Perez e il progetto Galacticos 2.0

Toni Kroos e James Rodriguez sono (il colombiano sarà a breve) solo gli ultimi due tasselli del secondo Real Madrid del presidente Florentino Perez.
Kroos conosce Ancelotti/Twitter

Il sopracitato Perez si è presetato a cavallo del nuovo millennio come il presidente, eletto, che voleva portare la Decima a Madrid. Ci ha messo 14 anni per portarne due, ma ci è riuscito. Durante la sua prima presidenza a suon di milioni ha portato nella capitale spagnola, uno all'anno, Ronaldo, Figo, Roberto Carlos, Beckham, Owen, Zidane da aggiungere ai vari Raùl, Casillas, Guti, Hierro. Potenzialmente devastanti, ma troppe volte solo individualitá e non squadra.
Dopo che nel 2001 Zizou ha distrutto i soni di gloria del Bayer Leverkusen di Ballack, e allenato da Völler, il Real non era più riuscito a imporsi in Europa.
Curioso, ma non troppo, è che a guidare i galacticos, come venne soprannominato il Real proprio da Perez c'era un allenatore come Vicente Del Bosque, non il tipico sergente di ferro, ma un uomo capace di far giocare tutti i giocatori al posto giusto, capace di creare un gruppo unito.

Dopo l'esonero dell'allenatore, poi futuro vincitore di tutto alla guida della Nazionale, Florentino ha provato a cambiare diversi tecnici con risultati alquanto deludenti, ma le vittorie sono arrivate sotto la presidenza  Calderon biennio Capello, lui si sergente "tedesco", che ha portato ad un campionato, ma anche ad accuse di gioco difensivista e all'italiana.
Con gli scarsi risultati del campo andava a morire anche il progetto di Florentino di costruire una squadra fatta di campioni, non tutti però molto propensi al sacrificio ed al gioco di squadra.

Dopo 3 anni di lontananza dalla presidenza nel 2009 Perez è tornato a candidarsi alle elezioni presidenziali madridiste, vincendole, con un solo progetto in mente: costruire un Real Madrid galactico 2.0 e portare a Madrid la Decima.
E così sono arrivati Cristiano Ronaldo, Kakà, Xabi Alonso e Benzema nella prima stagione, poi Di Maria, Ozil e Khedira dopo il mondiale sud africano, poi Varane, Coentrao e Sahin per rafforzare ancora la rosa di Mourinho nel 2011, l'anno successivo è arrivato un altro pupillo del portoghese come Luka Modric. Nonostante la grande quantità di denaro immessa nel mercato per portare al Bernabeu il meglio del calcio mondiale il Real ha conquistato solo un campionato e una coppa di Spagna. Gli scarsi risultati collegati anche ad un cattivo rapporto con i senatori ha portato all'esonero di Josè Mourinho.

Il Real fa gli auguri a Bale/Twitter
Proprio il cambio di panchina della scorsa stagione è stato il momento di svolta per un Real sempre più limitato dall'obsesiòn por la Decima. Dopo il triennio mourinhano si è seduto su quella panchina Carlo detto Mortadella Ancelotti, che aiutato da una campagna acquisti faraonica che ha visto arrivare Illaramendi, Isco e soprattutto Bale, ha creato una squadra formidabile. Uno schiacciasassi che marciava dritto con un unico obiettivo: la coppa dalle grandi orecchie, la Champions League.
Così è stato, la vittoria in finale nel derby con l'Atletico è stato solo il fiore all'occhiello di una cavalcata straordinaria che aveva toccato il suo culmine, a onor del vero, nel 4-0 rifilato al Bayern di Guardiola all'Allianz Arena nella semifinale di ritorno.
Se non ci fosse stata la testa di Sergio Ramos, probabilmente oggi parleremmo dell'ennesimo fallimento del progetto Galacticos e della malsana idea di Florentino Perez di vedere in blanco tutti i migliori giocatori del globo.
Ma la verità è che a partire dall'arrivo dello SpecialOne, il Real ha iniziato a spendere, sempre moltissimo, per giocatori mirati e individuati dall'allenatore come utili al sistema madridista.
Mourinho non è poi riuscito a trionfare, Ancelotti, dopo le fatiche iniziali, ha portato a termine il suo compito, rimanendo in gara fino alla fine in tutte le competizioni.

Con Carletto il progetto Galacticos 2.0 è finalmente arrivato a compimento, ma, come dimostrano questi primi mesi di mercato, la voglia di spendere e spandere per migliorare la rosa non manca. Dopo l'arrivo di Kroos ci si aspetta a giorni la firma anche di James Rodriguez, fenomeno dell'ultimo Mondiale.
La stagione non è ancora iniziata, ma il Real si candida già a seria pretendente a qualunque competizione partecipi, nessuno ha mai vinto due Champions League consecutive, potrebbe essere la volta buona.
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