Milan-Juventus tende sempre più verso il bianco (e nero)

In principio fu guerra per l'Italia, poi si inizió alla guerra all'Europa, con l'apoteosi nella finale di Manchester nel 2003. Poi arrivó Calciopoli e il dualismo tra rossoneri e bianconeri ha subito una frenata obbligata con l'inserimento di forti tinte nerazzurre e giallorosse.
Poi è arrivato il 2011 è arrivato Conte e le premesse perchè la sfida ricominciasse, per il bene dello spettacolo e del calcio italiano, c'erano tutte. Accompagnate dalle solite, tanto abituali quanto inutili, chiacchiere da bar.
E invece il black out rossonero, seguito dalla spropositata crescita bianconera hanno fatto il resto e gli ultimi due campionati sono storia recente.

Ma ció che lascia spaesati e perplessi i tifosi rossoneri è che il Milan ha perso tutto ció che lo rappresentava, a partire dalle abilità comunicative con la stampa, passando per la solidità dello spogliatoio, arrivando fino alle operazioni di merd..... ehm scusate di mercato.
Il caos societario e i casi Galliani-Barbara Berlusconi e Seedorf sono solo gli ultimi in ordine di tempo, ma l'origine dei dolori del (vecchio) Milan, mi perdoni Goethe per questa semicitazione impropria, sono ricominciati proprio con il ritorno ad alti livelli della Vecchia Signora e dell'incapacità del Diavolo di rispondere alle mosse juventine in maniera adeguata, sia sul campo che, soprattutto, sul mercato.

E quì sta la vera differenza tra rossoneri e bianconeri. Se è vero che il Milan prese Dugarry e non Zidane, sappiamo tutti dove andó, è anche vero che Galliani fuggì da Lisbona nell' '88 con il contratto di Rijkaard nelle mutande, dopo averlo strappato alla Juventus. Sempre Zio Fester ha preso Inzaghi a suon di milioni, e Damiano Zenoni, con Pippo che ha contribuito a scrivere la storia recente rossonera.
La Juve sta costruendo le sue fortune con quelle che sono sempre state le armi rossonere, grande scouting, scelta precisa e oculata degli acquisti, trattative spesso rapide, ma sempre silenziose, e soprattutto sui parametri zero.
Se è vero che Galliani è l'avvoltoio, perchè si fionda sempre a fare un'offerta nel momento più favorevole, non ci si spiega perchè a Torino siano arrivati Pogba e Llorente a gratis e Barzagli a quasi, ma qui non c'è mai stato interesse rossonero.

Il vero scontro il Milan l'ha perso nel testa a testa per Tevez, già praticamente rossonero due anni fa, ma rispedito al mittente per la farsa Pato-BB.
E così per un Milan sempre più debole sul mercato c'è una Juve che fa la voce grossa, grazie anche alla possibilità di avere maggiori introiti derivanti dallo Juve Stadium, anche in questo lungimiranti.

Il commento di Iturbe su Twitter
E dopo Tevez, la storia quest'anno si sta per ripetere con Juan Manuel Iturbe pronto ad allungare il suo viaggio di un centinaio di chilometri e cercare casa sotto la Mole, perchè, ancora una volta Marotta e Paratici sono stati più bravi.

Al momento in Italia il nero sposa molto meglio il bianco rispetto ad altri colori.
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