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Titolo della Gazzetta dello Sport |
Ha firmato un contratto per i prossimi due anni, nella speranza di poter fare meglio di quanto fatto nel quadriennio rossonero.
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Commento di un tifoso juventino/Facebook |
Le ultime voci parlano di un addio del tecnico salentino causato da un mercato non considerato all'altezza per puntare alla Champions League, mentre la scelta di Allegri potrebbe essere indirizzata proprio sul suo comportamento da aziendalista e dal non avere richieste troppo esose sia a livello di ingaggio che a livello di squadra.
La cessione di Vidal potrebbe essere stata la tipica goccia che fa traboccare il vaso, Allegri probabilmente non si opporrebbe alla partenza del cileno, basta che venga sostituito almeno numericamente, visto che in circolazione non esistono molti centrocampisti come il Guerriero.
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Il commento di un tifoso rossonero/Facebook |
Alla disperazione dei tifosi bianconeri si uniscono anche gli sfottò dei tifosi rossoneri, assolutamente indolenti nei confronti del toscano, e di tutti quelli che considerano Allegri un allenatore di basso profilo.
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La disperazione dei tifosi juventini/Twitter |
Se dal punto di vista puramente societario la scelta del toscano può essere considerato un colpo viste, come già detto, le scarse richieste dell'allenatore, anche perchè la squadra arriva da tre campionati vinti consecutivi, quindi l'obiettivo minimo deve essere il secondo posto, per non dire la vittoria.
La rosa è di qualità e l'arrivo di Morata ed Evra potrebbe migliorarla ancora di più. Allegri ha dimostrato di essere bravo a lavorare con i giovani e ad inserirli nei suoi meccanismi in maniera graduale, come è successo con De Sciglio ed El Shaarawy, ottenendo anche ottimi risultati. I due possibili schemi che il nuovo Conte (Max) juventino potrebbe utilizzare il 4-3-1-2 o, in alternativa, il 4-3-3 sono i suoi marchi di fabbrica e i nuovi acquisti bianconeri sono indirizzati proprio alla costituzione della difesa a 4, obiettivo che anche lo stesso Antonio Conte si era prefissato per provare a competere a livello europeo.
Ecco, proprio la competizione europea è il tallone d'Achille dell'ex tecnico rossonero, che ha dimostrato di non avere le competenze e il coraggio per far giocare le sue squadre al livello delle avversarie continentali. Emblematiche sono i due ritorni nelle partite di Champions nel 2011, Arsenal-Milan 3-0 dopo il 4-0 dell'andata, e nel 2012, Barcellona-Milan 4-0 dopo il 2-0 dell'andata dove i blaugrana vennero annichiliti.
Vero nel secondo caso Allegri ha ancora le mani nei capelli per il palo di Niang (e non solo lui), ma le squadre remissive messe in campo durante la sua esperienza rossonera di certo sono la rappresentazione dell'allegriano pensiero: primo non prenderle, il gioco in secondo piano.
Ma la questione che davvero sembra importante prendere in considerazione ha un nome ed un cognome ben noto all'allenatore toscano: Andrea Pirlo.
Nelle ultime settimane erano arrivate dichiarazioni distensive e di rispetto dell'allenatore nei confronti di uno dei migliori centrocampisti della storia italiana, ma l'irrisolta questione tattica rimane il più grande interrogativo della nuova avventura di Allegri.
Possibile che, dopo l'addio di Vidal, anche l'Andrea nazionale chieda di partire, per evitare di snaturare ancora il suo gioco?
La Juve riparte da Marchisio e Pogba in mezzo al campo con l'incognita dell'addio di Vidal e del ruolo di Pirlo. Buon Lavoro Max!
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