragazzi arrivati dall'Atletico, che hanno sfiorato il sogno fino a un giro di lancette dalla fine?
Proprio i vice campioni d'Europa sono stati saccheggiati dal presidente russo che ha portato nella parte blu di Londra Courtois, Tiago, Filipe Luis e, soprattutto, Diego Costa, uno dei flop dell'ultimo Mondiale, ma pagato a peso d'oro.
Didier aveva lasciato il Chelsea due stagioni fa per provare l'avventura, durata un battito di ciglia, in Cina con l'amico Anelka e poi si é accasato alla corte di Mancini in Turchia al Galatasaray. Ha deliziato la platea turca, ma nonostante la buona volontà la progettualitá dei giallorossi di Istanbul non porta ad essere competitivi in Europa e l'elefante ivoriano, dopo un Mondiale da comprimario cerca l'ultimo ruggito, ops barrito, prima di lasciare il gotha del calcio, magari per andare poi a invecchiare in America o in Medio Oriente, veri e propri campionati per giocatori in fase calante o, a detta di qualcuno, cimiteri degli elefanti.
Ma il piú grande giocatore ivoriano di sempre e uno dei migliori d'Africa ha deciso che non é ancora arrivato il momento di lasciare l'Europa e quella musichetta che tanto piace ai grandissimi giocatori. Il messaggio é chiarissimo per la Champions il piede Didier non lo tirerá indietro.
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